“Fermiamoci e facciamo tutti un passo indietro, la violenza verbale del confronto politico sta assumendo tratti non degni della tradizione democratica di Budrio”. Il partito democratico, in un post su Facebook, lancia la tregua tra le forze politiche budriesi. A ruota risponde Mazzanti (NOI per Budrio): “Condivido, ma apriamo un confronto nel merito delle questioni politiche”. Giacon (5 Stelle) attacca sulla cultura: “Per vivere deve baciare la pantofola della politica”.
PD: “ABBIAMO IL DOVERE DI FARE UN PASSO INDIETRO. ANCHE NOI RESPONSABILI”
Alla fine il Partito Democratico budriese ha lanciato l’amo e ha chiesto una tregua alle forze di opposizione. “Sono passati 18 mesi dalle elezioni amministrative – si legge sul profilo Facebook del partito – e il clima politico nel nostro paese mantiene ancora i toni polemici e accesi della campagna elettorale. E’ giunto il momento di fermarsi a riflettere: le forze politiche sono un punto di riferimento importante per i cittadini e hanno il dovere di fare un passo indietro e riportare il confronto dentro una più normale dialettica politica”. Non è un segreto – infatti – che la dialettica fra maggioranza e opposizione sia stata basata, negli ultimi due anni, su un continuo scontro sull’attualità politica del paese. I fronti più agguerriti sono quelli delle liste civiche Movimento 5 Stelle e Noi per Budrio, che in consiglio comunale, sul web e negli incontri di piazza, hanno portato il loro disappunto su molte scelte prese dal sindaco Pierini. Ma nel calderone delle scaramuccie si è messo lo stesso PD, con una nota di autocritica: “Anche noi ci assumiamo la nostra ragionevole quota di responsabilità”.
LE DIFFICOLTA’ DEI DEMOCRATICI
L’episodio culmine che avrebbe portato il PD a chiedere la tregua è stato l’incontro pubblico dello scorso 11 gennaio alle Torri dell’Acqua. In quel frangente le opposizioni avevano portato un centinaio di cittadini per manifestare contro le decisioni assunte dall’AUSL, inscenando una protesta che da tempo non si vedeva in paese. La stessa pressione messa in campo dalle civiche negli ultimi consigli comunali, ha messo in serie difficoltà lo stesso gruppo consiliare del PD, assente del suo capogruppo Simona Rossi, la più forbita nel tener testa agli avversari. Le ultime scelte amministrative – tra l’altro – legate all’avvio del sistema del porta a porta per la raccolta dei rifiuti e la difesa tout court della riorganizzazione ospedaliera, si sarebbero rivelate alquanto impopolari. Senza considerare i problemi del partito sul fronte interno, dove i renziani – forti della conquista della segreteria nazionale da parte di Matteo Renzi – avrebbero cominciato ad alzare la testa e a chieder ragione delle scelte politiche della giunta.
Non a caso giunge, nel comunicato del PD, una richiesta rivolta proprio all’amministrazione comunale “a condividere ancora di più con cittadini e le opposizioni i percorsi che concorrono a costruire poi le politiche locali”.
MAZZANTI: “OK, MA CI SIA UN CONFRONTO SUI TEMI POLITICI”
Le parole “mancanza di trasparenza” sono state quella più utilizzate dalle opposizioni in questi anni, come rimprovero a una amministrazione che non avrebbe condiviso le decisioni prese con le minoranze in consiglio e con gli stessi cittadini. Maurizio Mazzanti (NOI per Budrio) – infatti – pone un percorso di discussione politica come condizione necessaria alla tregua. “Condivido – scrive in risposta al PD – quello che avete scritto, e sono convinto che intraprendere un percorso di discussione politica dei principali argomenti che riguardano la vita cittadina sia il miglior modo per mettere fine a un dibattito acceso che non giova a nessuno”. E per questo mette sul piatto della bilancia la formazione di “un tavolo di confronto politico”, da affrontare con “tutte le forze politiche presenti in Consiglio, comprese quelle della coalizione del centro-sinistra che non hanno rappresentanza consiliare” per trattare 5 punti prioritari (bilancio comunale, step, fondazione benni, centro commerciale e APEA, situazione comparto urbanistico la Romantica). Tutti i temi che rappresentano i nodi più difficili per la maggioranza.
GIACON: “TACERE SAREBBE STATO UN PUGNO ALLA NOSTRA COSCIENZA”
Più distaccato resta Antonio Giacon (5 Stelle): “Il Movimento valuta caso per caso se sostenere oppure no le proposte che vengono portate in Consiglio Comunale. Non abbiamo mai votato o avviato azioni politiche in maniera pregiudiziale contro”.
“Alcuni avvenimenti – continua il capogruppo pentastellato – ci hanno richiesto di prendere posizione anche in maniera appariscente e dura perchè tacere sarebbe stato un pugno alla nostra coscienza”. Nel comunicato, pubblicato nel suo profilo facebook, Giacon torna sul rapporto tra politica e cultura a Budrio, con un severo attacco: “Non cerchiamo di conquistare associazioni, circoli, parrocchie, scuole, amministrazioni e similari, al contrario di altri che se la pongono come missione politica ogni giorno”.
Nei giorni scorsi, il dibattito era divampato in rete, sulle parole del consigliere grillino: “La cosa deprimente è che la cultura per vivere debba baciare la pantofola alla politica invece che essere valutata per come opera e i risultati che ottiene”. Laconica la risposta di Pierini: “Questa me la segno, Antonio, una vera perla”.
Prima si vessano i cittadini con scelte amministrative discutibili, poi si chiede alle opposizioni e agli amministrati di abbassare i toni.Singolare tattica politica.Nel ricordare che una tregua non automaticamente porta alla fine delle ostilità,mi chiedo;Sedersi ad un tavolo con tutte le forze politiche presenti a Budrio non lo si poteva fare 18 mesi orsono?
Certo che no Beppe. Meglio far subito ciò che “si deve fare” per poi lasciar calmare le acque. Altrimenti alle prx elezioni mica li raccolgono i voti. E’ la quiete dopo la tempesta.
Nulla di nuovo … o quasi.
La Pierini & C. da un lato parla di proprie responsabilità ma l’unico passo degno d’attenzione che potrebbe fare non lo fa: dimettersi. I soliti ipocriti.
M5S non si mischia e fa bene.
Chi mi stupisce è NpB.
Si prende il mare con una barca marcia solo per incoscienza o per disperazione. Vuole dirci il sig. Mazzanti dove pensa possa portare un qualsiasi dialogo con la Pierini & C. dopo quanto abbiamo visto e sentito in questi quasi due anni? E mentre il PD chiede d’abbassare i toni la sig.ra Cigognetti pubblica un’arramopicata sui vetri con il customer care (bisognerebbe, Signora, capire bene chi è il Cliente e chi il Fornitore per poter parlare di customer care, e poi ancora…). Ulteriore presa in giro.
E a cosa serve chiamare in gioco SEL che fa i test farlocchi sulla differenziata? Insomma, NpB ha deciso di farsi del male? … strana lista civica… aiutare la Pierini & C. anche solo con un “dialogo” politico è una cosa che non farei mai: poi ti fregano.
A parte che mi pare che uno degli argomenti che più ha fatto imbufalire gli abitanti di Budrio, vale a dire di coloro che eleggono anche i consiglieri PD ed il Sindaco, non viene nemmeno considerato fra i temi prioritari: la raccolta rifiuti porta a porta.
Come dire, facciamo la pace, ma solo sugli argomenti che pare a noi, per il resto vi fregheremo strada facendo. Poi, visto che i nodi ce li hanno fra loro, forse è per scannarsi meglio che vogliono la pace con gli altri, o se non proprio la pace almeno che la smettano di rompere!
Molto bene! Parole giuste e condivisibili.
Abbassiamo i toni ed alziamo il livello del rispetto dei diritti dei cittadini di Budrio.
Già, ma come?
Assieme a molti cittadini di Budrio penso che sia sufficiente una ricetta semplicissima:
Rendere responsabili tutti i cittadini delle scelte della pubblica amministrazione, facendoli partecipare seriamente alle decisioni importanti che riguardano la loro vita e la qualità della loro vita.
Sino ad oggi la solerte amministrazione di Budrio ha fatto esattamente la cosa opposta: ha prima deciso e poi imposto le scelte della maggioranza o di una parte di essa, disinteressandosi dei diritti, delle opinioni, dei desideri, delle domande, di tutti i cittadini di Budrio.
Le recenti asperità degli scontri di opinioni, hanno dimostrato che i cittadini di Budrio non ci stanno a far la parte del gregge.
Se la lezione sia servita, lo diranno le prossime mosse del primo cittadino e della sua maggioranza.
Nel frattempo, non posso che sperare in positivo.
Dovrebbe essere il primo cittadino ad abbassare i toni e a non porsi sempre in maniera polemica e arrogante ogni qual volta viene messa in discussione una decisione. Inutile indire assemlee pubbliche se poi nonnon si ha la giusta maturità dialettica di rispondere in maniera tranquilla alle critiche anche accorate dei cittadini..Se non si è in grado di dialogare tranquillamente senza sentirsi attaccati prtsonalmente allora non bisogna scendere in politica e né tantomeno candidarsi a sindaco. L’impressione è che non ci sia un atteggiamento idoneo a questacarica politica..E la mia è una semplice opinione da cittadina senza particolari preferenze politiche..
@Marco, per cortesia chiarisci bene cosa vuoi dire con l’affermazione “SEL Fa i test farlocchi con la differenziata”. Se è quel che si capisce in italiano stai facendo un errore che ti invito amichevolmente a correggere al più presto.
Ecco la prova di quanto sono andato, malamente, ad affermare: Mazzanti, a chiamare ad un tavolo di discussione politica formazioni rimaste fuori dalle ultime elezioni (SEL) farebbe un errore, perchè vi porterebbe ulteriore ipocrisia. Ulteriore ipocrisia dove ve n’è una quantità fuori da ogni logica e dove non ve ne dovrebbe essere neanche un briciolo.
Dimmi Paolo, “amichevolmente” o “al più presto”? Perchè gli amici non intimano e chi intima non ti è amico. Insieme sono ipocrite.
E questa è la considerazione leggera sulla tua richiesta. Ve n’è una seconda meno leggera. Sono due, per quel che il mio intelletto mi porta, i soggetti che intimano: uno nobile alla base della civiltà ed uno all’esatto opposto. Sei tu un rappresentante della Legge?
Convengo con te, anche se malamente segnalato, che non mi sono espresso bene.
Errata: “E a cosa serve chiamare in gioco SEL che fa i test farlocchi sulla differenziata?”
Corrige: “Non vedo quale buon contributo possa portare alla Comunità una formazione come SEL che giustifica la raccolta porta a porta affermando che la Cittadinanza non ha superato un test alla portata di un bimbo di 10 anni. Test che non era noto, malfatto e che comunque non è motivo corretto per attivare una sequenza di cose che impattano pesantemente sulla vita delle persone.”
Ti ringrazio comunque per la segnalazione.
Sarebbe stato sufficiente scrivere che SEL non ha mai predisposto test sulla differenziata, come continui in maniera errata ad affermare, seppur con parole differenti. A questo punto temo proprio che non ci sia nulla da fare…
Ho detto che in 7 anni ( sette ) non si è riusciti a capire ( o meglio, a fare ) cio’ che un bimbo di 6 anni ( non 10, altro errore ) delle elementari fa tranquillamente, cioè utilizzare i raccoglitori giusti per i rifiuti. Non mi sembra un “test” questo ma un’affermazione che vuole far notare che se si è passati ad un altro sistema di raccolta è perchè il primo non è stato “compreso”.
Comunque pace e bene, Marco. Ti ho invitato “amichevolmente” a porre rimedio in tempi rapidi ad una bugia ( perchè scrivere quella cosa era una falsità ). Altri hanno pensato di fare andare avanti avvocati e leggi, io mi accontento di chiedertelo così, senza colpo ferire.
hummm… da’ un’occhiata qui:
http://www.budrionext.it/?p=11167#comment-19583
Sembrerebbe che sia tu ad aver fatto due errori qui, non io.
Sulla “bugia” poi, scusa ma mi vien da ridere. In effetti la parola “test” con la quale ho definito la tua descrizione del motivo per il quale secondo voi era giusto attivare la PaP è anche troppo gentile/raffinata. Perchè se si fosse detto, meglio se più volte, alla Cittadinanza che se non avesse aumentato la % di differenziazione qualche anno prima del Febbraio-Marzo 2013 la soluzione sarebbe stata la PaP, con tutto quel che comporta, allora tutto era corretto. Così invece, solo con la “comprensione” della presenza dei cassonetti diventa un trappolone, non un test.
Vuoi dirmi che la Legge non ammette ignoranza e che quindi tutti avrebbero dovuto sapere che per il 2013 avremmo dovuto essere almeno al 65% e quindi preoccuparci? Si, vero, dovrebbe essere così. Ma la massa non vive attaccata a queste cose. Tant’è che neanche ai TG s’è mai sentito “Italiani nei guai con la % di differenziata” ne nel 2012 e tanto meno nel 2013. Ma poco più di un mese fa però è arrivata la Legge salva-Amministratori… mi piacerebbe capire chi è più in torto: il Cittadino che non si tiene informato sulle Leggi o l’Amministratore che ancor di più dovrebbe conoscerle e prodigarsi per rispettarle e farle rispettare? Rispetto delle Leggi, non “comprensione” della presenza dei cassonetti. Io sono stra-convinto che se fosse arrivata nelle case una lettera/comunicazione dell’Amministrazione dove si rendeva nota la situazione imposta dalla Legge (altro che “comprensione”!) e la descrizione di ciò che avrebbe comportato il non raggiungimento di quanto richiesto dalla Legge avremmo ancora i cassonetti e la % di Legge (che ora è al ? 32%?).
Di fatto a Budrio, negli ultimi anni non è stato fatto nulla per promuovere l’aumento di differenziazione e l’attivazione della PaP a questo punto è un autentico castigo non meritato oltre che un ulteriore esborso che l’amministrazione ci poteva evitare.
Ho capito bene? SEL mi querela? Ussignur… certo che se vi spaventa il sottoscritto siete messi male… va beh, andremo in Tribunale, pazienza… se è lo scotto da pagare per poter dire ciò che si pensa di ciò che altri dicono, pagherò. Perchè se i vostri legali ritengono che vi abbia infangato ingiustamente è probabile che sia vero. Io ovviamente non ritengo d’averlo fatto, ma tant’è…
Oh Paolo, se vuoi dare agli “altri” il mio e-mail – cb650c@libero.it – e dir loro di scrivermi, possono evitarsi, ed evitare ad altri, il gran lavoro di rintracciarmi: gli do io i miei estremi per la denuncia.
Hai capito male… SEL non fa nulla. Altri all’interno di questo blog hanno deciso di farlo ma non per questo specifico caso ( un po’ di tempo fa ).
La ricerca del dialogo è sempre da perseguire, se la maggioranza vuole confrontarsi con altre voci è positivo, a patto che non parta col preconcetto che siccome ha la maggioranza in consiglio allora ciò che porta a un tavolo di confronto sia intoccabile o indiscutibile. E’ positiva anche l’idea di invitare a tale tavolo i partiti che pur avendo partecipato alle elezioni non hanno trovato rappresentanti in consiglio; tale opportunità però non deve valere solamente per quelle componenti politiche della maggioranza, ma dovrà essere valida anche per quei partiti della minoranza che, pur avendo ottenuto voti, non hanno ottenuto consiglieri, quindi anche Lega nord e UDC devono essere convocati a discutere con gli altri dei problemi di Budrio.
Se tutto ciò sarà reale, noi dell’UDC di Budrio Castenaso siamo disponibili a partecipare al tavolo di confronto proposto.
Pellegrino Domenico segretario
Bonfiglioli Andrea vice
Moio Fabio vice