di Diego Cimarosa
Ma non lo è!
Ancora più difficile è risolvere i problemi della vita reale.
Un esempio?
La pensilina della scuola elementare Fedora Servetti Donati che univa il vecchio edificio scolastico al nuovo è stata abbattuta nei mesi scorsi perché pericolante.
-Bene!, dirà qualcuno. Un manufatto pericolante è sicuramente da abbattere, tanto più se pertinente ad una scuola elementare.
-Male! dirà qualcun altro. Con la “stagione delle piogge” ormai alle porte come faranno 800 bambini delle elementari ad attraversare il cortile per andare in mensa?
-Ohibò! Ma dov’è il problema? I bambini, nei giorni di pioggia, porteranno il loro ombrellino parapioggia!
-Perdindirindina! Grand’Ufficiale! Non vede il problema? Si rende conto della confusione che centinaia di bambini riescono a creare? L’ombrellino di Topolino può diventare un’arma in questo parapiglia. E se qualche bimbo si ferisse gravemente ? Suvvia, Grand’Ufficiale…!
(Il Grande Ufficiale si schiarisce la voce tossendo un poco …)
– Poffarbacco! Le casse del Regno sono vuote! Non possiamo costruire una nuova pensilina!
(Il Grande Ufficiale inizia a camminare in tondo nella stanza ovale (!). Dopo due ore, sul tappeto di chasmere, orlato di foglie d’oro e pietre preziose, dono del Gran Direttore Centrale, come del resto tutto il prezioso arredamento del Palazzo Centrale, presenta evidenti segni d’usura …)
-Eureka! Esclama il nostro Grande Ufficiale! I bambini andranno a scuola con la mantellina anti-pioggia!
La signorina Silvani (ebbene sì, in ogni storia che si rispetti c’è sempre una sig.na Silvani), immediatamente tira fuori un cartello di protesta, giallo e con una scritta nera: “No alle mantelline ai bambini!”
(Mormorio generale … perché no?)
– Perché per far posto ad un’altra classe, i locali della mensa sono stati ridotti e, anche se i bambini andranno a pranzo a turni, non c’è lo spazio fisico per appendere mantelline e giubbotti!
Che dire? La sig.na Silvani la sa lunga …
Nel frattempo, la discussione al Comitato Centrale Dei Genitori Assai Dispiaciuti (C.C.D.G.A.D.), cresce di tono ed intensità.
Spuntano i primi cartelli: “Abaso il Grande Ufficiale!”, “Aridateceee la pensilina!” (Non tutti hanno un master in teorie cognitive, non tutti sono nati a Budrio …)
Come la freccia dall’arco scocca … il C.C.D.G.A.D. raccoglie nuovi adepti: Medicina,Mezzolara, Molinella (ma devono per forza proceder in ordine alfabetico? Mah …)
Alla milionesima firma il Palazzo Centrale inizia a tremare: i soldati del Regno fanno quadrato. Si odono le prime schioppettate.
La rivolta ormai incendia le piazze, le città, i Palazzi, le scuole. Le pensiline.
Quando il fumo si dirada, nessuno ha più voglia di scherzare: non c’è nulla di divertente nell’odore di carne bruciata. Non rimane più nulla, anzi no: rimangono solo alcune tracce sul cemento.
Erano i segni di una pensilina pericolante.
Quanto zucchero nel caffè?
Diego Cimarosa
Complimenti…davvero divertente….d’altronde l’ironia è l’unica risposta sia ai lamenti per la “dipartita” della pensilina(con toni in alcuni casi da tragedia greca)sia per le risposte del palazzo (sempre più in confusione)…
In effetti di questa pensilina si sta facendo una tragedia. È il “bello” delle infinite polemiche che piacciono tanto a tanti.Poi magari, soffermandosi sull’intero complesso del polo scolastico, ci si rende conto di quanto abbiamo a Budrio, è questa storia appare veramente comica.
Carissimo Enrico,
è vero a Budrio abbiamo un importante polo scolastico invidiabile dai paesi limitrofi.
Mi è difficile comunque pensare che per esempio un piano(il 3°) dell’ala nuova delle Medie Filopanti non possa essere usato per mancanza dei dispositivi di sicurezza,che le porte delle toilette dello stesso plesso siano in condizioni pietose,che il passaggio pedonale sia reso invisibile dalla presenza di uno scuolabus,che una pensilina di collegamento tra la scuola elementare”monumentale” e la mensa sia stata abbattuta perchè insicura e non ricostruita per mancanza di fondi creando disagi agli scolari nei giorni di pioggia.Tutte bazzecole che potevano essere evitate tramite l’uso sempre più raro, del buon senso;Hai ragione tutto ciò ha del comico, con qualche punta tragicomica.
Mi era sfuggita. Davvero esilarante con finale però triste, come le favole del nord Europa.
(sarebbe stato bello utilizzare le musiche di “Pierino(i)e il lupo”, mentre l’autore la leggeva in teatro)