Per i 35 anni di ANT a Budrio l’evento con l’ideatore Franco Pannuti

29 novembre, 2013

Per i 35 anni dalla costituzione dell’Associazione Nazionale Tumori (ANT) sarà allestita, nella Sala Rosa di palazzo Medosi-Fracassati, una mostra mercato di opere d’arte di antiquariato, nei giorni 1,7 e 8 dicembre 2013. L’evento, organizzato dalla delegazione locale, che fu la prima sezione periferica dell’ANT, vedrà la partecipazione del prof. Franco Pannuti, ideatore della fondazione, domenica 1 dicembre nel giorno dell’inaugurazione.

Partecipano, con lui, il sindaco Giulio Pierini, il professor Dante Mazza e il presidente della ProLoco Carlo Pagani.
La mostra resterà aperta nei giorni indicati nei seguenti orari: 10-12,30 / 14,30-18.

ANT DA 35 ANNI
La Fondazione ANT, da trentacinque anni, garantisce assistenza socio-sanitaria gratuita a domicilio ai Sofferenti di tumore in 9 regioni d’Italia e, in base alle risorse reperite sul territorio, offre progetti di prevenzione oncologica gratuita. Il credo dell’ANT è sintetizzato dal termine “Eubiosia” (dal greco, “la buona vita”) intesa come insieme di qualità che conferiscono dignità alla vita, sino all’ultimo respiro. ANT porta infine avanti attività di ricerca e organizza corsi di formazione rivolti a volontari e professionisti.

L’attività della Fondazione rappresenta la più ampia esperienza al mondo di assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita ai sofferenti di tumore. Dal 1985 ad oggi, ANT ha assistito oltre 90.000 sofferenti oncologici (dato aggiornato al 30 giugno 2012) in modo completamente gratuito. Più di 3.600 malati vengono assistiti ogni giorno nelle loro case dalle 20 équipes di specialisti ANT, che portano al domicilio del sofferente e alla sua famiglia tutte le necessarie cure di tipo ospedaliero e socio-assistenziale. Sono complessivamente 425 i professionisti che lavorano per la Fondazione tra medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari e funzionari, cui si affiancano oltre 1.500 volontari iscritti nel registro ANT. Il supporto socio sanitario fornito non si rivolge solo ad alcune esigenze del malato, come ad esempio il controllo del dolore, ma ha un approccio a 360° che affronta ogni genere di problema, sia esso diagnostico, terapeutico, infermieristico, psicologico e sociale nell’ottica del “benessere globale”. La Fondazione ha due anime, da una parte i professionisti, dall’altra i volontari, che rappresentano una risorsa inestimabile dal punto di vista etico e morale: ANT opera infatti in Italia attraverso un centinaio di Delegazioni, dove la presenza di volontari è molto attiva.

ANT non è solo assistenza, ma anche prevenzione oncologica: porta infatti avanti progetti gratuiti di diagnosi precoce del melanoma, dei tumori tiroidei, ginecologici e mammari. Dal 2004 ad oggi (30 giugno 2012) nell’ambito del solo Progetto Melanoma sono state 52.322 le visite gratuite realizzate dalla Fondazione in 49 diverse province italiane. Nell’Istituto delle Scienze Oncologiche, della Solidarietà e del Volontariato ANT, con sede a Bologna, è presente il Centro di Prevenzione Oncologica e Diagnosi Precoce costituito da sei ambulatori, cinque di recente costruzione ed uno mobile: l’Ambulatorio Mobile ANT – Bus della Prevenzione.

La formazione si distingue come un’altra delle attività della Fondazione ANT, insieme allo sviluppo di progetti di ricerca. ANT, in linea con il programma di Educazione Continua in Medicina (ECM) organizza eventi scientifici per erogare direttamente agli operatori sanitari i crediti formativi previsti annualmente. I corsi destinati ai Volontari infine presentano gli obiettivi e gli ideali della Fondazione e curano aspetti teorici e pratici.

Nato nel 2003 sotto la guida del Comitato Scientifico ANT – cui spetta il compito di monitoraggio delle ricerche e di definizione delle linee d’indirizzo – il Dipartimento della Ricerca e dello Sviluppo Scientifico della Fondazione ANT svolge la propria attività avvalendosi di varie esperienze cliniche, da cui trae gli spunti propositivi per ottimizzare sempre più i livelli assistenziali sia da un punto di vista medico che di benessere globale.

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