Il tema della raccolta differenziata porta a porta continua a far discutere. Mentre il sindaco Giulio Pierini è impegnato ad illustrare il progetto nei 24 incontri in programma sul territorio, le opposizioni marciano contro ma in direzioni diverse. Non c’è accordo – infatti – tra Noi per Budrio, Movimento 5 Stelle e PDL sulla strategia da adottare per fermare il progetto. E i grillini sembrano addirittura smarcarsi dalle altre due liste: “Chi cavalca l’onda su questi temi – scrivono sul loro blog – è lontano dalla buona politica”.
OPPOSIZIONI CONTRARIE MA DIVISE SUL DA FARSI
Il 25 novembre 2013 partirà il secondo step di raccolta porta a porta con indifferenziato, umido e potature che si aggiungeranno a plastica e carta. I tre gruppi di opposizione premono nei confronti del Sindaco perchè riveda il progetto, considerato non sostenibile, costoso e non meritocratico nei confronti di chi sarà bravo a differenziare. Nessun pregiudizio – dicono – nei confronti del porta a porta (tra l’altro nei programmi elettorali di tutte le forze politiche) ma tanto malumore verso il mancato coinvolgimento della cittadinanza e delle stesse opposizioni al progetto.
Ma se da un lato la contrarietà accomuna tutte e tre le liste di opposizione, dall’altro Giacon, Mazzanti e Gianfrancesco non sono riusciti ad accordarsi su un strategia comune.
PETIZIONE, REFERENDUM E PROVE DI DIALOGO
Forse non hanno neppure provato a unire le forze. Sulla questione porta a porta NOI per Budrio, Movimento 5 Stelle e PDL vogliono fare da sé, ognuno con la sua proposta. Il primo a mettere in campo una iniziativa critica è stato Maurizio Mazzanti (NOI per Budrio), quando lo scorso settembre ha lanciato la raccolta firme per una petizione con l’obiettivo di sospendere la partenza del secondo step di novembre e ripensare da capo un porta a porta più sostenibile. La lista ha già raccolto 700 firme e nelle prossime settimane si prepara a un calendario fitto di banchetti. A ruota, Pasquale Gianfrancesco (PDL) ha lanciato il referendum, con lo scopo di mettere nelle mani dei cittadini la decisione e vincolare con la loro scelta l’amministrazione. Attualmente la mobilitazione è ancora in fase di preparazione, causa lungaggini che coinvolgono la messa in piedi di un referendum, strumento partecipativo che – tra l’altro – Budrio non ha mai sperimentato. “Ho chiesto a Mazzanti di sostenere il PDL, ma aspetto ancora risposta” dice Gianfrancesco. Anche fra le fila di NOI per Budrio – infatti – si sarebbe inizialmente discusso se proporre un referendum, per poi optare per la petizione, strategia più soft. “Prima misuriamo l’effetto delle firme – dice Mazzanti – poi se non vi fosse un risultato tangibile valuteremo lo strumento del referendum, ma è evidente che non si possono fare le due cose contemporaneamente”.
MOVIMENTO 5 STELLE, NIENTE ‘TRAIT D’UNION’ CON NOI PER BUDRIO
Tra le motivazione recondite, la difficoltà per NOI per Budrio, nata come lista civica, di unirsi in un progetto comune con un partito di centrodestra come il PDL, con cui poco condivide. Più facile, nei pensieri di Mazzanti, una nuova battaglia comune a fianco del Movimento 5 Stelle, già sperimentata con la manifestazione a difesa dell’ospedale. La risposta è arrivata dai 5 Stelle, ma non è stata di sostegno. “Non faremo battaglie contro – scrivono sul blog locale – perché ci sembrerebbe strumentale all’ottenimento di un facile consenso”. E poi con una piccola stroncatura: “Chi cavalca l’onda su questi temi è, a nostro giudizio, lontano dalla buona politica”. Identica frase usata dall’assessore Stefano Pezzi nei confronti di Mazzanti. Al Movimento 5 Stelle risponde il capogruppo di NOI per Budrio: “Pur comprendendo i motivi della loro scelta – dice Mazzanti – dico che le battaglie si fanno anche in piazza, in mezzo e insieme ai cittadini”. Nel documento, pubblicato dai grillini, si chiarisce – comunque – la loro posizione di contrarietà al metodo messo in campo dall’amministrazione: “Constatiamo con rammarico che nel DNA di questa maggioranza non c’è stata una reale volontà di confronto a viso aperto con i cittadini ma si è limitata ad una semplice esposizione di decisioni già prese con il gestore. Noi come Movimento 5 Stelle Budrio rigettiamo questo modo di intendere il processo decisionale in materie che coinvolgono in maniera importante la qualità della vita dei cittadini”. Poi l’attacco al PD: “Aver diviso il paese tra chi è pro e chi è contro è un grosso errore. Il PD con il suo atteggiamento di chiusura non ha pensato al bene di Budrio e dei suoi abitanti ma ha solo voluto attaccarsi al petto la medaglietta del primo della classe. Faremo di tutto – auspicano – per fare in modo che questa PAP sia migliorata e per fare in modo che vada nella direzione della campagna “rifiuti zero” per una società sempre più sostenibile”.
IL PD E QUELLE APERTURE AL MOVIMENTO 5 STELLE
I grillini quindi, non alzeranno il tiro sulla raccolta porta a porta. Ma allo stesso tempo hanno voluto chiarire che loro, con il PD, non vogliono avere niente a che fare. Parole, scritte, come a risposta degli ammiccamenti e delle timide aperture che gli esponenti PD hanno loro riservato nelle ultime settimane. Da semplici apprezzamenti sugli interventi in consiglio comunale ai segnali lanciati dai consiglieri Serra e Rossi su blog del PD. I democratici – infatti – sono oggi in difficoltà su molte questioni politiche locali: nell’ultimo consiglio comunale, sulla variazione del bilancio, sono stati letteralmente travolti – almeno nella discussione – dall’asse Movimento 5 Stelle-NOI per Budrio. Spezzarlo non sarebbe – per loro – affatto male.
Che l’amministrazione comunale di Budrio sia alle corde, lo dimostra il goffo tentativo in atto, di dividere le opposizioni chiedendo sponda poco velatamente e per conto terzi,(Consigliere di maggioranza: Sig-re Serra e Rossi)ad una componente di esse in fatto di scelte su importanti temi di grande impatto sulla cittadinanza.Al momento, la raccolta differenziata dei rifiuti le cui modalità secondo tanti astruse, che non tengono conto minimamente delle variegate esigenze dei cittadini,non hanno nulla di meritocratico per la cittadinanza,imposte senza dialogo e con ogni probabilità modellate sulle esigenze, del gestore Hera S.P.A.di cui è bene ricordarlo, il comune di Budrio è socio di minoranza.Quale esito avrà il tentativo posto in atto,lo si saprà solo il 25 novembre pv.quando Budrio, ad imposizioni inalterate in materia, avrà forse una vaga rassomiglianza ad una bidonville.
Il contadino che prima raccoglie le patate poi irriga il terreno da cui le ha raccolte,ha una vaga rassomiglianza con l’amministrazione del comune di Budrio che prima decide come fare la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta poi informa i cittadini.Chiaro esempio di democrazia partecipata.
Mi associo anch’io a quanto detto da Capponi e da Roi
Ma sei sicuro Antonio che quella frase di M5S, meglio quel periodo, “… buona politica..” sia diretto a NpB? La loro petizione non è contro ma volta a ridiscutere per migliorare… io, in tutta sincerità, l’ho interpretata diversamente.
Personalmente non vi trovo nulla di anomalo che le tre forze d’opposizione non si trovino d’accordo su cosa chiedere. Anzi, trovo la cosa al meglio di come potrebbe essere. Altrimenti non avremmo tre diversi schieramenti (anche se uno è un partito 🙁 ). Se avessimo una Signora Giunta dovremmo appunto assistere alla messa sul tavolo di tutte le idee, l’accoglimento, dopo discussione, di quelle giuste e lo scarto MOTIVATO di quelle non opportune: DEMOCRAZIA.
Io ho un solo appunto, principalmente per la Pierini & C. ma anche per tutte le altre forze. Giacchè siete tutti convinti che PaP s’ha da fare, almeno ad ognuno il suo: HERA è l’azienda che deve fare il servizio, lo faccia bene come noi dobbiamo differenziare e quindi che raccolga 5 gg su 7 tutto quanto noi differenziamo ma senza calendario. Io dico che possiamo essere tutti d’accordo su questo ed eliminiamo una montagna di problemi. Compresi 21 appuntamenti con la cittadinanza del sig. Pierini.
Opss… dimenticavo 🙂 … la Signora Giunta… composta oggi da qualcuno che sta sotto la bandiera partito DEMOCRATICO… è il minimo che ci si possa aspettare! … altrimenti è IPOCRISIA.