Continua a esserci incertezza e preoccupazione sul futuro dell’Ospedale di Budrio. Tiziano Carradori, direttore generale della Sanità in Regione, ha confermato che il nostro nosocomio diventerà “ospedale di comunità” ovvero destinato alla lungodegenza. L’inaugurazione della casa della salute, inizialmente prevista a settembre, è stata rinviata a gennaio 2014. Ma le incertezze sull’apertura della nuova struttura di raccordo territoriale sono molte. Maurizio Mazzanti (NOI per Budrio), è andato giù con parole pesanti: “Il Sindaco Pierini si è messo dalla parte di chi vuole massacrare l’ospedale di Budrio”.
IL DEPOTENZIAMENTO DELL’OSPEDALE
Sono rimaste parole al vento le promesse di potenziamento e di efficientamento della struttura, sbandierate dai vertici locali della sanità bolognese nell’incontro pubblico del 26 giugno. L’ospedale di Budrio, oltre a aver subito un taglio del 30% dei posti letto, la chiusura del reparto di medicina riabilitativa e un depotenziamento della chirurgia d’emergenza, ora si trova ancora senza casa della salute, lo spazio di raccordo tra paziente e medico, gestito dai medici di base e supportato dal personale infermieristico. Per ora non c’è traccia nemmeno dell’equipe del Sant’Orsola, che avrebbe dovuto iniziar a svolgere attività chirurgica all’interno del nostro ospedale, rimpiazzando la chirurgia del dottor Del Prete, trasferito a Bentivoglio. Fra i motivi del ritardo sembrerebbe non ci sia ancora l’accordo con i medici di base sulla casa della salute e con i medici del Policlinico bolognese per l’attivazione degli interventi chirurgici. Il futuro della struttura locale è strettamente legato a quello della sanità provinciale e regionale: la spending review nazionale e la riforma della sanità regionale metteranno a rischio la funzionalità operativa dei piccoli ospedali, compreso quello di Budrio.
MAZZANTI (NOI PER BUDRIO): “IL SINDACO SI E’ MESSO DALLA PARTE DI CHI VUOLE MASSACRARE L’OSPEDALE DI BUDRIO”
Il dibattito sul futuro del nostro ospedale è giunto in consiglio comunale grazie alle 1.700 firme raccolte da NOI per Budrio. Il capogruppo Maurizio Mazzanti ha attaccato il Sindaco: “E’ chiaro ormai che l’ospedale di Budrio sta subendo un forte depotenziamento. Nell’incontro del 26 giugno (quando i vertici della sanità locale vennero in Teatro a Budrio, ndr) il Sindaco avrebbe dovuto sbattere i pugni sul tavolo e invece si è messo dalla parte di chi vuole massacrare l’ospedale di Budrio. I cittadini hanno il diritto di sapere qual è il progetto vero che insiste sulla nostra struttura locale”. Anche Gabriele Carlotti, del Movimento 5 Stelle è critico: “Non si fanno più interventi chirurgici che fino a ieri si facevano tranquillamente, così come il pronto soccorso dispone il trasferimento a Bentivoglio per gli interventi in emergenza che non si fanno più. La casa della salute doveva inaugurare a settembre, ci auguriamo che sia vero che possa aprire a gennaio”.
PIERINI: “MAZZANTI ANDRA’ A SBATTERE, LA CASA DELLA SALUTE APRIRA’ A GENNAIO. NESSUN DEPOTENZIAMENTO.”
“Rispetto a quanto succede in altre Regioni, qua non saranno chiusi gli ospedali. Ci sono stati dei ritardi, ma a gennaio la casa della salute sarà aperta, e quando succederà Mazzanti dovrà sbattere contro la realtà”.
Così il sindaco Giulio Pierini ha risposto alle critiche. “Mi dispiace – ha detto – che ai gruppi di opposizione non dispiaccia che non c’è stato un depotenziamento. La nostra chirurgia continuerà a lavorare, così come il pronto soccorso. Saranno solo utilizzate meglio le risorse, e nelle prossime settimane avremo modo di spiegare tutto meglio ai cittadini”.
Non c’è depotenziamento? Allora che fine ha fatto il reparto chirurgia che era il nostro fiore all’occhiello? Il trasferimento del Dott. Del Prete non è forse di per sè un depotenziamento?
Cosa vuole spiegarci Pierini? Quello che è sotto gli occhi di tutti? Un mese fa sono andata al pronto soccorso dell’Ospedale, ore 23 circa, perchè dopo una caduta avevo la mano destra dolorante che si stava gonfiando. Mi sono sentita dire che avrebbero dovuto farmi una radiografia perchè il punto in cui doleva faceva sospettare una frattura ma, dal momento che di notte la radiologia non lavorava, avrebbero proceduto ad una fasciatura da tenere fino alla mattina dopo (quando avrei dovuto recarmi, con mezzi propri, a Bentivoglio per la lastra ed il trattamento del caso). Bene, i medici e gli operatori sono stati gentilissimi ma, questo è un trattamento di pronto soccorso? E se arrivavo lì con qualcosa di più grave? Dovevo andare in qualche ospedale, quello dotato delle risorse razionalizzate per il mio caso, il giorno dopo? Sono preoccupata. Adesso ci raccontano che le risorse sono da utilizzare meglio: vorrà dire che fino adesso le hanno sprecate. Pierini vada a cercare gli spreconi anzichè arrampicarsi sugli specchi con le sue ennesime spiegazioni, che non siamo scemi. Quello che andrà a sbattere contro la realtà sarà lui, la prossima volta che si andrà alle urne. Sempre che i Budriesi si sveglino.
Cara Ambra, Pirini alla fine di questo mandato sarà sicuramente ricandidato da altra parte , come fanno sempre i partiti con i bruciati o i non eletti cari ai vertici.Gli esempi dentro il PD sono molteplici basta solo cercarli.
Ha ragione, Piero, il naso contro la realtà lo sbatto proprio io: questi personaggi cadono sempre in piedi.
sono d’ accordo resta il afatto che Pierini, ha fatto ben peggio del precedente Sindaco, innumeroli le Sue scielte sbagliate fatte x rovinare i cittadini.
una cosa vergoniosa, manca solo che adotti la legge di divieto di fumo nei parchi dv alle scuole e ospedali e siamo al limite della sopportazione.
Ma perché dargli anche delle nuove idee per spadroneggiare sempre di più nelle nostre vite private?
Il divieto di fumo dovrebbe essere legittimato anche in luoghi all’aperto ristretti. Perchè dovremmo aspirare il Vostro fumo passivo anche appena fuori, esempio dal pronto soccorso,dall’ospedale stesso, dall’asilo, etccc. , se volete morire c…i Vostri. E comunque non c’entra un bel niente con l’ospedale. Fumate a casa vostra!!
Non concordo Sig.ra Marzia sul fatto che Pierini abbia fatto peggio del sindaco precedente! Corre insistentemente la voce (già da tempo) che Pierini sia solo di facciata e si prenda tutte le colpe, ma di fatto il COMANDANTE è sempre il buon Castelli che “casualmente” si può incontrare quotidianamente o negli uffici comunali o nelle stette vicinanze. Provare per credere.
Sono tutte balle, sono tutte panzane! NOI per Budrio raccoglie chiacchiere da bar e cavalca il malumore e la paura dei cittadini. Questo è il Leitmotiv dell’opera drammatica che è in scena a Budrio dal maggio 2012. E mentre i cittadini fanno notare che qualcosa non torna, il sindaco fa spallucce e sbeffeggia le opposizioni che invece i cittadini li ascoltano eccome!
Vedi caro sindaco, per sapere in quali condizioni versa il nostro ospedale (e ribadisco NOSTRO, perché se è vero che gli utenti vengono anche dai paesi limitrofi, sono comunque i budriesi ad aver maggiore vantaggio dalla presenza di un presidio a due passi!) è necessario (e anche sufficiente) recarsi all’interno del nosocomio e per 2-3 giorni guardare cosa succede, interrogare pazienti, medici e infermieri.
E’ quello che farei io se fossi il sindaco di Budrio e qualcuno lanciasse l’allarme. Tu invece ti fai dire da chi sta a Bologna cosa succede all’ospedale di Budrio e ti fai convincere da supercazzole prematurate con lo scappellamento (ovviamente) a sinistra che la riorganizzazione dell’antani ospedaliero porterà a una maggiore scientificazione che purifica e matrifica, sling e slang, toglie la buccia e guarisce, lasciando esattamente tutto come prima, più di prima, t’amerò, per la vita la mia vita ti darò!
Fine primo atto, intervallo (attenzione a dove mettete la carta delle patatine e le bustine di carta dello zucchero per il caffè), su il sipario e seconda parte!
“Vi abbiamo schienato!” tuonò il sindaco col petto gonfio d’orgoglio al giovane militante di NOI per Budrio dopo una serata di rassicurazioni e promesse di mari, monti, colline e chirurghi del Sant’Orsola pronti, non appena finita l’estate, a marciare su Budrio armati di stetoscopio e bisturi.
E oggi?
Be’ davanti ai vertici della sanità bolognese che continuano a prendere tempo e a raccontarci favole nelle quali con meno soldi fai di più, il nostro sindaco si alza in piedi e imperioso proclama che i suoi interlocutori stanno facendo il massimo. Applausi? Neanche per sogno! Solo sgomento e sconcerto nel vedere come si possa essere debole coi forti dopo esser stato forte coi deboli (vi abbiamo schienato! ricordate?).
Nella scena finale il pubblico si aspetta che il protagonista dica cosa avrebbe fatto lui se fosse stato sindaco di Budrio e visto che lo spettatore non va tradito, vengo al dunque: se Enrico Buccheri fosse il sindaco di Budrio avrebbe cominciato a incazzarsi non un mese fa ma molto prima, quando era ancora possibile far capire a Bologna che Budrio non accetta silente le decisioni sul suo ospedale, ma partecipa attivamente alla riorganizzazione con proposte e veti.
Adesso l’ora è fuggita e dell’ospedale rimane quasi solamente un bar molto potenziato nel settore pastine da colazione e una Casa della salute di cui si conosce solamente la presunta data di apertura (tra l’altro siamo alla terza data presunta) ma non ancora come funzionerà e quali servizi offrirà.
Chissà che prima o poi l’attuale sindaco non si decida a sbattere un pugno sul tavolo e schierarsi con i cittadini! Speriamo che faccia in fretta però perché a come sono messi i conti si rischia di non aver più neanche la scrivania su cui sbattere i pugni.
Sipario!
Enrico Buccheri
NOI per Budrio
Caro Enrico, non avrei fatto una fotografia migliore della situazione. Complimenti ed avanti così
Ciò che mi lascia basito,è che i consiglieri di maggioranza del nostro paese,continuino imperterriti e senza proferir parola a seguire il pifferaio magico e a preferire un imbonitore, alla cruda ed inconfutabile realtà.Che sia possibile che qualcuno creda ancora che gli asini volano?Sarebbe interessante saperlo.
Mentre la regione Emilia è indagata sui rimborsi spese tolgono i fondi ad un ospedale di cui prima lo rinnovano e poi lo vogliono chiudere pensate un attimo ma credete che ci prendano per il culo ci trattano come i bambini ci accontentano quando vediamo un cane che viene investito diciamo tutti povera bestia e invece no e l uomo con il suo egoismo ad essere una bestia
Prospettiva futura decisamente poco incoraggiante per l’ospedale di Budrio. E’ questa la percezione che si ha dall’intervista al direttore generale alla sanità regionale Carradori (Resto del Carlino 17/12/2013). La verità trapela attraverso la realtà dei fatti accaduti: lo smantellamento della Chirurgia, la riduzione dei posti di degenza e di altri servizi ospedalieri danno un cattivo presagio sul futuro assetto ospedaliero locale. Le dichiarazioni slogan di Carradori, “meno ospedali, più territorio” o “da ospedali per acuti a ospedali di comunità per convalescenti” non certo sono rassicuranti. Insomma un ospedale serve per curare innanzi tutto, se viene ridotto a un poco più che un dormitorio per anziani (lungodegenza) che non possono essere seguiti dai servizi domiciliari a casa, vuol dire che siamo messi male. Vuol dire che “l’ospedale di comunità” che ci racconta il sig. Carradori non è altro che una specie di RSA per anziani e non certo un ospedale concepito per curare. Quindi il nostro ospedale non sarà più quello che siamo abituati a vedere ma…….
A parte le baggianate adolescenziali sulle opposizioni che seminano terrorismo, credo che bisognerebbe focalizzare l’attenzione sull’effetto domino che avrà la “rimodulazione” di chirurgia.
Se fino a ieri venivano eseguite operazioni in emergenza (anche di una certa difficoltà) 24 ore su 24, già oggi si opera solo su appuntamento e solo dal lunedì al venerdì.
E’ evidente che questo ha effetti negativi sul pronto soccorso.
Se un dottore del 118 sa che può contare sull’apporto di un chirurgo sempre presente,sa che potrà gestire anche emergenze di una certa complessità.
Se al contrario sa che chirurgia non accetta pazienti in emergenza, questo dottore non può far altro che dare le indicazioni stradali per raggiungere Bentivoglio o il Sant’Orsola, nel caso avesse il sospetto che il paziente debba essere operato.
Questa non è fantascienza o terrorismo. Questo è quello che già oggi avviene nel nostro ospedale. Ospedale “rimodulato”.
invece di perdersi in tante chiacchiere perché mister pierini non risponde semplicemente alla domanda che gli ha rivolto Stefano Pelloni e che qui riporto? “Non c’è depotenziamento? Allora che fine ha fatto il reparto chirurgia che era il nostro fiore all’occhiello? Il trasferimento del Dott. Del Prete non è forse di per sè un depotenziamento”
e io aggiungo: ma pierini ha mai fatto un giro in questi giorni nell’ospedale? non sono così malvagia di augurargli un grave malanno…basterebbe un’indigestione di panettone…dove va? a Bologna, a Bentivoglio? Mi viene spontanea una considerazione = evidentemente siamo considerati cretini se ci viene dato per buono un provvedimento che ha del demenziale :togliere un reparto efficiente, trasferirlo altrove e attendere che un altro ospedale lo rimpiazzi! ! contrario ad ogni logia1
l’unica giustificazione all’operato del nostro illuminato sindaco è che noi tutti non abbiamo fatto abbastanza per farci sentire! IN PIAZZA…Come si fa in altri paesi esteri…In PIAZZA on civiltà, ma con forza…qualcosa si ottiene