Il dibattito sull’ospedale di Budrio resta acceso anche a ridosso del Natale. Il sindaco Pierini è intervenuto per smentire le parole di Tiziano Carradori, direttore generale della sanità in regione, che la scorsa settimana aveva previsto per il nostro ospedale il ben poco roseo futuro di ospedale di comunità: “Non sarà così – scrive Pierini sul suo sito – perchè una simile trasformazione è una idea che contrasta con gli orientamenti e le decisioni della Conferenza territoriale”. Anche l’assessore alla sanità bolognese Luca Rizzo Nervo ha detto: “Nessun declassamento”.
PIERINI: “UNA RIORGANIZZAZIONE DI QUALITA’ ED EFFICENZA”
“L’ospedale di Budrio non diventerà ospedale di comunità, ma rimarrà ospedale a tutti gli effetti, con eccellenze professionali e tecnologiche e servizi molto importanti per il territorio”. Lo ha detto il sindaco Pierini dopo le polemiche a mezzo stampa della scorsa settimane relative al depotenziamento della sanità locale.
“La Conferenza territoriale socio sanitaria bolognese è una delle poche ad aver messo in campo un piano di rimodulazione dei servizi che porta a rispettare i dolorosi tagli imposti alla nostra azienda, senza eliminare servizi e mantenendo la qualità e l’efficenza delle prestazioni, accettando la sfida di riorganizzazioni profonde e complesse, ma necessarie in una sanità che cambia e che deve rispondere anche a bisogni nuovi. Pensare a cambiamenti del profilo e delle caratteristiche degli ospedali di “cintura” significherebbe mettere in discussione un lavoro non facile che è stato realizzato e condiviso da chi ha guidato e da chi guida oggi la Conferenza, dai territori lì rappresentati e dai dirigenti dell’Azienda sanitaria”.
L’APPELLO DEL SINDACO. L’INTERVENTO DI RIZZO NERVO
Poi, Pierini lancia un appello: “Chiediamo alla Regione Emilia-Romagna che venga fatta chiarezza e che vengano pienamente rispettate le linee di indirizzo e operative che la Conferenza bolognese, ormai da molti mesi, sta definendo e sostenendo”. Il Sindaco ha promesso “di dare massima informazione sui reali percorsi che si stanno realizzando che riguardano la rete ospedaliera e l’ospedale di Budrio”. Nei giorni scorsi, era intervenuto anche l’assessore alla sanità bolognese Luca Rizzo Nervo per negare il declassamento: “Noi non faremo i country hospital, abbiamo fatto una scelta diversa, che e’ quella di costruire una rete ospedaliera attorno a vocazioni specifiche e quindi evitando sovrapposizioni e ridondanze, avendo la consapevolezza che il futuro della rete ospedaliera non puo’ essere la riproduzione di tutto un po’ in ogni ospedale”.
Trasformazione che comunque impedirà – a detta di Rizzo Nervo – che gli ospedali della provincia diventino “a conduzione dei medici di famiglia o di medicina generale e saranno mantenuti i pronto soccorso. Abbiamo fatto bene, evitando chiusure e ridimensionamenti e allo stesso tempo garantendo un’efficienza che altri territori cominciano oggi a realizzare”. In particolare, sull’ospedale di Budrio, l’assessore spiega che “ci sarà una trasformazione importante, con una collaborazione con il S.Orsola che prevede che a Budrio vadano a operare i chirurghi del Policlinico”.
Forse ci siamo. Al sig. Pierini al quale son già cadute le braccia per l’IMU, stavolta perderà le gambe per l’ospedale. Ed il capo, la testa un po’ “strana” per non dire altro, è li a venire per qualcosa che presto mi sa che darà la mazzata finale. Se non arriva prima la Giustizia….
In ogni caso Giustizia sarà fatta per una volta. Governanti così non li merita nessuno.