Internet veloce a Budrio: ecco i gestori convenzionati. Pierini: “Ora anche nelle frazioni”

7 febbraio, 2014

Cinque gestori per portare internet veloce nelle frazioni di Budrio con tecnologia “wireless” e abbattere così il divario digitale che frena la navigazione in internet di aziende e famiglie budriesi. Ecco l’elenco delle aziende che investiranno sul nostro territorio, unica soluzione per ovviare al fatto che nella maggior parte delle frazioni del paese internet via cavo non arriverà mai.

SOLO BUDRIO, MEZZOLARA E MADDALENA COPERTI DA ADSL VIA CAVO
Con digital divide si intende è il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione (in particolare personal computer e internet) e chi ne è escluso, in modo parziale o totale. A Budrio, il 20% della popolazione vive in questo contesto, visto che non vede garantita la soglia minima (2MB) di prestazione per viaggiare dignitosamente in rete. Si tratta di chi vive al di fuori degli unici contesti coperti da connessione veloce, come Budrio e Mezzolara (dall’anno scorso), e in parte Maddalena di Cazzano (adsl light). Per tutte le altre frazioni navigare in rete è più che difficile, un vero e proprio tormento.

PIERINI: “L’ACCESSO ALLA RETE E’ UN DIRITTO”
In un mondo dove l’utilizzo della rete è diventato fondamentale per aziende e imprese, ma anche per l’utenza domestica, Lepida SPA e il Comune di Budrio hanno deciso di informare i cittadini sulle possibilità alternative di connessione veloce, in una serie di incontri pubblici nelle frazioni. Ieri sera, nel primo degli appuntamenti a Vedrana, il sindaco Pierini ha detto che: “L’accesso alla rete è un diritto che deve essere garantito a tutti”, spiegando come “oggi si ha la possibilità di superarare il digital device attraverso la nuova tecnologia”. Nuovi strumenti che – per il Sindaco – “non erano negli intendimenti iniziali, visto che si sperava che Telecom gettasse l’infrastruttura per l’ADSL via cavo” ma che comunque “rappresentano una opportunità a prezzi accettabili”.

TELECOM NON INVESTE SULL’INFRASTRUTTURA
Per Telecom, infatti, non è più economicamente vantaggioso raggiungere con la linea veloce le aree dove il numero della popolazione non garantisce entrate certe attraverso abbonamenti. Il rischio, per l’azienda delle telecomunicazioni, è quello di portare l’infrastruttura ad abitazioni che poi sceglierebbero un altro gestore di servizio.

Inoltre, l’azienda, avrebbe messo come priorità quella dell’agenda digitale europea: ovvero garantire almeno i 30 MB entro il 2020, tanto da orientare le proprie scelte più su questo versante.
Così, nel territorio comunale, dopo l’arrivo della connessione veloce a Mezzolara di Budrio, le altre frazioni sono destinate a trovare altre soluzioni.

LE SOLUZIONI ALTERNATIVE SONO “WIRELESS”. ECCO I GESTORI CONVENZIONATI
Per garantire un servizio internet ADSL dai buoni standard qualitativi senza l’utilizzo del cavo, Lepida SPA ha individuato 5 gestori “wireless” disponibili ad operare sul territorio di Budrio. Sono: NGI, Stel, NETANDWORK, ARIA, AIRGRID.

Si tratta di società che operano attraverso tecnologia WiMAX, satellitare o hiperlan, ovvero tramite soluzioni che gestiscono la trasmissione dati senza cavo. L’esperienza di navigazione è di fatto analoga all’Adsl, da postazione fissa, in casa o ufficio: l’operatore manda tecnici dall’utente e gli installa un’antenna (a casa o esterna) che si aggancia a una stazione radio base. A casa c’è un modem speciale che prende il segnale dall’antenna e che va collegato al computer.

IL RUOLO DEL COMUNE E DI LEPIDA
Per facilitare gli investimenti di questi gestori sul nostro territorio, il Comune di Budrio ha messo a disposizione i tetti degli edifici pubblici per l’installazione di antenne trasmittenti, oltre a gestire proposte di concessione energetica a prezzi agevolati per le aziende.
Per il Sindaco Pierini: “Con queste tecnologie ora il 99% delle famiglie budriesi ha la possibilità di usufruire di un servizio internet veloce”. Ma diversi sono stati i cittadini che, ieri sera nell’incontro a Vedrana, hanno mostrato insoddisfazione verso questo tipo di tecnologia. Per molti di loro, che hanno già attivo il servizio, il sistema “wireless” non sarebbe equiparabile a un sistema via cavo. “Basta un albero o una casa in traiettoria di segnale – hanno riferito alcuni – per perdere il segnale”.

LE ASSEMBLEE PUBBLICHE
Dopo la prima assemblea di iera sera, l’amministrazione sarà a Maddalena di Cazzano giovedì 13 febbraio (Circolo “Mulini a vento”, ore 20:45), a Prunaro lunedì 17 (Sala della Consulta frazionale, ore 20:45) e per finire a Dugliolo venerdì 25 (Circolo Dugliolese, ore 20:45).

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8 Commenti


  1. eGent. Redazione,
    “adsl light” come definizione ve l’ha venduta Telecom o la Pierini & C.? Perchè la corretta definizione è “adsl base”, mentre quella che ne da la più corretta connotazione è “adsl da terzo mondo”: dwld = 0.8 e upld = 0.3 (così recita il router Telecom di casa mia a Maddalena). Nulla più.

    Sul diritto (e mi trova d’accordo) alla connessione alla rete però, prima di proclami di questo tipo sig. Pierini, bisognerebbe vedere che i due tipi possibili (cavo ed etere) siano anche a costi se non uguali almeno molto vicini, altrimenti (ma per voi non è una novità) resta in piedi una discriminazione. E sei mesi fa, quando provai a passare all’etere, per avere le garanzie di Telecom con l’adsl da terzo mondo avrei dovuto spendere dal doppio in su con due delle 5 compagnie menzionate….

  2. Va aggiunto il fatto che, per garantire la corretta informazione da parte di questi gestori, occorrono dei tecnici o consulenti che affianchino l’amministrazione nelle scelte corrette. Se i tecnici del comune sono rappresentati dal Sig. Buldini, che vedo nelle foto seduto accanto al Sindaco, possiamo solo sperare al danno minore possibile.

  3. Come dare torto ai due signori qui sopra. Abbattere il digital divide significa mettere il cittadino in una posizione di pari opportunità nei confronti dei possessori di una ADSL degna degli anni 2000. La pari opportunità non riguarda semplicemente fornire una tecnologia alternativa con performance analoghe all’adsl tradizionale, significa farlo ad un costo pari (o analogo) a quello di una adsl tradizionale. Se la guardiamo così allora sento come una strana puzza di… bruciato!

    Il diritto ad una connessione internet (tante belle parole son state disperse nell’ambiente) si da il caso non sia un capriccio, il cittadino è obbligato a farne uso per usufruire di servizi di base (istruzione per citarne uno su tutti) che vanno ben al di là del tempo libero e lo svago.
    Questo aggiunto al fatto che il cittadino medio a) non pretende tecnologie marziane
    b) è disposto a darsi da fare e ad informarsi autonomamente sulle possibilità alternative del mercato con tutti i mezzi in suo possesso per migliorare la sua condizione (l’inutilità dell’incontro vedranese è stata a livelli a dir poco disarmanti)
    c) si aspetta che chi lo amministra si adoperi per dare risonanza nelle sedi più opportune alla voce del cittadino.

    Mi chiedo quale sia il disturbo che fa dichiarare al primo cittadino queste parole: “queste tecnologie non erano negli intendimenti iniziali, visto che si sperava che Telecom gettasse l’infrastruttura per l’ADSL via cavo” ma che comunque “rappresentano una opportunità a prezzi accettabili”.
    Prima risata deflagrante sui prezzi “accettabili”, ma sorvoliamo.
    C’era ancora Castelli quando in pubbliche assemblee (parlo per Vedrana in cui ero presente) l’ex sindaco dichiarò con parole migliori di quelle che scrivo ora che il comune di Budrio era stato costretto a calar le braghe di fronte al no di Telecom ad investire nel territorio budriese. Siamo qui a raccontarcela dopo altri 5 inutili anni di attesa?

    Il problema delle altre frazioni non sarà forse che a differenza di Mezzolara non hanno sul territorio aziende che fatturano oltre 4 miliardi di euro l’anno come la Marcegaglia? Forse in quel caso il Comune di Budrio ha trovato i modi e le parole per convincere Regione, Telecom e tutta la gang del bosco… O forse sono solo un ragazzetto malpensante con troppa immaginazione.

    Ad ogni modo il Comune in collaborazione con Lepida (e quindi la Regione!) deve tirar fuori gli attributi, altrimenti siamo e rimarremo sempre degli svantaggiati sociali. E “svantaggio sociale” è la definizione riconosciuta a livello mondiale per la parola HANDICAP.
    Non mi vorrà dire Sig. sindaco che il primo cittadino di Budrio si fa scivolare addosso la semplice richiesta di aiuto ormai esasperata di un portatore di handicap?

  4. Credo che l’informazione data non sia corretta:esise un sesto gestore che ha accordi con lepida che non viene mai menzionato ed è il sistema satellitare Open-sky.lacopertura è così del 100% del territorio.forse non conviene publicizzarla perché non si appoggia ai ripetitori terrestri………ps sono un insallatore di tutti e due i sistemi,ma sembra doveroso dare a tutti le informati8niente corrette.

  5. Se vogliamo fare pubblicità ai gestori mettiamoli tutti! Io sono passata a EOLO migliore di net and work e più economino!!!

  6. Eolo è il prodotto che propone NGI: informarsi invece di abbondare con i punti esclamatici.

  7. Ho provato la linea Adsl Wifi offerta da WyFly che appartinene a BluEnergy e posso dire che il servizio è scadente ed equiparabile al pessimo servizio offerto da Tim (chiavette).
    Ora provo Ariamax che a quanto mi risulta raccoglie buone opinioni.

    saluti

  8. Bella il ‘digital device’!
    Che cavolo ci azzecca il ‘congegno digitale’ con il divario digitale, che però si scrive ‘digital divide’ 🙂

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