“L’orientamento della giunta non è positivo e per questo ci batteremo in conferenza dei servizi per evitare le trivellazioni a Mezzolara”. Così il sindaco Giulio Pierini ha aperto l’incontro pubblico di ieri sera, organizzato per informare la cittadinanza sul progetto della società Po Valley Operation di mettere in piedi un pozzo esplorativo per la ricerca di idrocarburi, a ridosso della frazione.
DRAGHETTI: “MA IL COMUNE NON PUO’ BLOCCARE L’ITER DI APPROVAZIONE”
“Non siamo entusiasti di questa proposta – ha detto il Sindaco – e attiveremo con la Regione una istruttoria pubblica per poter dire la nostra sulla valutazione di impatto ambientale. Dagli anni ’50 sono già stati attivati 24 pozzi esplorativi o estrattivi e credo che Mezzolara abbia già dato. Ci sono diverse criticità che porteremo all’attenzione della conferenza dei servizi e ci batteremo per evitare che venga installato il cantiere”. Per Pierini il metodo non deve essere quello delle barricate, ma un percorso basato “sulla messa in evidenza di tutti i rischi e le pericolosità”. Tiziana Draghetti, dirigente comunale del settore sviluppo e territorio, chiarisce che “il Comune di Budrio non può bloccare l’iter di approvazione”, ma può portare a sostegno delle sue ragioni “normative come quella della zonizzazione acustistica (regolamento che impone livelli massimi di rumorosità, ndr), da pochi mesi approvato dal Comune di Budrio”. Quello che possiamo fare – spiega Pierini – “è agire sia sul tavolo politico, incontrando il presidente della Regione e gli assessori competenti, sia su quello delle regole a difesa del territorio e delle persone che lo abitano”. Un metodo, per stessa ammissione del Sindaco, “diverso da quello messo in campo con le centrali a biogas”. Fra le criticità messe in risalto dal Sindaco c’è “la posizione destinata ai lavori, a ridosso di una decina di numeri civici, non lontana dal centro della frazione, nelle adiacenze del cimitero e di un agriturismo di prodotti biologici”. Oltre “al pericolo di esplosioni in una zona che l’anno scorso è stata colpita dal sisma emiliano-romagnolo” e ai dubbi “sulle conseguenze che subirà la viabilità stradale”.
PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
In data 25 luglio 2013 è stata presentata domanda di valutazione di impatto ambientale da parte della ditta Po Valley Operation, titolare del progetto di ricerca idrocarburi, richiesta protocollata il 28 ottobre dal Comune di Budrio. L’area su cui si chiede di operare è di un intero ettaro, compreso tra il Podere Gallina e il Podere Maiar, a ridosso di via Pianella e via Dugliolo. Un cantiere di perforazione (area gialla nella mappa) previsto a 900 metri dal centro della frazione, con punto di estrazione (cerchio blu, nella mappa) nel campo adiacente al cimitero. Il pozzo esplorativo raggiungerà la profondità di 1,5 Km dal suolo, con una perforazione di diametro di 40cm. Il geologo Samuel Sangiorgi, consulente del Comune di Budrio, ha parlato dell’utilizzo di “polimeri sintetici tossici, introdotti in profondità e protetti con una camicia resistente per evitare il contatto con le acque di superficie”. Inoltre ha spiegato che la richiesta prevede “lavori per oltre 2 mesi, con una ventina di giornate in cui il cantiere sarà operativo anche per tutta la notte”.
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Punti rossi: luogo dove è stata scattata la foto.
Area gialla: spazio destinato al pozzo esplorativo.
Cerchio blu: punto di esplorazione.
Il duo Pierini&Pezzi mi ricorda molto da vicino il duo Mina&A.Lupo nell’interpretazione della canzone:”Parole Parole”. Chissà perchè………
“Il Comune non può bloccare l’iter di approvazione” la dice lunga.
Quanto meno è un “Se andrà in porto non si potrà imputare a noi.” che non serviva. Perchè va da se che, documentatisi un pochino, sarebbe stata una verità che veniva a galla da sola come tutte le “verità”. E mi si perdoni la deformazione, ma questo la dice lunga su quanto la Pierini & C. si senta gradita dalla Comunità. Alla faccia del “ma quanto siamo bravi, ma quanto siamo bravi…” che regolarmente s’incontra sul giornalino comunale o sui siti al PD dedicati.
L’altro “pezzo” del “lunga” è che… tanto si farà. Troppo denaro in gioco per lasciarlo li sotto.
Partendo dal fatto che “si farà”, spero che la Pierini & C., se proprio non può bloccare l’attività, sappia almeno trarre il massimo vantaggio da questa “violenza” che ci viene perpetrata, soprattutto a fronte di un bel “disagio” che i locali dovranno sostenere e che dovrebbero veder riconosciuto & monetizzato, tanto privatamente che a livello collettivo.
forse sono le uniche parole giuste che ho ssentito pronunciare a PIerini.
ora che vivo a Molinella , poca distanza da dove c’è in programmale trivellazioni, non sono tranquilla; ho fatto una scelta importanten allonanadomi dal lavoro dalla mia casa, dalla mia famiglia, ma se ciò serve a salvarmi la vita torno indietro, visto che a Budrio unas casa ce l’ ho e papago le tasse, torno indietro e compro a Bologna.
se il Signore non mantiene ciò che ha detto la mia scelta è quella.
Il sindaco la pensa così? Aspettiamo i risultati prima di commentare!!!!!!!!!!!!
Ecco, caro Marco, questo é un caso in cui le decisioni del sindaco avrebbero un peso politico molto superiore se si facessero forti del dissenso popolare -contro un’operazione di cui nulla è stato spiegato- espresso con una semplice consultazione con raccolta di firme che potrebbe organizzare lo stesso partito di maggioranza.
Già, ma questo comporta l’adozione del metodo democratico, quello di cui parlo nella mia “opinione” su BN. Perché il metodo democratico aiuta a governare meglio ed a vivere meglio.
Speriamo che se ne accorgano.
Ricordo sempre al sindaco ed alla sua giunta che questo territorio fa parte della pianura padana, una delle più inquinate del pianeta e che in materia di tutela della salute pubblica il sindaco ha poteri quasi assoluti.
Non facciamo sempre finta di vivere in una situazione normale!
Interessaante incontro tra l’amministrazione e i cittadini sulla questione delle trivellazioni. Sarebbe bello capire come mai non ne è stata data alcuna notizia dell’appuntamento sul sito comunale (che riporta appuntamenti tipo Omaggio a Alfonso Rubbiani e similari) o via FB (alquanto prolifico di messaggi). Trasparenza poca, partecipazione non troppa. Tutto come sempre.