L’addio e il rammarico: Gianfrancesco lascia il PDL e riparte da ‘Amare Budrio’.

13 marzo, 2014

Addio al PDL che “non ha fatto nulla per rinnovarsi, né a livello nazionale né a Budrio”. Pasquale Gianfrancesco lascia il partito con il quale è stato eletto in consiglio comunale e riparte dalla lista civica Amare Budrio. “Lascio con rammarico, il PDL non ha colto i maldipancia dei suoi elettori”. Ieri sera, l’ufficializzazione in consiglio comunale. Ecco cosa ha detto a Budrio Next.

Pasquale, cosa è successo?
Dopo la scissione nazionale del PDL si è dato il via alla rifondazione dello storico partito Forza italia. Io però in quel partito non ho mai militato e ancor più, oggi, non mi ricosco. Per questo ho deciso di uscire dal gruppo budriese con cui sono stato eletto e di diventare rappresentante in consiglio della lista civica Amare Budrio.

Perchè un “no” deciso a Forza Italia?
Non credo che dopo 20 anni dalla costituzione di quel progetto si possano cambiare le cose con le stesse persone che lo hanno fondato. Questo non è un partito nuovo: è solo una lavata di faccia.

Ti aspettavi che il partito si rinnovasse?
Sinceramente sì. Dopo il tracollo delle ultime tornate elettorali il partito non ha colto il malessere e i maldipancia del suo elettorato, che chiedeva segnali di cambiamento profondo. Questo ha portato il nostro popolo a distaccarsi e a non andare a votare. Anche a Budrio la situazione non è diversa.

In che senso?
Nemmeno qua in paese c’è stata la volontà di rinnovare il partito, con il risultato che si sono allontanate persone, più che includere gente nuova. Inoltre, da quanto si è costituto il PDL non c’è mai stato un vero congresso per l’elezione del coordinatore, che è stato nominato dall’alto. Mi ricordo quando militavo in Alleanza Nazionale: lì c’erano criteri di rappresentanza basati sulla democrazia interna.

Rammarico per come sono andate le cose?
Certamente. Non mi aspettavo che il partito finisse così. Le persone all’interno di un gruppo sono importanti. Per me, per esempio, ce n’è una in particolare che voglio ringraziare. L’unica che voglio ricordare, che mi ha trasmesso i valori di una politica fatta con passione e trasparenza. Grazie a Marco Mainardi.

Con lui hai vissuto il tuo momento più bello, quello con AN…
Sì Alleanza Nazionale è stato lo spazio politico che più ha funzionato e che ha dato a questo Paese la possibilità di credere in una vera destra europea. Non credo che ora aderirò ad alcuno dei movimenti che si sono creati dopo la scissione del PDL: a Budrio resterò in consiglio comunale come rappresentante della lista civica Amare Budrio, che mi ha sostenuto alla ultime elezioni. Continuerò a rappresentare la destra e i valori a me più cari, quelli della famiglia, della patria, della giustizia.

In consiglio comunale ti sei giustificato dalle assenze fatte nel 2013…
Sì, era giusto spiegare il perchè. Da pochi anni è cambiata la normativa e non è più permesso ai lavoratori di godere del permesso per partecipare ai consigli comunali e all’attività amministrativa. E siccome faccio il macchinista per Trenitalia, spesso mi trovo in turno fuori Budrio per lavoro. Ma per il mio paese ci sono e ci sarò sempre: lavorerò con le altre opposizioni per portare avanti le battaglie in cui credo.

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7 Commenti


  1. Devo congratularmi con Gianfrancesco perché ha la nobiltà d’animo ed il coraggio di cambiare opinione, motivando i suoi dubbi, le sue incertezze politiche. Gli auguro di continuare ad esprimere le sue opinioni liberamente e di aiutare il suo paese, che ne ha davvero bisogno.

  2. D’accordo Roi, però così il suo elettorato è orfano. Avrei preferito un taglio netto. Non si riconosce più nel partito? Vada a casa.

  3. Pasquale, capisco il rammarico perchè anch’io sono di destra. Ma la colpa di chi è? Lei parla delle colpe del partito, ma il partito siete voi e soprattutto Marco Mainardi che ha reso grande la destra a Budrio, poi…..si è affievolito. Perchè?
    Per ciò che riguarda le sue assenze in comune: lo sapeva quando si è candidato che non avrebbe avuto i permessi? E’ cambiata la legge dopo? Non le sembrerebbe più giusto dimettersi e lasciare il posto a chi ha un lavoro che consenta di rappresentare gli elettori che hanno dato fiducia al partito?
    Non si abbatta comunque e continui a portare alta la bandiera così come fece Giorgio Almirante che purtroppo non ha saputo scegliersi il successore. Coraggio

  4. Andrea Bonfiglioli

    Tre cose mi vengono da dire:
    1) la decisione di uscire da un partito è un travaglio personale e va rispettato senza critiche o elogi di alcun genere
    2) essendo che il sig. Gianfrancesco, pur essendo uscito dal PDL, sia ora passato idealmente come rappresentante diretto della lista Amare Budrio ai miei occhi lo rende un degno rappresentante in consiglio e non vedo per questo alcun motivo di doversi dimettere
    3) sul fatto che non riesca a essere presente con continuità in consiglio o in commissioni consigliari a causa del lavoro, forse io al suo posto avrei lasciato per dare ad altri la possibilità di eseguire una attività politica per il comune più incisiva (ma questo indipendentemente dal fatto che non si riconosca più nel PDL, direi le stesse cose anche senza la sua fuoriuscita da quel partito).

    A proposito dell’ultimo consiglio comunale, qualcuno sa dire qualcosa riguardo i due punti all’ordine del giorno riguardanti l’ospedale? (mi sarei aspettato un articolo al riguardo, ma non ho visto nulla, grazie)

  5. Prima cosa vorrei ringraziare il commento del Giudice Roi .
    poi vorrei chiarire alcune cose.
    1 le mie assenze nel 2013 sono da attribuire si al mio lavoro ma anche ad un intervento che ho dovuto sostenere. Basta vedere le presenze dell’anno precedente e tutto sembra meno problematico. Per cio che riguarda il mio impegno, non bisogna trascurare la presenza sul territorio con innumerevoli banchetti il martedi al mercato ed la domenica in piazza dove ho raccolto la bellezza di oltre 1000 firme . Fare politica e rappresentare i cittadini non è solo partecipazione in consiglio ma è soprattutto presenza sul territorio.
    Per cio’ che riguarda la mia scelta, faccio notare alcune cose.
    – io sono stato eletto attraverso due liste PDL e civica amare budrio
    il pdl si è disciolto costituendosi in realta in tre movimenti
    -forza italia
    -nuovo centro destra
    -Fratelli D’Italia Alleanza Nazionale
    pertanto la mia scelta di non aderire a forza italia è solo una conseguenza del fatto di non sentirmi vicino a quella componente della destra Italiana, motivandola in maniera chiara gia nell’articolo.
    Il mio impegno per i cittadini di Budrio rimane importante e prioritario ,la mia opposizione ssarà sempre responsabile e costruttiva. Sempre legato a quei valori della destra che mai io ho messo in discussione.
    Per me la coerenza vale prima di tutto, se non mi riconosco in forza italia non intendo proseguire una collaborazione solo di facciata.

  6. Mia cara MariaLuisa, l’unica persona che veramente ringrazio nel mio percorso politico e’proprio Marco Mainardi. Ma a differenza di come dice lei il partito non siamo noi. Meglio dire che eravamo noi quando ci chiamavamo Alleanza Nazionale, nel momento in cui è nato il PDL molte cose sono cambiate. Il coordinatore? Nominato dall’alto
    il vice coordinatore? Nominato dall’alto. E poi influisce una politica nazionale che ci ha visto subire situazioni scomode da giustificare.
    Guardi mi sono schierato in una rossa emilia sempre a destra pur conscio di essere contro tutto e tutti. Perché i miei volori fondamentali
    PATRIA, FAMIGLIA, GIUSTIZIA, TRADIZIONI rimangono sempre i pilastri della mia vita. Pertanto non si angosci della mia scelta rimango difensore di quei valori che ci accomunano, sono stato l’unico in consiglio a votare contro il registro per le coppie gay e la parificazione alle famiglia naturale , sono mie le interrogazioni sulle case popolari , agevolazioni fiscali e servizi scolastici in favore delle famiglie extramunitarie spesso anteposte alle famiglie di Italiani. E’ mio l’unico voto contrario in consiglio contro la cittadinanza onoraria ai figli di immigrati contro la legge dello stato che prevede un minimo di 10 anni di residenza sul territorio. È mia la battaglia contro questa differenziata con la raccolta di oltre 1000 firme per la richiesta di referendum. Questa è solo una parte del mio impegno come consigliere , spesso non ci si rende conto che in una realtà come budrio non è in consiglio che si fa opposizione ma è sul territorio. Tutto cio che arriva in consiglio viene sempre approvato in maniera bulgara dalla maggioranza… comunque un anno sfigato capita a tutti io spero che il mio sia passato…. E poi mi permetta una piccola frase senza offendere nessuno…..BOIA CHI MOLLA…..

  7. Boia chi molla!

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