Per una volta non c’è stata rissa in consiglio comunale, ma la ricerca di una mediazione sui testi presentati dalle opposizioni. Al centro del dibattito la richiesta di chiarimenti sul futuro dell’ospedale di Budrio e il rimborso della mini-IMU ai cittadini. Alla fine tutto è stato rinviato alla prossima seduta.
MINI-IMU. OPPOSIZIONI: “RESTITUIAMOLA”. PIERINI: “TECNICAMENTE IMPOSSIBILE”
Le posizioni fra maggioranza e opposizione restano distanti, ma si è deciso di rinviare la discussione per poter contare su un testo condiviso da tutto il consiglio.
La maggioranza ha dovuto desistere quando si è trovata all’ordine del giorno due dei temi più caldi degli ultimi mesi: la mini-IMU e l’ospedale di Budrio. La mozione presentata da NOI per Budrio e Movimento 5 Stelle tendeva a chiedere la restituzione della mini-IMU pagata dai budriesi lo scorso gennaio. Il PD, per bocca di Valerio Orlandini, si è detto “contrario a restituire il tributo. Meglio pensare a una forma di aiuto per le fasce più deboli”, anche perchè – per il consigliere – “la corte dei conti della Lombardia ha escluso questa possibilità”. Opposizioni convinte, invece che si possa fare. “Non è una restituzione vera e propria – ha detto Maurizio Mazzanti (NOI per Budrio) – ma una compensazione per una tassa ingiustamente pagata. Molti comuni in Italia la stanno valutando, basta volerlo creando un fondo”. Dello stesso avviso Pasquale Gianfrancesco (Amare Budrio): “Il nostro paese ha sempre professato di essere un comune virtuoso, proviamo a dare un segnale importante”.Il sindaco – invece – ha chiuso sulla possibilità di farlo: “il mio parere è assolutamente negativo, è tecnicamente impossibile”, alla fine il gruppo PD non ha voluto bocciare la mozione, ma si è rinviata la discussione in sede di incontro dei capogruppo.
OSPEDALE. M5S: “CHIEDIAMO CHIARIMENTI ALLA REGIONE”. SERRA (PD): “NOI CI FIDIAMO”
Confronto serrato anche sulla presentazione, da parte del Movimento 5 Stelle, di una mozione per impegnare il Comune a chiedere chiarimenti alla Regione sul futuro dell’ospedale di Budrio. “Non vogliamo che la nostra struttura sanitaria si trasformi in una ricovero di lungodegenza e siccome ci sono molti segnali che vanno in questa direzione chiediamo che il Comune chieda spiegazione alla regione”, soprattutto visto che – ha continuato il cinquestelle Gabriele Carlotti – “ci sono dichiarazioni contrastanti tra i vertici sanitari e dirigenziali”. Il partito democratico, di tutta risposta, ha presentato una seconda mozione volta a sostenere l’operazione di ristrutturazione sanitaria. La consigliera Sonia Serra, a nome del gruppo PD, ha detto: “Noi ci fidiamo dei politici e dei tecnici che stanno lavorando per riorganizzare la sanità ospedaliera. Ci sono stati profondi tagli ma sono state tutelate le esigenze dei cittadini”.
A lei ha fatto eco il consigliere democratico Angelo Davalli: “L’ex sindaco Carlo Castelli si sbagliava quando diceva che nessuno avrebbe dovuto toccare la nostra struttura sanitaria. L’ospedale di Budrio non è più il nostro ospedale perchè si inserisce in una rete. Di fronte alla possibilità di scegliere non vado a Budrio, ma mi rivolgo all’ospedale che meglio sa rispondere alle mie esigenze di cura”. Al termine del dibattito entrambe le mozioni sono state ritirate e la discussione è stata rinviata, anche in questo caso per trovare una posizione condivisa.