Il centro storico di Budrio ha ora ufficialmente la sua strada della cultura. Sabato scorso, durante la notte dei musei, è stato inaugurato il QuiRiCode, la cartellonistica con codice leggibile dagli smartphone, all’angolo tra via Garibaldi e via Bissolati. Costi? L’opera è stata interamente finanziata con un progetto da 39 mila euro di links-Urbact dell’Unione Europea. Ti piace? Vota su Budrio Next (in fondo all’articolo).
COS’E’ IL QuiRiCODE
Un codice QR Code (a Budrio trasformato in QuiRiCode in omaggio a Filopanti) è un codice a barre bidimensionale, ossia a matrice, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata. Viene impiegato per memorizzare informazioni generalmente destinate a essere lette tramite un telefono cellulare o uno smartphone. In un solo crittogramma sono contenuti 7.089 caratteri numerici o 4.296 alfanumerici.
In occasione della Notte ai Musei di sabato scorso, è stato inaugurato all’angolo via Bissolati – via Garibaldi. QuiRiCode Budrio consiste in pannelli informativi che permettono, attraverso la lettura dei codici, di visionare gallerie fotografiche e leggere note storiche ed informative di luoghi e strade interessate dal progetto. Via Garibaldi è considerata a Budrio la via della cultura ospitando, a poca distanza l’uno dall’altro, Teatro Consorziale, Pinacoteca Civica, Museo Archeologico, Museo dell’Ocarina e dei Burattini e Biblioteca. Sarà possibile, scaricando una delle varie app gratuite sul proprio cellulare, accedere ai contenuti anche in lingua inglese.
PERCHE’ BUDRIO
Il progetto coinvolge 9 Municipalità europee che intendono elaborare e presentare nuove strategie d’intervento nei centri storici, coniugando risparmio energetico, rivitalizzazione degli stessi e conservazione del patrimonio storico e testimoniale.
Budrio è stato selezionato per la ricchezza del suo patrimonio, per le iniziative di recupero già concluse e per la presenza di luoghi ed edifici storici che richiedono interventi per renderli fruibili ed al tempo stesso contenerne i costi di gestione.
UN PROGETTO DA 39 MILA EURO FINANZIATO DALLA UE
Il QuiRiCode è stato finanziato interamente con un progetto da 39 mila euro di links-Urbact dell’Unione Europea.
Le spese sono ripartite in: 5.000 euro di costo di personale, 500 euro per organizzazione meeting, 11.000 euro di costo di trasferte, 500 euro per la comunicazione, 10.000 per consulenze esterne, 7.500 euro di gestione del GSL, 4.500 euro di costo per il coordinamento con la Regione.
TI PIACE? VOTA SU BUDRIO NEXT
Puoi votare (qui sotto) per dire la tua opinione sul nuovo QuiRiCode. Puoi esprimere al massimo 3 preferenze.
Ma dove stiamo andando? Sono questi i problemi dei budriesi che non arrivano a fine mese?
Le rendo noto, nel caso non lo sapesse, che i finanziamenti Europei sono dati a Progetti precisi e circostanziati, in questo caso riguardanti la cultura, che non è mai troppa visto come siamo ridotti in Italia. Dalle tasche vuote degli italiani non sono usciti e in mancanza di progetto non sarebbero entrati.
Altre critiche sarebbero certo più coerenti..come ad esempio la sua non eccelsa bellezza…
Concordo …soldi non spesi e qualcosa in più sul piano culturale a me pare che non faccia male a nessuno…questa volta francamente le critiche paiono forzate….
Sfatiamo il mito di Comunità Europea quale Babbo Natale del XXI secolo: per erogare finanziamenti da qualche parte la UE deve prenderli. Dunque, se non solo dalle tasche dei Budriesi, comuunque dalle tasche di tutti gli Europei – e quindi anche le nostre -questi soldini sono usciti. Poi, che si sia ottenuto un qualcosa pagandolo pressochè nulla, ok, qui possiamo esserci. Non passi il concetto che ciò che arriva dall’UE a noi non costa. E’ sbagliato.
per carità…mai pensato questo…anzi personalmente vedo la UE come fumo negli occhi…era solo per dire che nello specifico una cosa pagata pressochè nulla,peraltro con fini culturali non mi pare debba dare adito a polemiche,in questo caso,secondo me forzate
Ma ti piace o non ti piace quiricode? No perchè a parte tenere sempre lezioni su cosa è giusto o sbagliato non ho mica capito cosa pensi…
Gentile Signora Magli, non vorrei essere stato frainteso. Conosco l’origine dei fondi e concordo con Lei che i soldi per la cultura non siano mai troppi. In parte Le ha risposto il Sig. Garbuio: Babbo Natale non esiste e qualcuno li avrà tirati fuori. Io intendevo dire che ci sono, anche a livello di cultura, delle priorità e questa non mi pare tale.
Concordo con Lei sull’estetica e mi spingo oltre: l’inizio della strada della cultura meritava qualcosa di meno inguardabile. Con stima
Mi correggo: ma dove siamo arrivati?
“Cosa ne pensi?” Ci starebbe bene una citazione di Fantozzi..
IL CONTO E’ 39000 EURO CAD/MUNICIP OPPURE
I 39000 SONO BASTATI PER TUTTE LE 9 MUNICIPALITA’??
VOGLIO SPERARE “BUONA LA SECONDA “.
MI FAREBBE PIACERE UNA PRECISAZIONE SE POSSIBILE.
Ma sono 39.000 euro della stessa europa che ha preteso che in Italia facessimo scendere il deficit/pil, così che dal 2009 al 2013 ci ha fatto ulteriormente indebitare di 84 miliardi?
La stessa europa che parte di questi 84 miliardi li ha dati come salvabanche alla spagna?
La quale spagna che con una cordata di banche che ha ricevuto quei soldi si è presentata per comprare TELECOM!!!
L’ Europa che ci strozza!!
I governanti che svendono l’ Italia iniziando da TELECOM e ALITALIA poi verrà il bello della festa con ENI.
La cultura sarà si importante, ma a questo prezzo sarebbe meglio ignorare nell’ ignoranza.
Io, nell’applicazione del QR Code non ci trovo nulla che aggiunga valore culturale all’insieme. E semmai, quando contenuti informativi storici e non fossero presenti solo nel quadratino codificato e non anche in un pannello normalmente vergato, trovo il tutto discriminatorio: chi ha lo smartphone od accozzaglia elettronica equipollente ha accesso alle informazioni, chi non l’ha NO. E questo è tutto fuorchè culturale.
E’ la moda italiana del momento. Tardiva rispetto al resto del mondo più ricco di un 5-10 anni, ma una banale moda. Un fronzolo. Come tanti altri di cui l’essere delle amministrazioni di sinistra amano ornarsi per apparire meglio di quanto non siano.
Mah… non so, ma da tutto ciò metto solo insieme una considerazione poco bella: sembra che anche in Europa ci sia dell’influenza italiana per sprecar soldo. E’ andata bene che al massimo han sprecato soldo in 9 città. Ma non è detto che i progetti culturali delle altre 8 municipalità fossero del calibro della nostra.
probabilmente per avvicinare la fascia giovanile a certe cose è anche utile servirsi di accozzaglia elettronica…io se devo trovere difetti alla cosa…è proprio l’ubicazione del quadratino codificato che a meno di essere watussi risulta difficoltoso da “catturare”(come peraltro si è visto in maniera quasi comica al taglio del nastro).
l’ultima parte del tuo discorso lo trovo concreto!
Ma si può fare un sondaggio su una nuova installazione dove ci sono 6 risposte positive su 8 possibili?
Mi sa che a qualcuno “ci piace vincere facile”!!!
Ha ragione.
Pecca anche in un altro punto almeno: nel view results manca l’informazione della numerosità dei partecipanti. Dato fondamentale per poter prendere seriamente in considerazione il tutto.
a mio parere è una cosapositiva, facciamo un salto nel futuro e diamo un servizio multimediale. Poi ovviamente per i soliti bsùastiancontrari sarà una porcata!
E’ necessario fare chiarezza su quanto emerso in questo blog in merito alla destinazione dei fondi erogati dalla UE per il progetto Urbact Links, a cominciare dal titolo dell’articolo che quota 39 mila euro la realizzazione del QuiRiCode mentre l’importo fa riferimento ad un progetto di ben più ampio respiro.
Il Progetto Links ha l’obiettivo non di finanziare opere, ma di attivare un processo ‘dal basso’ per la costruzione di un piano di azione locale contenente attività che rafforzino la vitalità del centro storico di Budrio con una particolare attenzione verso gli aspetti di riqualificazione urbanistica ed energetica.
L’Amministrazione Comunale ritiene sia un’irrinunciabile opportunità accedere ai progetti e ai fondi strutturali europei. Premesso ciò si chiarisce che i fondi ricevuti sono stati utilizzati secondo le direttive definite dal protocollo del progetto e validate dai competenti uffici del Ministero e dell’Unione Europea. In particolare la quota prevista alla voce Gruppo di Supporto Locale, pari complessivamente ad Euro 8.000, è stata utilizzata per la redazione del piano di azione locale a carico di Ecuba, la partecipazione alla Urbact LSG Summer University 2011 ed il progetto di comunicazione da cui è nato il QuiRiCode. Nulla è stato riconosciuto ai partecipanti del Gruppo di Supporto Locale per le attività di partecipazione e collaborazione agli incontri attraverso i quali si è focalizzato il progetto del Comune di Budrio.
Ad oggi i risultati visibili di questo progetto sono identificati nel QuiRiCode ma il piano di azione locale costituisce un’agenda di lavoro che si integra con le politiche di riqualificazione del centro storico di Budrio, con la valorizzazione della rete museale e con le azioni di riqualificazione energetica dei contenitori pubblici.
All’Ufficio stampa del Comune di Budrio.
Ho stampato l’intervento fatto su Budrionext inerente al QuiRICode.Sono una persona semplice e non comprendo il politichese,proverò di farmelo tradurre.Grazie comunque per la buona volontà profusa.
Zorro non ti preoccupare penso che siamo in tanti ad aver avuto grosse difficoltà ad interpretare con esattezza il post dell’ ufficio stampa del comune.
Bello che inizia con “È necessario fare chiarezza su quanto emerso in questo blog”
Comunque penso che abbiano perso una grossa occasione per intervenire su temi molto più importanti, tipo ospedale, differenziata ecc. ecc. Ma magari è l’ inizio di un dialogo con i cittadini. La speranza è sempre l’ultima a morire. Chi vive sperando muore……….
Hai visto, cittadino Antonio, come il solerte ufficio stampa del comune di Budrio, risponda -rapido e categorico- quando si tratta di argomenti, tutto sommato, abbastanza marginali. Non ho ancora visto né letto esaurienti spiegazioni in ordine: a)ridimensionamento grave dei reparti dell’ospedale di Budrio; iniziative del sindaco per opporvisi;
b)raccolta dei rifiuti: perplessità e suggerimenti dei cittadini di Budrio; iniziative del sindaco per modificare la raccolta porta a porta seguendo i consigli dei cittadini.
Chissà perché? Forse per non urtare la sensibilità dei caporioni provinciali e regionali del solito partito, quello che se gli parli di sinistra, gli fai venire un coccolone.
Gentile Antonio, usare l’epiteto cittadino, per me significa riconoscere la qualità di persona che gode dello stato di libertà, che é il risultato della rivoluzione illuminista del ‘700 europeo e dell’affermarsi dei moderni diritti dell’uomo. Tutt’altro che inquadrare qualcuno in un gregge.
Cordialmente. E.R.
A dieci giorni dall’installazione,QuiRICode piange lacrime di ruggine, imbrattando la colonna sulla quale è stato attaccato.Complimenti a colui o coloro che hanno eseguito il lavoro,probabilmente nativi dell’Africa ove si ignora per le rarissime precipitazioni pluviali, che il ferro a contatto con l’acqua arruginisce.E come soleva dire Totò:E io pago!
Sfogliando un noto settimanale che si occupa di programmi tv e relativo gossip,ho scoperto che la prossima settimana su una rete locale di cui taccio il nome,trasmetteranno in prima serata il film orror di Dario Argento,”Il gatto a QuiRICode”.Ne caldeggio vivamente la visione.