Crisi del libro, chiude la libreria ‘Lo Stregatto’

5 novembre, 2013


Un’altra importante realtà culturale, prima che commerciale, chiude i battenti. La storica libreria Lo Stregatto di piazza Mafalda di Savoia, nata 31 anni fa per volere dei fondatori Carlo Rizzoli e Fabio Galliani, tirerà giù le serrande prima di Natale. Fra le ragioni, la crisi del libro e della lettura, l’ardua concorrenza delle grandi catene e i margini commerciali esigui sulla vendita. La titolare Ambra Sears dispiaciuta: “Budrio perde uno spazio di cultura importante per il paese”.

LA CRISI DEL LIBRO
Ci ha provato in tutti i modi la titolare Ambra Sears a portare avanti l’attività, anche in assenza di reali possibilità di guadagno. Ma la crisi economica che si è abbattuta sul settore non ha lasciato margine di decisione. “Sono rimasti solo una dozzina di clienti affezionati e oggi, con la crisi economica del settore, non è più sostenibile tenere aperto”. Sorte comune a quella di molte realtà simili in tutto lo Stivale: è proprio di una decina di giorni fa la notizia della probabile chiusura della libreria Bocca di Milano, la più antica d’Italia. Su di loro, come su tutte le librerie indipendenti, si è riversata la crisi della lettura: gli italiani non comprano più e se lo fanno preferiscono le grandi catene o lo shopping online (in crescita negli ultimi anni). Ma non è solo una questione legata al luogo dove rifornirsi: è cambiata proprio la cultura dell’approccio al libro. “Oggi si legge molto meno – ci conferma Ambra Sears – e si preferiscono riviste e notizie su smartphone e telefonini. Si è persa la bellezza dello sfogliare un testo, del sentire l’odore della carta e il rumore delle pagine; si è persa la grande possibilità di crescita personale che c’è dietro la lettura”. Per Ambra la colpa è anche degli insegnanti: “Proponendo testi poco fruibili non aiutano lo studente ad appassionarsi. Perchè non fanno leggere Harry Potter? E’ scritto bene e contiene messaggi importanti”.

UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA MUSICA E L’ASSOCIAZIONISMO
Lo Stregatto farà venir meno in paese anche a un punto di riferimento importante per i musicisti. Fra le scansie della libreria, infatti, si possono trovare spartiti musicali e piccoli accessori come corde per chitarra e plettri, oltre al più conosciuto strumento dell’ocarina, per il quale la libreria è venditore ufficiale. “Sarà un peccato anche per i turisti – spiega Ambra Sears – quando il museo dell’ocarina è chiuso vengono qua per ammirarla”. La libreria è poi specializzata in testi legati al mondo della salute, del benessere, dell’arte, dell’infanzia e della storia locale. Gli stessi temi trattati dall’associazione Auryn, nata un anno fa nelle sale della struttura, ha maturato un profondo interesse nella cittadinanza grazie ai numerosi incontri e alle mostre espositive che organizza.

“L’associazione continuerà a mettere in campo iniziative – dice Ambra – non so ancora dove, ma lo dobbiamo ai tanti partecipanti”. Ma la cosa che mancherà di più ai budriesi sarà un vero rapporto di qualità con il libraio, oggi cosa sempre più rara. “Nei grandi store non puoi trovare l’affetto e la disponibilità propria dei piccoli rivenditori che si fanno in quattro – dice Ambra – per reperire un testo per il cliente. Noi possiamo offrire qualità, un merito che il nostro paese Italia sembra aver dimenticato”.
Da novembre Lo Stregatto praticherà uno sconto dal 30% al 50% su tutti i prodotti in vendita.

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8 Commenti


  1. mi dispiace tantissimo.
    Mi spiace soprattutto perché non è tutta colpa della crisi, buona parte è colpa nostra, che prediligiamo sempre i centri commerciali ai negozi sotto casa, per poi lamentarci che è tutto troppo ‘triste e vuoto’.
    Ricordate le luci di natale, la polemica dello scorso anno? Ecco, saranno ancora peggio perché un altro negoziante se n’è andato.

    Mi dispiace Ambra, mi dispiace veramente.

  2. Purtroppo la grande diffusione di tablet e ebook ad un costo inferiore taglia le gambe a questo settore

  3. Dispiace moltissimo, comunque. Quando chiude una libreria, chiude un luogo di incontro e di dialogo, di lettura e di confronto, di ricerca e di curiosità, di profumi delle carte stampate, di fruscii delle pagine sfogliate, non solo di cultura. A Bologna negli ultimi anni, hanno chiuso le librerie storiche Parolini, Cappelli, Zanichelli, Minerva, Rizzoli ed altre, che non ricordo a memoria, senza che la nostra ineffabile classe politica e dirigente facesse nulla per frenare l’incombente e tragica ignoranza di ritorno.
    Anzi, come é noto, si tagliano i fondi alla cultura e alla ricerca.
    Già, ma in un paese in cui si diffonde, con grande clamore, il motto delle tre “i”:”inglese, internet, impresa”, che speranza ci può essere per la cultura?

  4. Dispiace per la perdita di un’attività commerciale e culturale. Per Budrio sparisce un piccolo riferimento. Mi chiedo come sarà la situazione del commercio nel centro una volta che aprirà il tanto desiderato centro commerciale. Un affare per i budriesi ancora tutto da dimostrare mentre quel che si perde oggi ,e domani ancor di più, è molto evidente.

  5. Mi dispiace un sacco!
    Mi è sempre piaciuto fare un salto da Ambra e stare li per cercare quel libro o curiosare tra i libri.
    Quando devo fare un regalo per i bambini mi fermo allo Stregatto perchè i bimbi di oggi sono sempre pieni di giochi e ci sono dei libri che se non li sfogli non capisci quanto siano incredibili, perchè sono fatti con cura e studiati proprio per stimolare la loro fantasia.
    Mi mancherà un sacco l’approccio con Ambra che è una persona squisita con la quale si puo chiacchierare e confrontarsi sui libri/autori , per me era un momento di relax, quel tempo che a volte si fa fatica a prendersi e quando lo avevo mi fermavo allo “Stregatto” a cercare quel libro che non sapevo di voler leggere.
    Auguri ad Ambra per i suoi progetti futuri.

    Mery Diaz

  6. i centri storici muoiono,la cultura resta al palo. Gran dispiacere per questa ennesima nuova perdita nel panorama delle librerie indipendenti.

    • A Budrio pensano a voler costruire centri commerciali………prossimo fermata : cartolerie, piccoli alimentari e altri shop vari. Grazie PD.

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