“Dovete farvene una ragione”, perchè “questi impianti esistono, non sono nocivi per la salute e dobbiamo tenerceli”. Il gruppo consiliare del PD di Budrio ha risposto così alle critiche del comitato Mezzolara per l’Ambiente nei confronti del capogruppo Simona Rossi. “Festeggia l’arrivo dei pomodori pellerossa – scrive il gruppo di Mezzolara – dopo mesi di diffide agli impianti e fascicoli in Procura”.
BIOGAS E PELLEROSSA. IL COMITATO: “ROSSI NON INFORMATA SU IN INQUINAMENTO E DIFFIDE?”
E’ ancora scontro aperto tra il comitato Mezzolara per l’Ambiente e il Partito Democratico di Budrio. La tensione è salita nuovamente dopo che, nelle scorse settimane, il sindaco Pierini ha inaugurato la serre di pomodori pellerossa, che sfruttano il calore dei vicini impianti a biogas della frazione. La capogruppo del PD Simona Rossi aveva accolto con favore la notizia, parlando di un “ottimo esempio di realtà ecosostenibile che coniuga l’impresa privata e la cooperazione”. Posizione che non è andata giù ai concittadini della Rossi, anche lei abitante di Mezzolara, che – tramite il comitato Mezzolara per l’Ambiente – hanno messo in rilievo le contraddizioni. “Ma come può essere possibile – si legge in una nota – che un rappresentante dell’amministrazione comunale si permetta di festeggiare l’arrivo dei pellerossa dopo mesi di “diffide” ricevute dagli impianti GFE, fascicoli inviati alla Procura della Repubblica ed al GSE, quindi di rilevanza penale, da parte di ARPA, AUSL e Provincia di Bologna?”. E ancora: “Forse Simona Rossi non è informata sul problema di questi impianti, sulle negligenze di conduzione, sulle numerose prescrizioni autorizzative non osservate, lacune infrastrutturali degli impianti GFE, sugli sversamenti in alcuni fossati di liquidi altamente inquinanti, su modalità di impiego del digestato, scellerato per quantità, al punto da inquinare corsi d’acqua della Bonifica Renana?”.
PD: “SE NE FARANNO UNA RAGIONE”
A stretto giro è arrivata la risposta del PD. “Dopo aver perso il ricorso amministrativo – si legge in un comunicato – teso a fermare la costruzione e il funzionamento degli impianti a biogas di via Cantapoiana, gli attivisti del comitato dovrebbero definitivamente guardare alla realtà dei fatti: questi impianti esistono, sono stati permessi e autorizzati dalla Provincia, non sono nocivi per la salute e dobbiamo tenerceli”.
“Al di la dei punti di vista politici budriesi, tutti gli aspetti tecnici, sanitari e autorizzativi sono ormai chiari e limpidi: non c’è propaganda che tenga e bisogna farsene una ragione”.
.. e producono una bella montagna di soldi per lorsignori, soldi che pagano tutti i contribuenti, spesso ignari e divorati dalle tasse del nuovo partito padronale. Che vergogna!!!!!
Ah non c’è che dire, un atteggiamento di massima espressione della bandiera di cui si vestono quelli del PD e la sig.ra Rossi: democratici!
E se c’era ancora qualcuno che non era convinto che sono un gruppo d’ipocriti, adesso non dovrebbero esserci più dubbi: fatevene una ragione.
Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere per ore !!! ” Gli impianti sono stati permessi e autorizzati dalla provincia”…..Perchè in provincia chi comanda ???? Questa è democrazia ??
Il concetto di utilizzare i nostri terreni agricoli per alimentare centrali a biomassa invece che utiizzarli per coltivazioni di qualità è davvero frutto di una politica agricola miope e di respiro cortissimo.
Però l’arivo dei pomodori pellerossa mi ha messo dubbi….forse allora ne è valsa davvero la pena…quasi quasi un brindisi lo faccio pure io.
Arriveranno le elezioni amministrative ? Arriveranno .. arriveranno …e se ne faranno una ragione.
Negli ultimi mesi deve essermi sfuggito qualcosa.
Non sapevo intanto che il personale del Pd budriese fungesse da tribunale amministrativo, mi ero accorto invece che si erano moltiplicati sul territorio i professori in diritto, frutto evidente delle Università libere, da quelle della terza età a quelle di fantasia (dalla Giovanni Paolo II alla Sophia University).
Dunque, tanto per mettere i puntini dove necessitano:
1)Il comitato di Mezzolara non ha perso alcun ricorso amministrativo. Ha rinunciato a proseguire l’azione per l’altissimo costo delle difese. Il comitato, al contrario delle altre parti, non paga gli avvocati coi soldi pubblici ma con quelli dei suoi aderenti e simpatizzanti.
2)Non capisco in base a quali studi scientifici, il PD budriese affermi che gli impianti non sono nocivi alla salute. A me risulta che scarichino in atmosfera metano, anidride carbonica, ossido di carbonio ed altre sostanze che non sono certo salubri. Inoltre producono liquami e residui solidi che, se non adeguatamente trattati ed utilizzati, causano inquinamento idrico, del suolo e del sottosuolo. In che misura non lo so visto che i “famosi controlli” in tempo reale si sono rivelati una barzelletta.
3)Gli impianti sono stati autorizzati dalla provincia solo nei comuni che li hanno voluti. Dove i sindaci si sono opposti seriamente, le biomasse non le hanno fatte.
4)A tutta evidenza, il PD di Budrio ha sponsorizzato gli impianti a biogas. Che lo abbia fatto anche l’amministrazione comunale, con il sindaco attuale e quello precedente in testa, é il segno di una grave incapacità a svolgere un ruolo di amministratori al di sopra delle parti. Frutto di un profondo ed irrisolto conflitto di interessi.
GRANDE dott. Ezio!
Con questo suo il PD nostrano ne ha da palare per il prossimo mese. Speriamo puliscano bene e mettano tutto nel sacco/compattatore giusto.
M’è rimasto tra le dita già dal primo apparire di questa notizia “sugosa”: ma perchè invece di perder tempo dietro ai pomodori (che sicuramente crescono meglio se lasciati in pace) non stanno a casa a preparare il Regolamento per i Referendum Cittadini che manca da sempre? Cosa li paghiamo a fare questi amministratori della mutua? Perchè inaugurino serre di pomodori? … vero vero, i pomodori sono rossi ed attraggono la loro attenzione… ma possiamo diventare rossi anche noi no?
Allora sigg. della Pierini & C., il parto di questo Regolamento è collegato alla legge elettorale nazionale?