di Fabio Galliani
In un articolo apparso su Il Carlino Bologna di sabato 28 viene dato ampio risalto ad un finanziamento al GOB (Gruppo Ocarinistico Budriese) di 2600 euro da parte del Comune di Bologna.
Dal momento che, per come è scritto l’articolo, può sembrare che si tratti di soldi che il Comune di Bologna ha erogato (nel 2011) a fondo perduto o, addirittura, che il Comune eroga annualmente, ho pensato fosse opportuno scrivere una lettera di risposta al giornale.
Immaginando che molti budriesi abbiano letto l’articolo e che ne siano rimasti incuriositi, ritengo opportuno (in attesa dell’eventuale pubblicazione sul Carlino della mia lettera) renderla pubblica anche su internet.
Voglio aggiungere un’ultima cosa, a margine: purtroppo, come già in passato, il nome del nostro strumento serve solo per dare un tocco “umoristico” all’articolo (l’esigua entità della cifra non giustifica certamente l’ “onore” del titolo!), come fosse la citazione di una stranezza o comunque di qualcosa di scarsa importanza…
Ecco la lettera:
Alla cortese attenzione del dott. Saverio Migliari e della Redazione de Il Carlino Bologna
Ho letto sul Carlino Bologna del 28 dicembre l’articolo riguardante le critiche mosse dal consigliere Galeazzo Bignami al bilancio del Comune di Bologna.
Non è certamente mia intenzione entrare nel merito dell’aspra lotta politica in corso, ma in quanto attuale presidente dell’associazione culturale Gruppo Ocarinistico Budriese mi sento chiamato in causa, in particolare per la visibilità che le citazioni nei titoli e nell’occhiello danno all’ocarina ed al nostro Gruppo.
Vi scrivo quindi per tentare di precisare le ragioni e lo “scenario globale” che ci hanno portato a chiedere il finanziamento in oggetto (euro 2600) al Comune di Bologna e che hanno evidentemente (e a mio parere giustamente) spinto il Comune ad accordarcelo.
L’ocarina, strumento musicale che come tutti sanno è stato inventato a Budrio a metà ‘800, gode negli ultimissimi anni di una grande popolarità in Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Taiwan e, ultima arrivata, la Cina).
Solo in Corea sono stimati circa 700 000 appassionati suonatori di questo strumento. E’ un “marchio” quindi potenzialmente molto importante per il nostro territorio, anche per le sue ricadute turistiche.
Qual’è il problema? Il problema è che ben pochi di questi cultori orientali del nostro simpatico strumento sanno che si tratta di un oggetto nato in Emilia, con una storia se non proprio gloriosa per lo meno abbastanza antica ed originale.
Il Comune di Bologna ha quindi accettato la proposta di contribuire finanziariamente alla traduzione in varie lingue (giapponese, cinese, coreano) di un libro sulla sua storia, già peraltro tradotto in inglese, allo scopo di cercare di rafforzare grazie all’ocarina l’attrattività del nostro territorio in quei lontani paesi.
Vi posso peraltro assicurare che tutte le attività del GOB, quali ad esempio le tournées previste nel 2014 in Giappone, Corea e Cina, sono completamente pagate da organizzatori di quei paesi e non ricevono alcun finanziamento pubblico italiano.
Ringraziando per la cortese attenzione, colgo l’occasione per porgervi i migliori auguri di un buon 2014.
Fabio Galliani
per il Gruppo Ocarinistico Budriese