“Molti cittadini si sono sentiti schedati”. Così Maurizio Mazzanti ha aperto, iera sera, l’incontro con i cittadini organizzato dalla lista NOI per Budrio, parlando della lettera che il sindaco Pierini ha inviato per posta ai cittadini budriesi che hanno sottoscritto la petizione popolare contro la raccolta porta a porta.
MAZZANTI SULLA LETTERA DI PIERINI: “INOPPORTUNA”
Una lettera scritta dal sindaco Pierini, inviata dal Comune di Budrio ai cittadini che hanno sottoscritto la petizione popolare che lo scorso autunno raccolse più di 2mila adesioni in paese. Una modalità definita “inopportuna” da Mazzanti, in quanto “molti cittadini mi hanno detto di essersi sentiti schedati”. Nome e cognome sono riportati in apertura di ogni lettera, stampata e spedita nelle scorse settimane, dove il Sindaco scrive: “Ho visto anche la sua firma (riferito al cittadino, ndr) tra quelle raccolte dal gruppo NOi per Budrio a sostegno della sospensione del progetto. Posso immaginare i motivi che l’hanno spinta a sottoscrivere questa petizione che ha certificato un’avversione preventiva alla nuova modalità di raccolta”. Nel finale Pierini chiede al cittadino destinatario di indicargli i punti critici su cui intervenire o eventuali soluzioni da adottare. “Cercheremo – si legge – di tenere conto di queste indicazioni”. [CLICCA E LEGGI LA LETTERA]
RACCOLTA PORTA A PORTA. MAZZANTI: “COSI’ NON CI GUADAGNA NEMMENO L’AMBIENTE”
All’incontro pubblico, organizzato dalla lista per rendicontare l’anno di mandato, il capogruppo Mazzanti è intervenuto insieme alla consigliera Leda Carisi e al presidente Enrico Buccheri, proprio sul porta a porta. “I cittadini di Budrio – spiega Mazzanti – si troveranno a pagare di più, perchè non raggiungeremo l’80% di raccolta differenziata. Inoltre – continua – noi produciamo più differenziata ma l’ambiente non ottiene vantaggio perchè HERA continua ad aumentare la quantità di indifferenziata bruciata, visto che importa rifiuti da altre regioni. Così – sbotta – ci tocca pagare le politiche industriali di una società privata e, con le logiche che ci sono in regione, non siamo liberi di scegliere un altro sistema. Continuiamo a chiedere una modifica all’attuale metodo di raccolta: proponiamo che l’umido sia raccolto in bidoncini stradali, così come fanno altri comuni della provincia con ottimi risultati. Ma il Sindaco e la giunta non ci ascoltano, hanno deciso da soli”.
OSPEDALE. MAZZANTI: “LA RABBIA DI SUBIRE IL DEPOTENZIAMENTO DI UNA STRUTTURA NUOVA”
Mazzanti torna anche sulla questione della riorganizzazione dell’ospedale di Budrio. “La sanità provinciale ha subito un taglio del 2,7% dettato dalla spending review. Credo proprio che al nostro ospedale abbiano destinato un trattamento molto più pesante”. E ancora: “La politica ha perso il controllo: il nostro ospedale è l’unico ad avere una fermata ferroviaria a 200 metri e si sceglie di trasferire la chirurgia a Bentivoglio. Fa rabbia subire il depotenziamento di una struttura nuova, migliorata con il lascito di 6 milioni di euro di Lamberto Cesari Federici”. Proprio nei giorni scorsi tutti i partiti della coalizione di centro-sinistra hanno sottoscritto un documento in cui sostengono che l’ospedale di Budrio non subirà depotenziamento. A questo Mazzanti ha risposto: “Probabilmente viviamo in mondi diversi”.
NOI PER BUDRIO, TUTTI I NODI DA SCIOGLIERE
Ma sono tanti i punti nevralgici della politica di paese su cui i consiglieri fanno quadrato. Sul passante nord Mazzanti ha espresso la contrarietà del gruppo di NOI per Budrio sostenendo che “l’opera prevede un enorme consumo di suolo” e che “sarebbe meglio se si decidesse di finire i lavori della trasversale di pianura”. Un accenno anche sulla piscina di Budrio, la cui localizzazione è prevista a Granarolo: “Non si capisce il perchè della scelta, ma vedo che non se ne parla più”. Sul dimensionamento scolastico: “In commissione consiliare eravamo tutti contrari, faccio fatica a capire perchè non si riesca ad uscire dall’empasse”. Mazzanti parla anche dei due esposti che il gruppo ha presentato presso la procura della Repubblica e la Corte dei Conti (HERA e centro commerciale di Cento): “Quando si ha a che fare con i soldi pubblici pretendiamo di sapere come vengono spesi. Se non ci vengono date risposte, è bene e interesse dei cittadini che si mettano in campo tutte le azioni volte a conoscere come stanno le cose”. Proprio sul centro commerciale Mazzanti spiega: “Il mondo è cambiato rispetto a soli 10 anni fa. Oggi questi colossi non hanno ragione di esistere in un paese come Budrio”. Spazio anche per parlare del bilancio, per bocca della consigliera Leda Carisi. “Non siamo affatto tranquilli – dice – sulla situazione economica e finanziaria del Comune. La spesa corrente è in forte crescita e il Comune ha dovuto chiedere un prestito di 1,5 milioni di euro alla Cassa Depositi e Prestiti. Inoltre – continua – l’indebitamento è molto alto e tramite i nuovi servizi unificati di Terre di Pianura non si è vista una riduzione della spesa. C’è il rischio che a pagare tutto questo siano i cittadini, con una contribuzione pesante”. Mazzanti ha poi concluso: “Chi vincerà le prossime elezioni si troverà in grandi difficoltà a gestire una situazione del genere”.
la considero una violazone della privacy, sarà carta destinata alla raccolta differenziata della carta o un foglio che nella parte non scritta userò x annotare appunti.
la cosa non mi preoccupa
E’ veramente una schedatura, perchè, o che alcune lettere devono ancora arrivare, o che sono stati scelti solo alcuni nominativi. Nella nostra famiglia uno su tre e non a caso.
I sig.ri cittadini di budrio non si devono lamentare ma devono agire !!! All’ arrivo della lettera del sindaco basta rigettarla negando il consenso al trattamento dei propri dati personali. Basta con le lamentele , io non provo più pietà per chi si lamenta . E’ ora di agire e di ribellarsi usando le leggi del sistema contro lo stesso sistema. Se qualcuno vuole sapere quali sono gli strumenti per ribellarsi mi può contattare. Ce ne sono a centinaia, basta avere voglia di farlo . TIRARE FUORI I COGLIONI !!!!!
Puoi già spiegarci come fare se veramente questa lettere viola la legge sulla privacy!
a me del discorso privacy non mi frega nulla(perchè credete ancora che ci sia una garanzia sulla privacy?ma da quando?)..per me questa lettera viola il buon gusto…educazione…e sobrietà di comportaento che il ruolo imporrebbe…
BEH, PER ESEMPIO SI POTREBBE INIZIARE NON PAGANDO LE TASSE CHE VENGONO PROPINATE SENZA ALCUN SERVIZIO COME LA TARES. IO L’HO RIGETTATA E HO NEGATO IL MIO CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI MIE DATI PERSONALI.
IL PROBLEMA E’ CHE SE IO VADO A FIRMARE PER UNA RACCOLTA FIRME , CONSENTO AL TRATTAMENTO DEI MIEI DATI MA SOLO PER CIO’ CHE CONCERNE QUELLO PER CUI HO FIRMATO E NON VEDO PERCHE’ UN ISTITUZIONE DEBBA PRELEVARE IL MIO NOME DA QUELLA LISTA E SPEDIRMI A CASA UN LETTERA. IO NON HO FIRMATO E QUINDI NON MI E’ ARRIVATA, ALTRIMENTI LA AVREI RIGETTATA E SE QUALCUNO AVESSE INSISTITO SI SAREBBE BECCATO PRIMA UNA DIFFIDA E POI UNA DENUNCIA.
INOLTRE BASTA INFORMARSI UN ATTIMO DI PIU’ , E ANDARE OLTRE A BUDRIO NEXT. CERCARE SU GOOGLE “SOVRANITA’ INDIVIDUALE” E LEGGERE.
Il Sindaco, non può negare ai cittadini di sottoscrivere una petizione in merito a cose che riguardano i cittadini, o siamo già in dittatura?.
Se è succube di Hera, sono fatti suoi, non può violare la privacy del cittadino , questo è un metodo di schedatura nei confronti di chi lo contesta . Se questa è la sinistra, allora siamo caduti in basso , poi hanno parlato tanto del ventennio, Sindaco, preoccupati di cose più importanti del tuo territorio, che la raccolta differenziata, nel nostro territorio c’era già, e non è servito a niente mettere il rusco in casa alla gente, Sindaco non vuoi bene ai tuoi CITTADINI.
Caro Maurizio,
apprendo con grande stupore delle tue dichiarazioni a proposito della lettera spedita ai firmatari della petizione di “Noi per Budrio” sul tema della raccolta rifiuti.
Un’iniziativa, ritengo, assolutamente normale e legittima, che non lede in nessun modo il diritto alla privacy dato che le lettere erano personalizzate, inviate in forma privata, utilizzando dati forniti dallo stesso cittadino nell’ambito della raccolta firme. Parlare di schedatura è, quindi, assolutamente fuori luogo. Aggiungo che è curioso che a evocarla sia proprio chi questi nomi li ha raccolti e poi consegnati ufficialmente in Comune.
Si tratta, peraltro, di una lettera tutta rivolta al futuro e alle possibili migliorie che si possono apportare al servizio, così come attestano diverse lettere di risposta che stanno già pervenendo all’Amministrazione comunale.
Può sorprendere qualcuno il fatto che un sindaco – oltre ad accettare le critiche che giustamente gli devono essere rivolte – si metta in relazione con i cittadini per avere da loro indicazioni e consigli. Nulla di inopportuno, dunque, ma la volontà chiara e trasparente di confrontarsi positivamente su un tema importante e, fino a qualche tempo fa, delicato.
Nel ringraziarvi per l’ospitalità, ne approfitto per rilanciare su più larga scala un appello a tutti i cittadini, affinché segnalino suggerimenti e correttivi sulla raccolta porta a porta, direttamente alla mail urp@comune.budrio.bo.it
Un cordiale saluto,
Giulio Pierini, Sindaco di Budrio
E’ proprio perché ti stupisci che io mi preoccupo caro Giulio. L’iniziativa che ritieni normale e legittima pecca di alcune anomalie che mi sembrano evidenti. Per prima cosa ritieni di dover scrivere in forma personale al singolo cittadino (a proposito, mi dirai se è stato scritto a tutti i sottoscrittori della petizione o solo ad alcuni e se si con quale criterio si sia scelto il nominativo) invece di scrivere pubblicamente a tutti i sottoscrittori. Ti ricordo che in Consiglio comunale ti sei rifiutato appellandoti a una interpretazione non letterale del regolamento di non comunicare pubblicamente ai cittadini la risposta alla petizione. E adesso scrivi al singolo cittadino esprimendo un giudizio (“Posso immaginare i motivi che l’hanno spinta a sottoscrivere questa petizione che ha certificato una avversione preventiva alla nuova modalità di raccolta.”)? E’ grave se non ti rendi conto di quello che hai fatto e scritto. Certificare una avversione preventiva è un tuo giudizio che nel tuo ruolo non devi permetterti di dare. I cittadini volevano chiedere un cambiamento nella modalità di raccolta che tu non hai mai accettato, neanche di prendere in considerazione. E adesso vieni anche a chiedere dei suggerimenti correttivi? Ma ti rendi conto? Una risposta a tutti potevi darla nel notiziario comunale e invece hai ritenuto di dover spendere del denaro pubblico, di cui ti chiederò conto, per una dimostrazione muscolare di pessimo effetto. Complimenti, continua così e mi raccomando esorta ancora i tuoi a chiedere di abbassare i toni. Ma chi volete prendere in giro?
Maurizio Mazzanti
NOI per Budrio
l’unico correttivo è che tolga questa PAP fatta male …eravamo già oltre la soglia di legge…poteva spendere danaro(e risparmiarsi e risparmiarci l’incubo Hera)per sensibilizzare maggiormante i cittadini e intanto approntare isole ecologiche…tutte cose di buon senso al contrario di quel che c’è che oltre a costare di + rompe oltremodo le scatole ai cittadini che debbono vivere in discariche casalinghe e fuori quel che si vede spesso è poco edificante…questa estate vedremo sviluppi prevedibili ma non graditi…non mi stupisce che molti cittadini buttino il loro rusco in altri comuni(+ di quel che lei racconta)…si chiama legittima difesa
Maria va dal “Salumiere”.
S. “Buongiorno Signora, cosa posso servirle?”
M. “Buongiorno, vorrei due etti di prosciutto cotto.”
S. “Oh sig.ra Maria, capisco la sua richiesta e le motivazioni che la spingono a chiedermi ciò, ma vede, la bresaola che le darò ha un sacco di vantaggi rispetto al cotto che mi chiede. Guardi che bella che è! E poi la mangiano già un sacco di persone! Pensi che gliela affetto senza sovrapporre le fette così che potrà farne degli involtini perfetti perchè la fetta non si romperà. Tenga inoltre ben presente che, anche se so che molti le hanno detto cose non vere, per la sua salute e la sua linea, la bresaola è quanto di meglio possa esserci. Senza contare che l’azienda che la produce si è resa disponibile a variarne il gusto che conferiscono le spezie in funzione della richiesta dei clienti. Se quindi la prossima volta che ci vediamo vorrà dirmi come la preferisce, provvederò a trasferire la richiesta della quale probabilmente terranno conto.” e porge l due etti di bresaola alla sig.ra Maria che, infuriata, gliela tira addosso ed esce dal negozio strillando:
“IO HO CHIESTO DUE ETTI DI COTTO! SE NON LI HAI ME LO DICI, NON MI DAI DUE ETTI DI BRESAOLA! XXXXXXX!”
Le petizioni avevano un testo. La Pierini & C. sembra possa rispondere anche solo ad alcuni dei firmatari (e perchè mai non a tutti?) ma non credo possa permettersi di prendere in giro le persone così come il salumiere ha preso in giro la sig.ra Maria.
Ennesima ulteriore mancanza di rispetto da parte delle Istituzioni nei confronti dei Cittadini. Oltre che spreco di carta e spese di spedizione e tempo di chi le ha approntate = DENARO NOSTRO PER FARCI PRENDERE IN GIRO.
Ignobile comportamento.
Carissimo Sindaco,
“l’improvvida” lettera andava spedita a tutti gli oltre duemila cittadini che hanno sottoscritto liberamente la petizione sul cambio delle modalità della raccolta dei rifiuti urbani comunemente detta porta a porta,non solo ad un campione di cittadini di Sua scelta.
Così facendo ha dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno,di non essere il Sindaco di tutti,ma solo di alcuni.Ad un anno e mezzo dalla Sua elezione, ha palesato una grossa carenza nella comunicabilità ed un’innata insofferenza verso coloro che non hanno le Sue stesse vedute ed opinioni.Senza scendere poi sulle Sue scelte amministrative molto opinabili, che non hanno mai trovato un minimo di sana discussione con le minoranze negando fin dall’inizio ogni forma di dialogo.Concludo rammentandoLe che i Budriesi sono pazienti ma non sprovveduti; in più sono dotati di una memoria che và oltre i cinque anni.
Con questa lettera, si è superato non solo il limite del buon gusto, della decenza e del rispetto nei confronti dei budriesi, ma anche, che si sia impedito il libero e democratico diritto a dissentire e manifestare tale dissenso.
Nel firmare quella petizione non ho visto nessuna informativa scritta, ne sono stato informato verbalmente che i miei dati sarebbero stati utilizzati per scopi diversi da quello necessario per validare la mia firma.
La lettera, almeno al momento, non l’ho ancora ricevuta, ma dovesse succedere, la considerò un’intimidazione ed una limitazione alla mia libertà di espressione.
Io questa Pap la faccio in ossequio ad un’ordinanza, ma nessuno può togliermi il diritto di dire che fatta così non mi piace.