Sono passati solo pochi mesi dall’episodio in cui la presidente della Camera Laura Boldrini chiuse la discussione nella Camera dei Deputati, applicando quel provvidimento che poi è stato ribattezzato “ghigliottina”. Ora, anche a Budrio, la bozza del nuovo regolamento del consiglio comunale esclude il dibattito in aula in determinati casi. La denuncia del Movimento 5 Stelle: “Così diventiamo spettatori silenziosi”.
LA GHIGLIOTTINA
Rischiano di far alzare un polverone due commi inseriti della bozza del nuovo regolamento del consiglio comunale di Budrio. Le normative proposte dalla maggioranza prevedono la possibilità di escludere la discussione in aula per gli oggetti di deliberazione già esaminati e sottoposti al voto della commissione consiliare. In pratica il Partito Democratico, che ha la maggioranza nelle commissioni, potrebbe ritenere che per determinati argomenti sia sufficiente solo la dichiarazione di voto in aula. Niente più discussione aperta, con i consiglieri comunali a cui sarebbe negato il diritto di intervento.
GIACON (5 STELLE): “NON ACCETTIAMO FORZATURE”
Immediate sono state le reazioni del Movimento 5 Stelle. “Così si trasforma il consiglio comunale – ha detto il capogruppo cinque stelle Giacon – in un luogo in cui i consiglieri sono spettatori silenziosi capaci solo di alzare la mano a comando”. “Non si capisce – ha continuato – perchè si voglia limitare il dibattito in Consiglio se non per mettere la mordacchia alle minoranze o per evitare il dilalogo tra i gruppi. Eppure non vi è mai stata irresponsabilità da parte delle minoranze , attraverso operazioni di ostruzionismo, per rimandare dei provvedimenti”. La denuncia arriva proprio dal blog locale del movimento, nel quale Giacon ha scritto che “non accettiamo queste forzature”. Poi l’appello al presidente del consiglio Gianfranco Brini. “Siamo sicuri che ha ben capito il nostro punto i vista e che saprà farsi portavoce all’interno della maggioranza delle ragioni che abbiamo evidenziato durante l’ultima riunione del gruppo di lavoro”.
Ironico il commento del grillino Carlotti: “Se dovesse passare un regolamento del genere, i consiglieri potrebbero votare comodamente dal divano di casa loro con un semplice sms, tanto non cambierebbe nulla visto che non ci sarebbe dibattito”.
Giusta la definizione del dott. Ezio di qualche giorno fa:
democrazia vigilata.
Chissà se stanno preparando anche il Regolamento per il Referendum Cittadino allo stesso modo? “Qualora lo spoglio delle schede prospetti un esito avverso alla Pierini & C. lo stesso verrà fermato e la Pierini & C. decreterà d’ufficio l’esito del Referndum.”
Ipocriti. Sempre più ipocriti.
e sempre meno democratici.
Il partito democratico ha imparato bene come si zittiscono le opposizioni perche come maestro ha avuto il popolo della liberta con il quale é andato a braccetto per un lungo periodo.Chi frequenta gli zoppi lo diventa lui stesso.
veramente il pd è l’erede del pds, a sua volta erede del pci, il comunismo è l’ideologia regina dell’antidemocrazia, e dello zittire opposizioni in modi che arrivano anche all’eliminazione fisica di coloro che non la pensano allo stesso modo, il pdl non c’entra proprio nulla con questo.
Succedeva anche prima. Pensi all’Arcipelago Gulag!
E’ un disegno strategico. Fa parte della spending review dell’ossigeno, sempre più raro nelle nostre terre, tra le più inquinate del mondo. Perché consumare tanto ossigeno con le parole, quando ha già pensato a tutto il sovrano?
Una risata li seppellirà.
La “ghigliottina” è un famoso gioco televisivo a quiz in onda tutte le sere, ed è forse a questo gradevole passatempo a cui fanno riferimento gli oppositori di “Noi per Grillo”, perché risulterebbero davvero poco comprensibili altri riferimenti. Tuttavia, consapevoli delle altrui fatiche nel cercare motivazioni con cui suscitare clamore, proviamo a chiarire affinché possano dedicarsi a più proficue ricerche.
In questi mesi stiamo lavorando insieme agli altri gruppi per la revisione del regolamento del Consiglio comunale, troppo datato e riferito al periodo in cui Budrio era sotto i 15mila abitanti. Questo percorso sembrava ben impostato, anche grazie all’azione di mediazione del Presidente del Consiglio Gianfranco Brini. Ma improvvisamente Giacon e Carlotti del Movimento 5 stelle attaccano, mentre ancora si sta lavorando a un testo condiviso. Siamo poi così sicuri che nel Movimento siano d’accordo con questa polemica contro il PD?
La proposta del gruppo consigliare PD-Budrio Bene Comune non ha niente a che fare con la ghigliottina applicata alla Camera dei Deputati per fermare il dibattito e votare immediatamente un atto: per gli argomenti trattati in modo esaustivo e completo nelle commissioni e solo con l’unanimità della Commissione, si potrà procedere in Consiglio comunale, senza ulteriore e ripetitiva discussione, al solo voto di approvazione; lo scopo di questa presunta “ghigliottina” è quello di dare valore al ruolo delle Commissioni evitando così inutili ripetizioni di dibattiti già avvenuti. Il tutto sempre e solo con l’unanimità della Commissione. Definire questa opzione come “ghigliottina” è improprio e falso.
Un’ultima precisazione: il gruppo PD-BBC ha chiesto di inserire nel regolamento la diretta streaming anche per le Commissioni – così come avviene per il Consiglio comunale su decisione del Sindaco – proprio per garantire trasparenza e democrazia che alcuni inconsapevoli commentatori ritengono calpestate.
Di quanto sopra spicca in maniera notevole una presuntuosità a dir poco celestiale. E confusione di concetti: trasparenza non vuol dire Democrazia. E voi avete fatto un’autentica schifossima porcata in termini di Democrazia, oltre che incetta di comportamenti incivili: ben sapendo che qualcuno stava raccogliendo firme per un referendum cittadino ed avendo ben più di un mese di tempo vi siete ben guardati dal predisporre quanto mancava per ONORARE (ma voi non sapete cosa sia la DIGNITA’) quella richiesta. Andate quindi a predicare altrove, sempre che ci sia qualcuno a darvi retta. Altro che “inconsapevoli commentatori”…
Senza parole…
Leggendo la proposta fatta dal gruppo di maggioranza PD di chiudere la discussione in commissione sui vari argomenti che attengono alla vita pubblica Budriese,mi chiedo;perchè non eliminare il consiglio comunale e votare a maggioranza in commissione? Si risparmierebbe tempo,danaro e per qualcuno figure meschine. La verità è che così facendo si ridurrebbe il consiglio comunale, in un ulteriore biodigestore di decisioni prese altrove ed il sindaco in un novello podestà. Ma a chi vengono certe idee?
Definire le opposizioni con il nome “Noi per Grillo” è poco più di una provocazione da bulletto in età pre-adolescenziale, e si commenta da sé.
Faccio però presente che dire che “il gruppo PD-BBC ha chiesto di inserire nel regolamento la diretta streaming anche per le Commissioni” mi fa esclamare meglio tardi che mai, visto che noi lo avevamo scritto già 2 anni fa nel nostro programma elettorale http://goo.gl/LrwqUF (in prima pagina).
E vorrei ricordare che non si “da valore al ruolo della Commissione” facendo votare, perché le Commissioni un ruolo lo hanno già, che è quello di spiegare a chi vi partecipa alcuni aspetti di uno specifico argomento, lasciando la possibilità di fare domande o chiarirsi dubbi.
Rispondo infine alla domanda: “Siamo poi così sicuri che nel Movimento siano d’accordo con questa polemica contro il PD?” . A nessuno di noi interessa la polemica contro il Pd, a noi interessa cosa fa il Pd a Budrio.
Caro Gabriele per 20 anni i sinistri hanno fatto Noi per Silvio e adesso si stranizzano che 2 liste civiche vadano d’accordo all’opposizione. Sono strani questi democratici!
Le commissioni consigliari hanno un compito, quello di rispondere alle domande dei commissari per chiarire dubbi, ignoranze su argomenti non conosciuti (non si può essere tuttologi), ma il dibattito politico si fa in consiglio comunale, infatti nessuna decisione può essere presa in sede di commissione in quanto, a differenza del consiglio, non è stata eletta dal popolo.
Quindi, pur facendo anche lo sforzo di credere alle migliori intenzioni, questo intendimento è assolutamente antidemocratico, perciò da non perseguire