Caso infermiera budriese in Regione, nessun richiamo a Ripa di Meana

7 aprile, 2014

Nessun richiamo sarà fatto al dirigente dell’AUSL Bologna Francesco Ripa di Meana [foto] che lo scorso 11 gennaio, in un evento pubblico alle Torri dell’Acqua, zittì una infermiera budriese (apostrofandola con “Si ricordi che io sono il suo direttore generale“). L’assessore Lusenti: “Ma convengo sull’uso di uno stile diverso”. Anche se poi se la prende con i budriesi: “Hanno usato modalità aggressive”.

LUSENTI: “SAREBBE STATO MEGLIO USARE STILE PIU’ PACATO”
Il caso dell’infermiera budriese rimproverata è arrivato in Regione. Il consigliere Giovanni Favia ha presentato in aula una interpellanza, volta a conoscere l’opinione dell’assessore alle politiche sanitarie Carlo Lusenti, su quanto accaduto nell’incontro dedicato al futuro dell’ospedale di paese. L’intervento e la relativa risposta sono stati pubblicati dallo stesso Favia in un video [sotto]. Per l’assessore Lusenti: “Già dall’inizio dell’incontro il clima nella sala era surriscaldato da frequenti interruzioni (dei partecipanti, ndr) e dall’uso di un linguaggio e modalità aggressive, al limite dell’offesa”. Lusenti, ricorda poi, quel “Tornatene a casa con la tua auto blu”, frase pronunciata da un cittadino nei confronti del direttore generale del Sant’Orsola Sergio Venturi (esattamente, “Lei ci va in auto blu” ). L’assessore ha però anche detto: “Convengo che sarebbe stato meglio utilizzare uno stile diverso, più pacato e improntato a uno scambio dialettico più costruttivo”. Il consigliere Favia non ha mostrato soddisfazione alla risposta di Lusenti. “Abbiamo una classe dirigente inadeguata – ha detto – che non sa ascoltare i problemi reali di infermieri che hanno stipendi da miseria”. E ha concluso: “Il cittadino può permettersi di perdere le staffe, l’amministratore pubblico no”.






LUSENTI: “OSPEDALE DI BUDRIO NON SARA’ DEPOTENZIATO”. MAZZANTI: “PAROLE DI CIRCOSTANZA”
Per quanto riguarda le richieste dell’ex grillino sul futuro dell’ospedale di Budrio, Lusenti si è limitato a rispondere: “Nell’incontro, fin dall’inizio, è stato chiaro l’intento dell’azienda ospedaliera di non chiuderlo, né depotenziarlo”. “Capisco le parole di circostanza di Lusenti – ha detto Maurizio Mazzanti, capogruppo NOI per Budrio – ma ciò che non viene chiarito è l’ambiguità tra l’intento di non depotenziare l’Ospedale di Budrio, come dice l’Ausl e il piano regionale, che sembra andare in una direzione ben diversa. E se andiamo a vedere di persona la situazione all’Ospedale, soprattutto per quello che riguarda il Pronto Soccorso, qualche dubbio rimane. Noi ci fidiamo dei fatti, non delle parole e se ci sarà da protestare, lo faremo”.

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2 Commenti


  1. In questa Italia trovo sia sempre più faticoso viverci. Non so se resisterò ancora, sicuramente non voglio ci cresca mio figlio!

  2. Basta con tutte queste lamentele! Fidatevi dei vostri capi che vi porteranno ai traguardi più luminosi. Basta con l’anarchia! I cittadini, soprattutto se di campagna, la debbono finire di parlare ad alta voce. Con lorsignori solo sussurri.
    Diamine! L’ospedale sarà più bello e più grande che pria! E se qualcuno non ci crede, peggio per lui!
    Guardate le centrali a biomasse: campi desolati trasformati in gioielli di tecnologia ed in grandi serre per produrre rossi e turgidi pomodori. I Pellerossa, pensate, in omaggio ai popoli che l’imperialismo europeo ha distrutto. Oh perbacco, scusate, sono andato fuori tema.

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