Si prepara trasferimento dipendenti comunali sotto Unione Terre di Pianura

28 novembre, 2013

Il Comune di Budrio potrebbe ben presto dire addio a una parte dei suoi dipendenti comunali e trasferirli all’ente Unione Terre di Pianura. Ne ha parlato la commissione garanzia e trasparenza pochi giorni fa, convocata per approfondire l’approvazione dello Statuto che prevede detto trasferimento (ma anche distaccamento, o comando). Per il sindaco Giulio Pierini “saranno tutelati i lavoratori e la loro professionalità”. Opposizioni dubbiose.

PIERINI: “RIENTRO IN ORGANICO A TUTELA DEI DIPENDENTI”
Il sindaco Giulio Pierini ha difeso l’operazione. “Importanti Unioni di Comuni in Regione – ha detto – hanno già fatto da tempo scelte importanti sulla gestione del personale applicando il trasferimento dei dipendenti. E’ un cambiamento necessario sostenuto da contributi economici della Regione a vantaggio di chi mette in atto questa riforma. Si tratta di mettere in comune esperienze e professionalità per organizzare al meglio i servizi pubblici insieme agli altri Comuni”. Ma se l’ente Unione Terre di Pianura venisse sciolto quale sarebbe il futuro dei dipendenti trasferiti? Per Pierini “è importante dare garanzie ai lavoratori, predisponendo nello Statuto il ritorno del lavoratore nell’ente di origine”, nel caso si verifichi l’estinzione dell’ente giuridico.

Insomma, se Unione Terre di Pianura dovesse chiudere i battenti, i dipendenti comunali trasferiti rientrerebbero nell’organico comunale. “Per questo – spiega il Sindaco – non sarà cancellata una virgola di tutela ai lavoratori”.
La consigliera comunale Leda Carisi (NOI per Budrio) ha espresso perplessità sulla facilità con cui un dipendente possa rientrare in Comune. Mentre Valerio Orlandini, consigliere PD, ha sostenuto l’importanza di riorganizzare gli enti locali.

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5 Commenti


  1. è una cosa vergognosa prima il discorso della raccolta porta a porta, poi andare al magazzino comunale a ritirare la compostiera per l’ organico poi il centro commerciale poi la torre abbattuta, l’aumento della tare cosa altro dobbiamo attendere dal Sig. Pierini, senza parlare degli ausiliari che fanno una mluta ogni minuto.
    lascio stare commenti fuori luogo e inutili tanto siamo solo dei sudditi sottomessi ad un dittatore, spero che quando terminerà il suo mandato i cittadini che gli hanno espresso la fiducia siano coscienti nel valutare la situazione e cosa ha fatto il NS SINDACO.
    IL MIO è SOLO UN INSIGNIFICANTE PENSIERO, MA VISTO CHE LA LIBERTA’ DI PENSIERO, ESPRIMO IL MIO GIUDIZIO

  2. Le garanzie di Pierini su questa vicenda come sul non depotenziamneto dell’ospedale sono tutta aria fritta.Quando gli scadrà il mndato verraà candidato altrove dai vertici del partiro cosi dei danni che ha fatto in loco non ne rispondera più lui in primis.

  3. Abbiamo già letto come Terre di Pianura non può essere definito un ente virtuoso. Con la nuova organizzazione poi c’è anche da chiedersi come possa funzionare. Probabilmente grazie ai dipendenti che ce ne mettono del loro.
    Pensar male con la Pierini & C. è d’obbligo. Hai visto mai che in realtà si tratti della Siberia, luogo dove confinare chi non ti è simpatico…

  4. Ma sto benedetto sindaco sa fare solo casino su casino? Sa dare solo risposte superficiali in alcuni casi e in altri cade dal mondo delle nuvole? Ma come fa a dormire sonni tranquilli?
    Forse mi può consigliare dato che il sottoscritto dorme poco, una cosa è certa: spero cada prima della fine del suo mandato e trovi un bel posticino a Roma il bel Pierini…raccomandato dai vertici del PD che di democratico hanno solo il nome.

  5. Non credo che l’efficienza e la migliore organizzazione dei Comuni passi attraverso altri entri pubblici in cui i dirigenti e a cascata tutti quelli sotto di loro, trovano bei posticini caldi caldi e ben retribuiti, basterebbe che lavorassero tutti almeno 8 ore al giorno facendo semplicemente il loro dovere. Purtroppo nel pubblico sono pochi coloro che lavorano e tanti coloro che stanno a guardare……. costruire altri enti inutili vuol dire aggiungere un ulteriore danno a questo nostro bistrattato paese.

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