Il Partito Democratico di Budrio si prepara all’assise congressuale che designerà il nuovo segretario locale. Sabato 26 ottobre, l’Auditorium di via Saffi, ospiterà il confronto tra le due candidature in campo: quella dell’attuale segretario Daniele Bortolotti, che si ricandida al ruolo di leader, e quella del giovane 23enne Giovanni Zanardi. E dall’esito del congresso dipenderà il futuro del centro-sinistra a Budrio.
DANIELE BORTOLOTTI: L’ESPERIENZA
Daniele Bortolotti si ricandida alla guida dei democratici. Figura di esperienza, sostenuta dallo stesso sindaco Pierini, gode di anni di militanza nelle fila del PCI e dei DS. In questi anni è stata la voce fuori dal consiglio comunale della politica democratica, coordinando l’organizzazione e gli incontri del partito. “Mi hanno chiesto di ricandidarmi – spiega a Budrio Next – e ho accettato con convinzione, vista la bella esperienza passata e le soddisfazioni che ho ricevuto, ricoprendo questo ruolo”. La sua gestione lo ha visto tenersi fuori – molto spesso – dalle diatribe del consiglio comunale, mentre altre volte è intervenuto a gamba tesa e con durezza nel dibattito cittadino, sferzando con convinzione e asprezza gli avversari politici. Certo è che, per il gruppo dirigente del partito, la candidatura di Bortolotti era l’unica possibilità di puntare su un uomo capace, che rappresentasse gli intenti del gruppo politico storico.
GIOVANNI ZANARDI: IL CORAGGIO
Il suo competitor si chiama Giovanni Zanardi. 23enne, studente di ingegneria, è coordinatore dei renziani del territorio. Sostenuto da coloro che vogliono un partito rinnovato nell’ atteggiamento e nella mentalità, Zanardi punta a ridare spessore a un PD oggi sottotono. “Credo nella determinazione gentile delle idee – scrive su Facebook – nella politica fatta col sorriso, nel dialogo aperto alle critiche e nella partecipazione reale alle decisioni”. Per lui l’avventura politica è iniziata come membro della consulta frazionale del capoluogo e all’interno del gruppo dei democratici si è fatto strada grazie alle sue capacità e a un modo disponibile e cortese nell’affrontare le situazioni più difficili. Attorno a lui si è creato un gruppo di giovani che vogliono superare i tabù ideologici, il conservatorismo e la ghettizzazione del pensiero.
DALL’ESITO DEL CONGRESSO IL FUTURO DEL CENTRO-SINISTRA BUDRIESE
Dietro alle due candidature due modi di intraprendere l’azione politica budriese. Quello di Bortolotti basato sulla tenuta dei capisaldi che hanno ispirato i partiti di sinistra locali e sul “pieno sostegno e stimolo – dice l’attuale segretario – alle politiche innovative messe in atto dalla giunta Pierini” in questo anno.
E quello di Zanardi, volto a condannare i toni esasperati che stanno caratterizzando la politica budriese: “Non è possibile – si legge nella mozione – continuare ad assolversi senza autocritiche. Per andare avanti, in un contesto economico e sociale come quello attuale, abbiamo bisogno di maggiore dialogo e di un confronto più sereno con associazioni, cittadini e liste civiche”. Due modi di vedere il corso politico dei prossimi anni, che i due candidati dovranno far convivere all’interno dello stesso partito.
Congresso: sabato 26 ottobre 2013, presso Auditorium di Budrio. Inizio ore 14:30. Votazioni ore 16:00. Possono votare gli iscritti e ci si può iscrivere anche il giorno stesso.
Un vivo augurio di buona fortuna Giovanni,che tu riesca ad imporre il dialogo ed il rispetto dell’altrui pensiero in un paese chiuso ed ingessato ove regna il preconcetto e l’arroganza.
Bravo Giovanni, va avanti e vinci.
E’ ora che chi è pagato dai cittadini, sia al suo servizio.
Solo con idee nuove c’è speranza di avere un futuro migliore.
Giovanni stai attento però,
i “vecchi” non ti renderanno la vita facile.
Auguri sinceri.
Speriamo che Giovanni Zanardi sia giovane anche nel cuore e nelle idee. Soprattutto che anteponga ad ogni dogma di partito gli interessi ed i diritti di tutti i cittadini, non solo di quelli vicini alle sue idee e non solo di quelli potenti e danarosi. Ad maiora!
(Anche perché far peggio di quelli di adesso l’é diffezil!)
A scrutinio avvenuto,Zoccolo duro (160);Giovani speranze (43).Fine di un sogno di mezz’autunno.
Lo slancio del giovane Don Chisciotte è stato rintuzzato ed i vecchi mulini a vento, l’hanno fatta ancora da padrone.Una vittoria schiacciante che soffocherà le speranze di coloro che speravano nel rinnovamento.Bortolotti ha vinto;viva Bortolotti.
Insomma, ragionandoci sopra, é successo quello che si prevedeva. Qui vince il partito delle oligarchie, dei poteri forti, del centralismo burocratico, della reazione. Come abbiamo avuto modo di constatare nell’ultimo anno e mezzo. Non ci sarà mai rinnovamento sinché rimarrà questa classe dirigente che, magari, ti fa eleggere un sindaco giovane ma già abbondantemente infarcito di idee vecchie.
Peccato!
Infatti non si capisce perchè i Renziani (sostengono di essere diversi no?) stiano dentro quella pentola. Un brodo andato a male non è recuperabile: ti farà sempre e comunque correre in bagno.
Di fatto cmq sempre un partito sarebbe. E fin quando non li sento abiurare con le peggio parole atti come quello del rimborso elettorale, sempre inaffidabili (ipocriti) restano.
Ops… parole & FATTI.
Eh no! Viva Bortolotti poi NO!!!!!!!!!
Eh no, proprio no! LOL