Un corso di lingua e cultura araba

9 febbraio, 2012

E’ in partenza, da venerdì 10 febbraio 2012, il corso di lingue e cultura araba, tenuto da Badia Rguig, della libreria interculturale Avicenna di Bologna, e organizzato in collaborazione con il Comune di Budrio. Il corso è destinato a un pubblico adulto. Si terrà a partire da venerdì 10 febbraio 2012, tutti i venerdì sera, fino a fine aprile.

La partecipazione sarà suddivisa fra coloro che si iscriveranno al corso base (orario 18:30-19:30) e coloro che frequenteranno il corso avanzato (orario 19:30-20:30). Le lezioni si terranno presso la Biblioteca Comunale di Budrio, in via Garibaldi 39.
Chi è interessato può rivolgersi alla biblioteca negli orari di apertura (tel. 051. 80.12.20) oppure all’ufficio relazione con il pubblico del Comune di Budrio (tel. 051.69.28.445/241)

CORSO DI LINGUA E CULTURA ARABA
Da venerdì 10 febbraio al 27 aprile 2012
presso la Biblioteca Comunale di Budrio
via Garibaldi, 39 Budrio (BO)

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10 Commenti


  1. Sarebbe più utile un corso di cinese o di portoghese/brasiliano visto che il futuro dell’economia passa di lì.

  2. Sono d’accodo. Il corso di arabo è troppo elitario.

    • Elitario? Neanche fosse “Haitiano”.

      L’arabo è parlato da oltre un miliardo di persone, al pari dello spagnolo e secondo solo a cinese (circa 3 miliardi) , inglese (2 miliardi) e hindi (2 miliardi) … elitario proprio non mi sembra.

      • Scusa ma siamo solo 7 miliardi al mondo,forse hai esagerato le cifre.
        L’arabo(che non è una lingua unica,ha decine di variazioni)lo parlano 200 milioni di persone,e a meno che uno non vada a fare il manovale per costruire un albergo a Dubai,non serve certo per trovare lavoro al giorno d’oggi

        • Ovviamente le somma supera il totale della popolazione mondiale in quanto si tiene conto del fatto che molti, per fortuna, sono colore che parlano più di una lingua.

          Sono circa 400 mil. le persone di madrelingua araba che, che con 16 idiomi viene parlata in Egitto, Algeria, Marocco, Iraq, Sudan, Yemen, Arabia Saudita, Siria, Tunisia, Libia, Giordania, Libano, Mauritania, Palestina, Israele, Oman, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Ciad, Bahrain, Niger, Qatar.

          Credo inoltre che, anche se importante, sia molto riduttivo ricondurre lo studio di una lingua al solo interesse lavorativo.

          Imparare una nuova lingua, e la cultura associata, è anche, e soprattutto, motivo di crescita personale, aumento delle capacitá critiche, miglioramento nelle relazioni sociali, ecc.

          F.

          • Mi spiace per te ma sono 200 milioni,e comunque di certo non mi puoi dire che in Cina o in Africa sappiano tutti parlare 3 o 4 lingue.
            Poi vorrei sapere perchè ci sono sempre corsi di arabo o di cultura araba e mai di cinese,rumeno o spagnolo,visto che ci sono più immigrati che parlano queste lingue e quindi servirebbe come collante sociale.

  3. Vogliamo dire ‘settario’ che rende di più? O proprio per essere chiari diciamo che è fatto solo per pochi ‘intimi’ e non è certo una corso che richiamerà l’attenzione di molti?

    • No, settario mi piace ancora meno e il fatto che anche pochi possano partecipare non ne può diminuire la valenza. Chi organizza un corso del genere non lo fa certo per ragioni economiche.

      Misurare poi il valore culturale di una iniziativa col mero numero di partecipanti sarebbe come considerare un film di Checco Zalone superiore ad uno di Kurosawa.

      F.

  4. E’ qui che sbagli. Per me il valore culturale di un’iniziativa si deve misurare anche con il numero dei partecipanti! Altrimenti diventa un’inIziatva per pochi intimi, dallo scarso valore sociale e aggregativo.
    In sintesi: invece di Star Wars andiamo tutti a vedere la corazzata Potionsky che , come dice Fantozzi è una cagata pazzesca, ma fa tanto radical chic…..

    • Anch’io ho visto, come tutti, tutta la saga di Guerre Stellari, mi è piaciuta, è divertentissima, ma darne un valore culturale e di crescita personale ne passa …

      Per quanto riguarda le lingue questa è la mia fonte:http://www.ethnologue.com/

      Con simpatia,

      F.

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