Ospedale di Budrio, scoppia la protesta: “Andatevene, non siete credibili”

13 gennaio, 2014

“Notizie positive e ulteriori innovazioni”. Parole del sindaco Giulio Pierini, che non hanno fermato però le contestazioni all’incontro pubblico sull’ospedale di Budrio, davanti allo stato maggiore della sanità bolognese. Sul tavolo la mancata apertura della casa della salute e la riorganizzazione dell’ospedale di Budrio. Fischi e urla contro il direttore generale Ripa di Meana [video, sotto] che zittisce la sua infermiera.

LA CASA DELLA SALUTE SLITTA A MAGGIO. PRONTO SOCCORSO PREFERITO A GUARDIA MEDICA
Doveva essere l’incontro che avrebbe tranquillizzato i budriesi sul futuro dell’ospedale di paese, e invece si è trasformato nell’ennesimo evento di malcontento diffuso. Il sindaco Giulio Pierini è dovuto intervenire più volte per calmare la sala delle Torri dell’Acqua, colma di cittadini interessati al futuro della sanità locale. E’ proprio il Primo cittadino a confermare “notizie positive e ulteriori innovazioni per la rete ospedaliera”, rivelando l’incontro con il rettore Ivano Dionigi, in visita in mattinata al nosocomio di paese, “per concretizzare – dice il Sindaco – la collaborazione con l’Università di Bologna”. Ma i più sono scettici sull’impianto di riorganizzazione e fuori dalle Torri va in scena il sit-in di protesta del Movimento 5 Stelle e di NOI per Budrio, con l’invito – su striscione – rivolto a Pierini a “smettere di raccontare balle”. Il direttore generale dell’AUSL Bologna Ripa di Meana annuncia il rinvio dell’apertura della casa della salute, dopo che era stata promessa prima per lo scorso settembre, poi per questo gennaio. Oltre a spiegare che Budrio perderà la guardia medica (saremo serviti da Castenaso, ndr) per investire sul pronto soccorso dell’ospedale [video, sotto]. Per il 15 febbraio è stato promesso l’arrivo dell’equipe del Sant’Orsola che occuperà 2 delle 3 sale operatorie. Ma c’è chi non è convinto delle promesse: “Solo parole senza progetti – dice il capogruppo di NOI per Budrio Maurizio Mazzanti – andiamo avanti di mese in mese, così non siete più credibili”. Poi lo sfogo: “Ci prendete per il culo” [video, sotto].

Carlotti (M5S) contesta anche lo stesso consolidamento del pronto soccorso: “Non ci sarà più la chirurgia di emergenza – dice – non possiamo dire che i servizi per i cittadini rimarranno gli stessi”. Possibilista – invece – il segretario del PD Daniele Bortolotti: “Non è cambiato nulla nella risposta del nostro ospedale. Per alcune cose ci si dovrà spostare, ma per avere un servizio migliore”. L’assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha spiegato che la sanità provinciale deve fare i conti con 100 milioni di euro di tagli che hanno già portato a togliere 380 posti letto”.



RIPA DI MEANA ZITTISCE L’INFERMIERA: “LE RICORDO CHE SONO IL SUO DIRETTORE GENERALE”.
Momento di tensione quando il direttore generale Ripa di Meana ha contestato l’intervento di una infermiera dell’ospedale di Budrio, zittendola con le parole: “Si ricordi, che sono il suo direttore generale”. Fischi, urla e insulti dalla platea per il dirigente AUSL che ha continuato: “Mettere panico alla gente nel dire che il nostro pronto soccorso non è adeguato è un reato di procurato allarme”.


Facebooktwittergoogle_plusmail

Commenta via Facebook


13 Commenti


  1. Mi rode ancora il fegato per quanto ha detto il Sig. Ripa di Meana all’infermiera dell’ospedale…
    Siamo comunque stati un “branco di conigli”; io per primo. Di fronte ad una frase del genere avremmo dovuto TUTTI uscire dalla sala ricordando a TUTTI coloro che erano dietro il tavolo che sono dipendenti pubblici, e IL PUBBLICO SIAMO NOI, siamo noi a pagare i loro stipendi. Mi auguro che quanto accaduto sabato mattina venga “rimbalzato” ad una platea ben più vasta di quella di Budrio…

    • Non si crucci sig. Daniele, credo che nessuno fosse preparato ad un’uscita di così basso livello. Ed è normale, da impreparati, non trovare immediatamente la risposta più giusta. Devo però dire che qualche bella ed appropriata invettiva è stata lanciata. Ad ogni buon conto ora siamo preparati per una “prossima volta”: l’umido che conserviamo per una settimana potrebbe accompagnarci a questi incontri e trovare un immediato riciclo, tanto caro ultimamente al PD.

      Un’altra cosa che ho notato è che quel, no, signore no, …. ah ecco, quell’uomo fa il paio con l’uomo Pierini Giulio, si. Degna stampella si, anche se non so bene chi dei due lo è dell’altro. Ricordate? “Falso! Falso! Falso!”

  2. Le mie impressioni ed incognite:
    1) Non capisco (si fa per dire) perché al tavolo degli amministratori che avrebbero dovuto spiegare ed illustrare i cambiamenti, non ci fosse alcun medico od amministratore dell’ospedale di Budrio;
    2) Vorrei sapere se l’amministrazione dell’ospedale di Budrio gode di autonomia oppure no;
    3) Vorrei sapere quali documenti scritti sono stati redatti in ordine alla riorganizzazione dell’ospedale di Budrio;
    4) Vorrei leggere tali documenti, se esistono;
    5) Vorrei sapere perché si chiudono sempre i servizi che sono in periferia e non quelli che sono in centro;
    6) Vorrei sapere perché, secondo le nostre illustri menti politiche, costano di più i servizi pubblici in periferia anziché quelli in centro.
    Sarei grato al sindaco di Budrio se, finalmente, rispondesse a qualcuna delle mie domande ed ai miei dubbi, che sono quelli di tanti cittadini.
    Penso che, se l’ospedale di Budrio non ha una sua forte autonomia amministrativa, é destinato, di qui a pochi anni, a diventare qualcosa di assai diverso da quello che é oggi.
    Se dipenderà da Bologna, come pare, verrà assorbito dalle strutture bolognesi.
    Per la sanità sta succedendo quello che hanno già fatto per altri servizi pubblici , dalla giustizia alle poste, dalle scuole ai trasporti:
    non sopprimono subito, prima trasformano in sede o sezione distaccata, tolgono l’autonomia, riducono via via il personale, riducono i fondi, poi un bel giorno chiudono le porte e lasciano un cartello “rivolgersi altrove”.
    Naturalmente il tutto é deciso da lorsignori, dai vertici dei partiti, dei ministeri, delle regioni etc.
    Dei cittadini, delle loro esigenze, dei loro diritti, del diritto di esprimere -PRIMA CHE ACCADA- la loro opinione? Non gliene frega assolutamente nulla!

  3. Chi era presente all’incontro, al di là dei contenuti tecnici, ha assistito all’ennesima prova di arroganza di una classe dirigente che non ha ancora capito che non si trova su di un piedistallo per virtù della bontà divina: Ripa di Meana che usa la propria figura per zittire una cittadina è stata la ciliegina su una torta dal cattivo sapore.

    Cosa dire del rinnovo delle promesse alla cittadinanza, spostando avanti le date: prima dicono settembre, poi gennaio, poi maggio. “Eravamo pronti ma a dicembre abbiamo cambiato il progetto” (intanto di nessuno dei due progetti si ha notizia). La casa della salute come la trasversale di pianura? Penso di no, perché sentendosi pressati dalla nostra attenzione apriranno una casa della salute in ogni modo, magari senza metterci dentro niente, o quasi, tanto addosseranno la colpa a qualcun altro. Sono molto bravi a girare la frittata: andassero a Masterchef invece di fare gli amministratori.

    E poi mi domando perché non sono stati chiamati a parlare, in qualità di relatori, primari e dirigenti medici (alcuni presenti in sala) che lavorano dentro all’ospedale di Budrio ?

    Badate bene: non mi chiedo perché erano presenti e non sono intervenuti, ma perché chi ha organizzato l’incontro non li ha chiamati a dare forza a quello che i vari politici e dirigenti ci hanno raccontato! Chi meglio di loro avrebbe potuto tranquillizzare i cittadini dicendo che effettivamente le cose stanno come è stato raccontato ? Chi meglio di loro avrebbe potuto far fare bella figura al sindaco e ai suoi ospiti confermando le tesi esposte ai cittadini ? E invece niente!

    Forse perché nessuno che lavora a Budrio potrebbe dire al sabato che l’ospedale non è stato depotenziato e guardare in faccia al lunedì colleghi, collaboratori e pazienti senza, quanto meno, arrossire.

    E tutto questo fa montare la protesta e l’incazzatura. Ovviamente il centrosinistra budriese invoca il rispetto del prossimo chiedendolo solo a chi, non potendone più di promesse non mantenute, non riesce a trattenere la sua voglia di protesta. Al direttore generale che zittisce una cittadina gridandole in faccia il proprio grado, invece, non ha avuto il coraggio di dire niente.

    Forti con i deboli, deboli con i forti. E’ questo che gli hanno insegnato anni di militanza nella Sinistra?

    Pavidi e arroganti. E anche consapevoli che qui a Budrio nessuno dorme più. La guardia è alta, l’attenzione al loro operato è massima. NOI ci siamo!

    Budriesi! Continuiate a essere presenti! Non aspettate che siano glia altri a farsi avanti. PARTECIPARE e non DELEGARE, questo deve essere il motto. Perché l’unione fa la forza.

    Enrico Buccheri
    NOI per Budrio

     

  4. Carissimi,un dipendente deve sempre dire che “il rancio e’ ottimo e abbondante”, medico, infermiere o ausiliario che sia, altrimenti puo’ essere accusato di infedelta’ e sanzionato.
    L’infermiera in questione e’ stata quantomeno ingenua, e poco leali coloro che l’hanno spinta a farsi avanti mettendola a rischio di inevitabili rappresaglie. Detto questo, auguro buona salute a tutti.

    • Kildare, scusa, ma tu dove lavori, alla Spectre? L’infermiera in questione ha semplicemente espresso una sua lecitissima opinione. La reazione grave ed improvvida, quanto meno sotto il profilo morale, é stata quella del suo autoritario superiore, evidentemente abituato allo sciocco ossequio dei suoi servi.
      art. 21 della Costituzione:
      “TUTTI hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”

    • Letto tutto quanto scritto sin’ora eeee…. lei non è proprio un bel tipo sa?
      Intanto, piuttosto che dare quanto meno dell’ingenua all’infermiera FORSE dovrebbe provare a guardarla e valutarla per una persona dalla quale prendere esempio in termini di “altruismo”. Forse forse, se tutti voi che rischiate quanto ha espresso – ma non siete mica gli unici – vi comportaste come quell’infermiera, forse forse la sanità andrebbe meglio. Che ne dice dott. Kildare? Ma forse forse è meglio non dica nulla, si ricordi che tiene famiglia….

  5. Dopo anni di prese per il CULO ad opera dei dirigenti sanitari provinciali e regionali, finalmente si è scoperto quali saranno gli interventi di eccellenza che i chirurghi provenienti dal policlinico S.Orsola faranno nelle sale operatorie del nosocomio Budriese: Emorroidi.

  6. Beh…..sempre di presa per il culo si tratta !

  7. Propongo, a chi vuole una Budrio migliore, e quindi un Paese migliore, di dar pubblicità all’intervento imperativo dell’uomo Ripa di Meana sulla propria pagina FB con il commento che ritiene più opportuno.
    Basta un click con il tasto dx del mouse sul filmato qui sopra e scegliere la voce “Copia l’URL del video dal minuto corrispondente” e poi fare incolla sul riquadro “A cosa stai pensando …” di FB. Verrà incollato solo l’intervento.
    Più gente lo vede più coscienza si avrà per il futuro.

  8. Caro giudice, il fatto che mi sia firmato “Kildare” dovrebbe farti capire che mestiere faccio e che non posso espormi direttamente. Quando uno espone liberamente le proprie idee, nel nostro ambiente, nella migliore delle ipotesi finisce trasferito a far la guardia ad un bidone di benzina lontano dalla propria residenza,o addirittura rimosso. Ovviamente cio’ non avviene subito, ma dopo un po’ di tempo, a umori raffreddati, quando nessuno ricorda piu’ certi fatti. Non discuto la liceita’ dell’opinione espressa dall’infermiera ma il contesto in cui e’ stata espressa, e l’opportunita’ che si facesse avanti proprio lei. Io nel mio piccolo,di fronte alla riorganizzazione in atto , come diceva Renzo Arbore in una vecchia trasmissione, mi limito a dire “non capisco ma mi adeguo.” Cordialmente…..

    • Premetto che il mio intento non è polemico ma di riflessione, come se fossimo due vecchi amici al bar che parlano davanti ad un caffè:

      se la riorganizzazione in atto portasse (come già stiamo verificando) un pericolo per la salute anche solo di un cittadino, la sua coscienza di medico (con annesso giuramento di Ippocrate) le farebbe venire prima o poi il rimorso per non aver almeno tentato di fermare un simile scempio per paura di ritorsioni?

      Mi piacerebbe che chi legge riflettesse su questo e che anche lei aiutasse la riflessione, perché l’ospedale è solo un caso fra tanti.

      Tutti i giorni, in questo stagno fermo e ormai maleodorante, per paura di perdere qualcosa per noi stessi, mettiamo a repentaglio i diritti di tanti altri. Non è solo questione di egoismo o altruismo, né di santi ed eroi, è tentare di capire quanto siamo coscienti di essere entità che interagiscono con altre entità nello stesso mondo/paese e non singole unità rinchiuse ognuna dentro il proprio piccolo mondo.

  9. Come diceva il grande Eduardo : “tengo famiglia “

Trackbacks

Lascia un commento


Il tuo commento sarà pubblicato al più presto una volta sottoposto a moderazione. I campi contrassegnati con * sono obbligatori.