Ha rubato il telefonino alla compagna di banco e la madre lo ha aiutato a rivenderlo. Il responsabile del gesto è un 14enne della scuola media di Budrio, scoperto dai Carabinieri dopo una indagine che ha portato alla denuncia di ben cinque persone: l’alunno per furto e altri quattro, tra i quali la madre 40enne, per ricettazione.
IL CELLULARE SCOMPARSO
Le indagini sono partite lo scorso autunno, dopo che la madre di una studentessa di 13 anni si è recata dai Carabinieri del paese per sporgere denuncia. Alla figlia, infatti, avevano rubato un cellulare proprio in classe. Partendo dal codice identificativo del telefonino gli investigatori sono riusciti a risalire all’autore del gesto: il compagno di banco della ragazza, un ragazzo di 14 anni residente a Budrio. Sarebbe stato lui, secondo gli inquirenti, a impossessarsi del telefonino. Ma non sarebbe finita lì.
LA MADRE DENUNCIATA PER RICETTAZIONE
Il telefonino non sarebbe infatti rimasto nelle mani del ragazzino. Anche la madre è stata denunciata per ricettazione, con l’accusa di aver aiutato il figlio a rivendere il cellulare. I carabinieri hanno scoperto che i due lo avrebbero inizialmente ceduto a un 20enne di Budrio, in cambio di un anello di modesto valore. Il ragazzo, che lavora in un cantiere edile, avrebbe poi rivenduto per 50 euro il cellulare a un collega di lavoro di 34 anni, che lo avrebbe passato, allo stesso prezzo, a un terzo collega, un 42enne di Terracina in Lazio.
Dopo questa serie di passaggi di mano, sarebbe finito nella borsa di una giovane donna che avrebbe ricevuto in regalo dal proprio fidanzato. La donna non è stata denunciata dall’Arma perché ignara della provenienza furtiva del telefono.