A Budrio arriva la Fiera del Libro

7 dicembre, 2013

Sarà Piazza Filopanti a ospitare il debutto della Fiera del Libro di Budrio. Da oggi (sabato 7) fino al 24 dicembre, nella nuova area pedonale adiacente al Comune, una serie di librerie bolognesi esporranno libri di ogni genere. L’evento è organizzato da Confcommercio ASCOM e dalla Feder Librai, con il patrocinio del Comune di Budrio e di ProLoco.

Fra gli scaffali della libreria sarà allestita anche un’area dedicata alle pubblicazioni relative al territorio di Budrio e alla sua storia. Fra i testi la ristampa del libro di Fedora Servetti Donati Rime e rimatori dialettali budriesi dall’Ottocento ai giorni nostri, edito nel 1984, uno dei primi studi storici sul nostro dialetto, che raccoglie zirudelle, narcisate, filastrocche, poesie che rievocano consuetudini e modi del vivere quotidiano di Budrio. Inoltre, sarà possibile acquistare per la prima volta il libro Vignettando di Alessandro Molinari Pradelli.
Presente anche uno spazio espositivo di oggettistica natalizia e da regalo e le collezioni floreali del negozio Clorofilla di via Garibaldi.

La ProLoco Budrio sarà presente all’interno di una caratteristica casetta in legno, con caldarroste, vin brulé, polenta e patate fritte. La fiera sarà aperta dal martedì al venerdì dalle ore 16 alle 19. Il sabato e la domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle 19. Lunedì 23 e martedì 24 apertura dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

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44 Commenti


  1. Come già pubblicato su facebook, ringrazio vivamente tutti coloro che hanno avuto la brillante idea di organizzare la fiera del libro in Piazza Filopanti!!!!!
    La libreria lo Stregatto da più mesi ha manifestato la grande difficoltà di rimanere aperta, lo sapevano i colleghi commercianti, le associazioni di settore, sicuramente l’Ascom, nella figura di Riccioni, la Proloco e le varie autorità comunali.
    Sapevo che era in programma detta iniziativa, e ho pregato le persone che mi avevano informata di farlo il prossimo anno, visto che Lo Stregatto non ci sarebbe stato più.
    Il colloquio telefonico avvento qualche tempo fa, con il responsabile dell’Ascom, non è stato produttivo per quanto mi riguarda, mi è stato detto che non so cogliere le occasioni, che potevo andare anch’io ad esporre i miei libri. Come? Chiudendo il negozio, o pagando una persona? Se chiudo vuol dire che di soldi non ne ho da investire. Non so se questo commento verrà pubblicato, mi rimane solo la possibilità di dar sfogo alla mia amarezza in questo modo. Sono tempi duri per molti di noi, ma per alcuni di pìù, ma non si sa in quanto per loro esiste ancora quella cosa che si chiama dignità, sempre più raro trovarla.
    Il dispiacere di chiudere non è solo personale, ma lo sento anche per un’attività che credo sia importante per una comunità, i libri sono da sempre un importante mezzo attraverso il quale poter “crescere” e renderci consapevoli, di poter fare scelte e non essere manipolati da chi detiene il potere. Comunque grazie ai miei pochi, ma fedelissimi clienti, con i quali ho un rapporto “umano”, con loro ho trascorso 14 anni della mia vita, mi hanno aiutato a crescere, spesso erano loro che mi consigliavano letture, comunque c’è sempre stato scambio, scambio non solo economico.
    Sono e sarò sempre una persona che crede fermamente nei valori umani, continuerò a combattere la mia piccola battaglia e portare avanti le mie idee, solidarietà, condivisione, compassione ma soprattutto amore.
    Ambra Sears

    • Cara Ambra,

      visto che vengo chiamato in causa personalmente e pubblicamente, ritengo opportuno, pubblicamente, risponderti.
      Credimi, sono profondamente dispiaciuto per la chiusura della tua attività e capisco lo sfogo. Non condivido e non capisco però ‘rabbia e frustrazione’ nei confronti dell’iniziativa e di chi l’ha promossa.
      Da oltre 2 mesi abbiamno proposto alle librerie e alle cartolibrerie di Budrio di partecipare alla manifestazione – una piccola fiera del libro in piazza Filopanti -. L’intento era ed è di creare un evento legato al Natale con un taglio un po’ diverso dal solito.
      Abbiamo scelto di farlo in un’area che è stata recentemente oggetto di pedonalizzazione, cercando di vivacizzarla -anche con un minimo di continuità, visto che la fiera durerà 3 settimane – e dare un segnale di attenzione alle attività che vi operano.
      Riguardo alle forme di partecipazione, come ben ricorderai, qualunque formula tu avessi proposto (o che tu proponga! visto che siamo ancora in tempo …), sulla base delle tue esigenze, sarebbe stata ben accetta, e le possibilità erano davvero’infinite’, basta solo un piccolo sforzo di fantasia:
      – ad es, le 10 librerie di Bologna – aderenti alla Federazione Librai Confcommercio Ascom Bologna – che partecipano lo fanno lasciando agli organizzatori della fiara l’incarico di vendere i loro libri, mentre i titolari restano nelle loro librerie a Bologna:
      – ancora, decidendo, come hai fatto, di non venire, potevi almeno pubblicizzare il tuo negozio, come ti dissi (sei a 50 mt da piazza Filopanti) nei modi più vari (scusa se banalizzo: “Libreria Lo Sregatto liquida tutto …” libri a 1 Euro! Con un banner, uno striscione, un tavolo con alcuni titoli ecc) promuovendo la ‘svendita’ del magazzino in un contesto di potenziali clienti sicuramente interessati all’articolo(visto che chi è lì è venuto per comprare libri!)
      – o, ancora, presenziare di persona uno stand in piazza in alcuni orari da coordinare con gli orari di negozio …
      Insomma, qualunque idea era (é!) gradita.
      Io capisco l’amarezza per la chiusura e per la rinuncia a un’attività in cui hai creduto. Mi rendo conto che si possono avere poche energie, fisiche e mentali, e poche motivazioni in questa fase, ma trovo ingiusto prendersela con chi, in un momento per tutti difficile, cerca di promuovere eventi, attività iniziative che possono solo costituire opportunità da cogliere, se soltanto fossero viste con uno spirito diverso e (ma comprendo bene!) in un momento diverso della tua esperienza imprenditoriale.
      Quanto alla dignità, sinceramente non comprendo: vendere per un negozio non è mai poco dignitoso, anche un negozio che chiude deve vendere (quantomeno il magazzino) e farsi pubblicità (le ‘liquidazioni’ nascerebbero proprio per questa esigenza!), e tanto vale farlo nella maniera più efficace. Io resto dell’idea che questa sia una piccola opportunità in più anche per lo Stregatto, senza per contro creare danni, anzi portando a Budrio anche qualche visitatore in più interessato ai libri.
      Magari cambi idea … la fiera dura fino a Natale!
      Giovanni Riccioni

  2. Capisco lo sfogo di Ambra e condivido la sua rabbia e frustrazione. Ci voleva veramente poco per capire che questo dicembre sarebbe stata l’unica possibilità per Lo Stregatto di prendere una boccata d’aria, di sfoltire il magazzino, di guadagnare qualche cosa. Ma al Dio Denaro non si comanda: non c’è solidarietà fra colleghi, non c’è lungimiranza nelle scelte delle Associazioni. Il Re è morto Viva il Re!! Dovreste davvero vergognarvi.

  3. Di tutto questo si potrebbe ringraziare, se ce ne fosse uno, l’Assessore alle attivita’ produttive.Ma un assessore alle attivita’ produttive non c’e’, perche’ la delega se l’e’ tenuta il Sindaco.
    Allora si potrebbe invece ringraziare, se ce ne fosse uno, l’Assessore alla Cultura. Ma un assessore alla Cultura non c’e’, perche’ la delega se l’e’ tenuta il Sindaco.
    Tre volte grazie, percio’, caro Sindaco cosi’ accentratore ( Sue le deleghe a : bilancio, urbanistica, polizia municipale, cultura, sport e attivita’ produttive) e cosi’ sempre attento alla propria carriera politica, non importa se a spese e danno dei suoi concittadini.
    Dispiace davvero, Ambra. E sono d’accordo con Silvia.
    Resta l’articolo “Salviamo lo Stregatto” pubblicato sul blog del gruppo di maggioranza: parole di rito per esprimere solidarieta’ ad Ambra mentre nei fatti le viene dato il colpo di grazia.
    Per gli abitanti di Budrio, presto una libreria in meno. Il premio di consolazione e’ : una compostiera omaggio per rifiuti organici, per chiunque ne faccia richiesta (vedi Carlino di oggi). Vergogna, davvero.

  4. Mi perdonerà la sig.ra Ambra se non mi spertico a dire che la Pierini & C. doveva fare qualcosa affinchè la sua attività uscisse dalla situazione in cui si trova. Le confesso che è una domanda più grossa di me.
    Per contro non ho problemi a dire che è veramente difficile non pensare che questa manifestazione non sia altro che l’eutanasia alla sua attività. Eutanasia perpetrata con il patrocinio della Pierini & C. dove oggi possiamo includere nella C. , quale nuovo tentacolo PD, anche la Pro Loco.
    Certo che letto oggi, quel terzo di pagina dedicato dall’amministrazione allo Stregatto nel numero di Ottobre del giornalino comunale, difficilmente può suonare in modo diverso dall’ennesimo atto ipocrita e discretamente scandaloso. E a riprova di ciò, a distanza di più di 24h, qui (su FB non ho trovato dove ha postato sig.ra Ambra) non una parola da parte della Pierini & C. (Pro Loco compresa, che da oggi forse farebbe meglio a cambiare in Pro Bologna o Pro PD).
    Casomai a qualcuno di costoro venisse voglia, ci si spiegasse sulla base di cosa si va a patrocinare i grandi librai di Bologna a Budrio. Che c’azzeccano? Chiaro che i librai di Bologna cercano d’incrementare le loro vendite critiche uscendo dal loro Comune, ma anche il libraio di Budrio ha i suoi problemi, perchè dunque patrocinare quelli di Bologna? Io ho una sola risposta: una gran leccata di chiappette a qualcuno per il passato o per il futuro. Datene un’altra signori, sostenibile.

    Ad ogni buon conto siamo di fronte all’ennesimo spregevole ed ignobile atto di un’amministrazione comunale contro il singolo.

    Grande PD! Grande Pierini & C.

    Che schifo.

  5. Tanto per la cronaca, il post dello Stregatto è sulla pagina FB del Sindaco

    • Ecco perchè non trovavo il post della sig.ra Ambra: AVG 2013 (l’antivirus del PC) me ne impedisce l’accesso in quanto quella pagina contiene minacce attive. Meglio così.
      Grazie sig. Rita.

  6. Sono rimasta un po’ male, perchè mi aspettavo una cosa un pochino più grande, la pubblicità “la fiera del libro” un banchetto con quattro cose in croce….
    Boh…
    Anche ieri una signora mi ha detto ..- non ci doveva essere il mercatino di Natale? – certo 6-7 banchettini … una tristezza infinita, ma perchè..
    Pero’ a Budrio pullulano mostre di artisti, scrittori, poeti…
    ma va!

    • Mi associo a quanto detto da Michela. Ci vuole del coraggio a chiamare quattro banchetti con poca merce “Fiera del Libro” … andiamo pure avanti a riempirci la bocca..
      CHE TRISTEZZA!

      • Ecco, volevo scriverlo io. Una tristezza infinita. Un gazebino da piadine con dentro quattro libri di dubbio gusto e paccottiglia cinese che manco sul lungomare della riviera vedi uno sqallore del genere. Quattro musicisti smaronati che strimpellano musica che con il Natale ci sta come i cavoli a merenda, il solito vin brulè, le caldarroste e le patatine ad un prezzo oltraggioso.E secondo voi questa è una fiera del libro? Facevate meglio a non mettere nulla, lasciare la piazza con le sue decorazioni era più dignitoso. Ma ci vuole veramente coraggio a chiamare Fiera del libro un baracchino da piadine… Io, come budriese mi sento presa per i fondelli…

        • Sig.ra Silvia venga in Pro-loco,la porta è aperta a tutti, proponga, esponga le sue idee, e, se può dedichi un pò del suo tempo per migliorare quello che nel suo commento definisce “tristezza infinita” e si permette definire “smaronati” i musicisti e snobbare il “solito vin brulè” etc. etc.
          E’ molto facile la critica sterile senza mai mettersi in gioco, il coraggio invece è impegnarsi,magari sbagliando. L’altra Silvia cantata da un poeta era una Signora. Buona Sera.

          • Le offese personali le rispedisco al mittente: con Enrico mi sono già scusata, con lei no. E comunque quello che c’è in Piazza è tutto fuori che una Fiera del Libro e ripeto, fa tristezza solo a vederlo. Senza nulla togliere alle buone intenzioni ma non si può strombettare che c’è una Fiera del Libro quando in realtà è un chiosco o poco più e, ieri ho guardato meglio, solo metà sono libri, il resto cineserie e altre carabattole. Saluti.

  7. Dire che sarebbe stato meglio lasciare la piazza vuota mi sembra veramente ingiusto verso chi dedica il proprio tempo libero per creare aggregazione a Budrio. Alcune cose possono riuscire bene ed altre peggio, questo è vero; ma considerato che la pro loco è un associazione aperta a tutti (e non un club privato) propongo a chi critica ferocemente, di andare a dare una mano in termini sia di idee che di braccia. La fiera dura infatti tre settimane quindi si è ancora in tempo per renderla migliore.

    • Di solito i suoi interventi mi piacciono molto. Questo no.
      Sono uno di quelli che critica ferocemente. E nonostante la mano tesa – che però non risponde alla domanda principe e senza la quale avrei parlato di “assassinio” piuttosto che di eutanasia – che leggo dal sig. Giovanni, finchè avessi il tarlo di dare una mano alla Pierini & C. manco morto che gli passo una buona idea o peggio che gli vado a dare una mano ad aprire banchetti per i librai di Bologna o far crescentine.
      Anzi, mi chiedo, visto le gesta della Pierini & C. – se la Pro Loco non ne è un tentacolo – come mai patrocina insieme a e non ne prende invece le distanze.

  8. Non volevo criticare il lavoro della Proloco, Enrico,che apprezzo molto per Primaveranda e Agribu e se ho dato questa impressione mi scuso subito. Però, è innegabile, che quello che c’è adesso in piazza è di una tristezza bulgara e non può certo essere ‘venduto’ come Fiera del libro.

    • Lei comunque ha offeso e molto l’operato della Proloco che si è impegnata per scaldare un po’ la famosa “tristezza infinita”. Io non ho offeso Lei ma elogiato una Silvia di Recanati. E’ diverso.

  9. mi spiace ma concordo con chi ha giudicato questa fiera poca roba…fiera del libro?ma dai su non scherziamo…ci sono + libri il giorno del mercatino

    • Sono le buone intenzioni, l’impegno sempre di pochi,la voglia di fare che in questo blog vengono sempre intese come una linea politica. Sei i libri sono pochi, dispiace anche a me, ma non si può sempre CRITICARE. e poi, per Silvia, cosa si voleva degustare in dicembre al posto del vin brulè e delle caldarroste, granita e cocomero???

  10. I Budriesi non cambieranno mai,(anche se siamo rimasti in pochi)se dai il via ad una iniziativa,vieni ferocemente criticato se non fai nulla,medesima cosa;Il bello della faccenda è che sono sempre gli stessi a criticare.Ai quali poi non passa nemmeno per l’anticamera del cervello di proporre idee e di schiodare il deretano dalla seggiola, per dare una mano.

  11. Certo che a criticare sono tutti buoni…
    trovo che fare iniziative per mobilitare il centro sia positivo; anzi, grazie ai volontari.
    Dopodiché andiamo anche allo STREGATTO per fare le nostre strenne di natale.

  12. le iniziative vanno attuate se hanno un senso…mi spiace ma non c’entra il voler criticare a tutti i costi(peraltro c’è chi come lei a cui va sempre bene tutto o quasi)…è che da fruitore di libri reputo a ragione questa “fiera del libro” una presa per i fondelli…le iniziative o si possono attuare con tutti i crismi o si passa…non è che ci vuole Einstein per capire che una fiera del libro deve proporre sia quantitativamente che qualitativamente ben altro…poi ovvio…se la ricettività(leggi budriesi)si accontenta…è ben altro discorso…

    • Capisco Lucio e Silvia! Da ‘fruitori’ di libri, abituati ai grandi eventi di settore, si aspettavano in piazza Filopanti il Frankfurter Buchmesse.
      Per l’anno prossimo, la Proloco si sta mettendo in contatto con tutte le case editrici che espongono al Salone internazionale del libro di Torino, alla Fiera del Libro di Hong Kong e al salone di Parigi: non è granchè, ma per iniziare …

      Leo

      • ironia fuori luogo…nello stesso spazio (anzi meno)che offre piazza Filopanti in tempi lontani sotto il portico della Torinese a Bologna c’era ben altro…quindi bastava poco…ma ripeto…dipende da quello che uno intende per libro..o fiera del libro…comunque ripeto per l’ennesima volta che ho espresso un mio parere…ma come spesso accade poco democraticamente viene non ribattuto con argomentazioni valde..ma si deride o peggio…comunque sia contenti voi contenti tutti ci mancherebbe…

        • Questo blog non è espressione, del Comune, nè della Proloco,come già ribadito più volte da ambo le parti, pertanto “contenti voi contenti tutti” non si capisce a chi si riferisce.
          ” Ha il diritto di criticare chi ha il cuore di aiutare” Abraham Lincoln. Saluti.

          • non mi pareva difficile da capire…contenti voi era rivolto a coloro a cui piace questa “fiera del libro”)…poi chissà che c’entra la pro-locoe il comune che mai ho tirato in ballo anche perchè su questa cosa non c’entrano nulla

  13. Penso che sia legittimo criticare ed è assolutamente giusto esporre il proprio pensiero anche in maniera ironica se si vuole. Nessuno nega che oltre ad iniziative molto valide ce ne siano altre che, per svariati motivi, lo sono un po’ (o un bel po’) meno. E la critica in merito è giusta anche perché coloro che organizzano sanno in questo modo che c’è qualcosa da correggere (subito se si può o la prossima volta).
    Ma quello che volevo evidenziare ieri (e che probabilmente non sono riuscito a trasmettere bene) è che c’è molto impegno da parte, però, di poche persone; questo accade sia nell’associazionismo che nella vita politica di questo paese. Si tende a delegare altri (specialmente per quel che riguarda le scelte politico-amministrative) rimanendo alla finestra a guardare. E’ lecito anche rimanere fermi, per carità! Però vorrei stimolare alla partecipazione: che si tratti di una manifestazione in favore dell’ospedale o dell’organizzazione della “sagra dello schiccione” sarebbe bello vedere più gente attiva. Ci sono mille impegni, è vero; ma più gente partecipa, meno tempo ognuno dovrà mettere a disposizione.
    Ecco da questa piazza virtuale molto frequentata io lancio questo appello perché credo fermamente che più gente partecipa alla vita di un paese meglio è; anche perché (permettetemi una chiusura volutamente polemica) chi amministra sta più attento se vede che sono tanti ad interessarsi a come gestisce la cosa pubblica.

    • sì ok tutto bello ma questa “fiera dl libro” non è a scopo benefico…chi espone le proprie cose (e talvolta libri)…lo fa per guadagno personale…per uale strana legge di natura dovrei perdee tempo e pazienza per organizzare qualcosa che porta soldi in tasca ad altri?(e nello specifico forse ne toglie qualcuno…vedi Stregatto)…se i librai di Bologna vogliono fare una fiera del libro in qualsiasi comune che contattino il comune a cui sono interessati e la cosa si fa lo stesso

  14. Marco Garbuio - forcone

    Ma… se metto insieme tutto-tutto quel che si legge qui, dal titolo dell’articolo all’ultima parola scritta prima di questo mio post… e qualcuno si farà anche una risata, ma mi vien da pensare che la “storia” pulita-pulita sia che la Pro Loco ha bisogno di soldi, che sia andata a farsi regalare dei libri dai librai di Bologna che ora cerca di vendere per, appunto, raggranellare qualche soldo. E’ così? Perchè se è così 🙁 ….

    • Peccato che la fiera del Libro sia stata organizzata dall’Ascom e non dalla Proloco, che è, per chi non lo sapesse, una Onlus, gestita da volontari, desiderosa di creare aggregazione SENZA NESSUN SCOPO DI LUCRO. Pertanto i proventi della vendita dei libri andranno ad altri. Buona serata.

      • Marco Garbuio - forcone

        Mi è noto cosa sia una Pro Loco. E non ho scritto che il bisogno di soldo fosse per lucro. Ed in tutta sincerità le dico che si può cercare di raggranellare del soldo per poi spenderlo a favore di qualcosa di buono con lucro zero = onlus rispettato.
        Bene comunque che non sia quanto m’era parso potesse essere anche se questo non toglie che tanto voi che la Pierini & C. potevate rispondere all’Ascom che per quest’anno a Budrio era meglio venire a vendere qualcos’altro.

  15. Gradirei sapere perchè avete cancellato un mio commento lasciando invece tutti quelli della signora Roberta che a questo punto sembra che parli da sola….Ma va bene così.

    • non parla da sola …anche se dai suoi post parrebbe di sì…IOL

      • Per Sua ed altrui soddisfazione Le confermo che ebbene sì, parlo da sola, ma costretta dalla Vostra chiusura A non voglia di capire la parola ” VOLONTARIATO”.

        • la soddisfazione, mi creda, è tutta sua…figuriamoci che ora non capisco la parola volontariato…nella mia famiglia si pratica da + di venti anni…(e per cose ben + importanti)aspettavo proprio lei per capirne il senso…è che con la fiera del libro non c’entra un fico secco

        • credo che Lei capisca poco di quello che dico…perchè risponde con altre cose…vabbeh…colpa mia ovviamnte che non mi so spiegare…

  16. ho un gruppo di amici che da anni vanno su in Trentino ai mercatini e, come ogni anno, trovano i mercatini letteralmente murati di persone da ogni angolo d’Italia.
    Domanda: sarebbe così difficile mettere in piedi un mercatino di Natale a Natale????
    Anni fa, se ricordo bene, una ragazza di nome Jessica propose inutilmente una rievocazione storica qui a Budrio, basando la proposta proprio su di una ricerca storica, legata alla cittadinanza del XIV o XV secolo.
    Gli eventi, se fatti bene, portano gente altrimenti sono solo spese inutili e perdita di tempo.
    Io faccio parte di quella corrente che pensa veramente che occorrano impegno e forze per organizzare e che non può essere gestita solo da gente che dedica, pur con passione, parte del loro tempo, occorre molto di più per avere molto di più.

  17. Marco Garbuio - forcone

    Mi è stato fatto notare in più modi d’essere “per campi” in merito. E a questo punto credo di non essermi spiegato bene per cui ci riprovo, brevemente, in altro modo.

    Se a Budrio ci fossero stati 3 librai ed uno di questi in crisi come lo Stregatto, invitati tutti al mercatino natalizio e lo Stregatto non va non avrei alzato alcuna obiezione. La concorrenza c’era comunque.
    Permettere/patrocinare una concorrenza che non c’era permettendo od invitando librai da fuori sapendo della situazione dello Stregatto vuol dire procurare concorrenza allo stesso. Fosse anche solo per uno ed un solo libro in meno venduto dallo Stregattto. Ed il tutto per “movimentare” la città sotto Natale.

    E’ una questione concettuale. Mancando alla quale non c’è mano tesa che tenga.
    Spero d’essermi spiegato meglio.

  18. due brevi considerazioni, anche se tardive
    1) proteggere l’unica libreria che c’era? NO, EH?L’erba del vicino è sempre più verde per i nostri “illuminati” governanti….ed ecco l’idea geniale di una fiera del libro!
    2) “ma sapete cos’è veramente una fiera del libro”? Avete però avuto il merito di averci dato l’ennesimo esempio della povertà creativa, della mancanza di vivacità, di eleganza, di cultura in cui avete relegato Budrio. Che squallore!
    e chiudo con il mio rammarico

  19. Mi ero ripromesso di non intervenire sul dilungarsi dell’argomento,ma dopo i commenti di alcuni “soloni” della morale,non ce l’ho fatta e desidero esprimere il mio più che modesto parere.
    Una libreria seppur con le distinzioni doverose del caso,è pur sempre un esercizio commerciale e come tale,il titolare/i sottostà al cosidetto rischio d’impresa.Pertanto non vedo la ragione per la quale una libreria deve essere tutelata in caso chiusura, a differenza di un fruttivendolo o di un negozio di calzature.
    In quanto poi alla povertà creativa che lamenta Romana,è sperabile che in un prossimo futuro, Ella si metta a disposizione armata di idee,di vivacità e di eleganza che non hanno avuto coloro che hanno lavorato per rendere Budrio più attraente.Coraggio gentile Romana,la porta del palazzo dell’ingegno è spalancata, in tanti l’aspettano.

    • Marco Garbuio - forcone

      Senza toccare la qualità della realizzazione, hai perfettamente ragione Beppe. Ed infatti io ho proprio premesso che non saprei dire, ad oggi che sono state aiutate (salvate 🙂 ) LE BANCHE!, se sarebbe stato giusto un aiuto pubblico o meno alla libreria o al fruttivendolo. Devi ammettere poi che per la particolarità del soggetto (il libro), vuoi per il suo fascino che però non spinge a spendere, vuoi che è/era l’unico presente, non è così difficile farsi scappare da dentro un “Ma non si poteva aiutare?” per quanto sbagliato.
      Ma al pari del giusto “perchè tutelare?” io, non ho capito se sono tra i “soloni” o meno, ti chiedo: perchè mettere in difficoltà ulteriore?

      Poi mi ripeterei con voi della Pro Loco perchè non vedo risposte ma siete presenti (a differenza della Pierini & C.):
      – quando vi hanno chiesto/avete invitato, alla domanda “Facciamo concorrenza allo Stregatto?” che sicuramente vi è sorta, perchè vi siete risposti “No”? Perchè è chiaro che la risposta è “si”…
      – patrocinare è una posizione importante, la fate con quest’amministrazione dalla quale una persona onesta e corretta prenderebbe le distanze di corsa?

  20. ho guardato in giro….Beppe! ma qui a Budrio non ho visto un palazzo dell’ingegno:-)
    Battuta da ph acido, come Lei potrà giustamente ribattere, ma mi rammarico che ne faccia una questione personale…Mi sono limitata a dare voce alle critiche sentite, alle cose viste! Voleva essere un invito a fare meglio, perché MEGLIO SI PUO’!.. Lo dice e lo scrive chi di questo Paese ha fatto la sua seconda terra! Ma chiudo qui questa sua mal sottesa voglia di polemica.

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