di Giovanni Zanardi
Ieri sera sono andato all’Unipol Arena. Cosa c’era? C’era Beppe Grillo, nel suo comizio a pagamento Te la do io l’Europa. L’ho fatto perchè chi si trova come me nella condizione di avere, fieramente, la tessera di un partito in tasca, non deve mai perdere la curiosità e l’apertura di sentire opinioni diverse dalla propria.
L’ho fatto perchè ho molti amici e persone che stimo che in quel movimento si impegnano e quel movimento lo votano. Ieri sera c’erano 4000 persone, molte delle quali fino a qualche anno fa votavano il mio stesso partito. E invece di schernirle, questa cosa mi deve solo interrogare.
Com’è andata? Ho riso, Beppe Grillo fa ridere.
Poi? Poi ha detto anche delle cose vere: dobbiamo cambiare la politica, cambiare l’Europa dei burocrati e rivoluzionare positivamente questo paese e la sua classe dirigente. E’ vero Beppe, hai ragione.
E poi? Poi boh. Non ho capito cosa mi dovesse rimanere da questo turbinio circolare e senza continuità logica di denunce, rabbia, spunti e sputi. E palle: palle gigantesche. Palle economiche, palle scientifiche. Come quando dici, Beppe, che tornare alla lira non sarebbe un problema, che non sarebbe un problema non ripagare il debito, che possiamo produrre tutta l’energia nel nostro paese da fonti rinnovabili. Semplicemente, non è vero. E questo, Beppe, lo sai benissimo.
Io credo, ne sono convinto, che il disagio profondo espresso da quella platea debba essere anche il nostro. Ma credo anche, che a quel disagio non si risponda con quegli urli, ma con una visione e una proposta. Quella che stiamo mettendo in gioco in questi mesi. Tra mille difficoltà e contraddizioni, non ho nessuna intenzione di negarle, ma con l’ambizione di chi, invece di stare fermo a difendere la propria presunta purezza preferisce tentare di cambiare davvero, anche sporcandosi un pò le mani. Proviamoci.
Giovanni Zanardi
Alcuni piccoli appunti caro Giovanni; Uno,hai rimarcato il fatto che il comizio di Beppe Grillo fosse a pagamento; ti ricordo che nel partito in cui fieramente militi, si paga persino per esprimere una preferenza( alle primarie)Due,Beppe Grillo è un comico e far ridere è il suo mestiere,vorrei farti presente che nel PD in molti fanno ridere pur non essendolo.Tre;dai del bugiardo a Grillo quando asserisce che non sarebbe un problema tornare alla lira.Io non sicuro come te che stia mentendo,quello che invece è lampante e che è diventato un problema rimanere nell’euro.Quattro;dimostrami che mente pur sapendo di mentire, quando dice che in Italia si può produrre energia da fonti rinnovabili.Cinque; la verità è che si ascoltano attentamente le idee degli avversari politici,quando le proprie vacillano, caro Giovanni.
Riporto un commento di un lettore -Patrizio 1881- de “il Fatto quotidiano” di oggi. Mi sembra molto interessante perché rispecchia in parte il mio pensiero. A questo punto temo che Grillo abbia veramente perso la bussola, anche come propagandista. L’ho sempre considerato un pessimo stratega politico ma un bravissimo propagandista. Sino a pochi giorni fa. In un paese in cui ci sono spazi politici enormi da percorrere, in cui manca un grande movimento ambientalista, un partito di sinistra moderno e aggressivo, un partito liberal-progressista che si ispiri a Gobetti, lisciare il pelo alla destra estrema e alla lega, a me sembra un’operazione suicida.
“Nonostante le bestialate da un anno a questa parte, avrei rivotato ancora M5s, sia perchè gli altri partiti con difficoltà si allontanano dalle vecchie abitudini, sia per mandare un messaggio all’ Europa…ma dopo questa non vedo come posso votare un movimento che si schiera a favore della secessione del Veneto…è una assurdità che non riesco nemmeno a verbalizzare, talmente grossa che fa cadere qualsiasi cosa ci sia dietro….per quanto riguarda le persone arrestate: stavano trattando l acquisto di armi..ma come si fa a dare una qualsiasi giustificazione? basta che uno abbia coperture politiche qui in italia, che può fare di tutto: frodare, avere rapporti con mafiosi, comprare armi…ogni giorno una dimostrazione di squallore….comunque vediamo gli altri ‘uno’ che sono in parlamento cosa dicono della secessione, se anche loro approvano e appoggiano la cosa (si salta il referendum naturalmente in questo caso).”
Carissimo Beppe, grazie delle tue considerazioni. Provo a rispondere punto per punto.
1) Non era mia intenzione caratterizzare in modo dispregiativo “comizio a pagamento”, è la maniera in cui l’ha definito lo stesso Beppe. Per me è legittimo, anzi auspicabile, che la politica si finanzi con piccoli contributi dei sostenitori. E’ l’unico modo per renderla libera e trasparente.
2) Considerazione soggettiva, incasso 🙂
3) L’Euro ha avuto le sue criticità, ma si tratta di capire se i suoi problemi sono la causa, la conseguenza o magari, ed è la mia opinione, un mix di queste due. Non si tratta di negare l’evidenza, i nostri problemi sono sotto gli occhi di tutti. Ma i casi sono due: o si parte da considerazioni realistiche sulle nostre di responsabilità, oppure si relega quasi tutte le responsabilità ad una moneta come un grande capro espiatorio, che ci solleva, ma non risolve nessuno dei tantissimi problemi che abbiamo.
4) Contestavo il fatto che si possa produrre tutta l’energia elettrica da fonti rinnovabili. Con le attuali tecnologie, c’è un limite intrinseco di circa il 20% sulle fonti rinnovabili non programmabili (eolico, solare, termoelettrico) prima di compromettere l’affidabilità del sistema. Sarà diverso quando e se si svilupperanno sistemi di accumulo adeguati ed impianti con resa più alta. Ad oggi, siamo un paese totalmente dipendente dall’estero dal punto di vista energetico. E pagare l’energia (e il debito) in lire, ci manderebbe in rovina.
5) Qui proprio non son d’accordo, l’ascolto è il primo passo per il dialogo, ci fa bene a tutti. Vicini e lontani 🙂
Spero di esser stato esauriente, fammi sapere cosa non ti convince, a presto Beppe!
5) il dialogo fa bene se è onesto. E già qui vediamo che il sig. Giovanni racconta le buggie come la Pierini & C.
Ipocrisia innanzitutto!
Caro Marco, ho raccontato nell’altro post da dov’erano nate le mie riflessioni, anche postando dei video che evidenziavano una certa semplificazione e faciloneria nel raccontare le cose e confermavano a grandi linee quello che avevo scritto. Poi, come detto, magari sono stato superficiale su alcuni passaggi, ma quell’articolo era nato da un semplice post su Facebook, non aveva la pretesa di essere un editoriale di alto profilo degno di Scanzi o Travaglio 🙂
Detto questo, sono sinceramente interessato a sapere dove e perchè mentivo. Lo dico davvero senza ironie, sono interessato per una questione di correttezza personale. Le auguro una buona giornata!
Giovanni
Lei caro Giovanni, se è veramente interessato alla correttezza personale, per prima cosa – e ben prima di sapere dove ha qui mentito – dovrebbe lasciare lo schieramento nel quale milita. E dato che non lo farà, evidentemente per qualche tipo di convenienza od ideologia (peggio forse), non credo le possa veramente interessare dove ha qui mentito. E tutto ciò conferma la sua ipocrisia.
Sono uno sprecone, con le parole, e m’allargo perchè credo sia comunque valido/giusto rispondere anche quando si sa che è “fiato sprecato”. Sig. Giovanni, legga quanto ha qui riportato BN del suo post FB e poi legga quanto ha scritto il sig. Carlotti. Avrà la risposta alla sua domanda. Se poi il suo stravolgere quanto ha visto/sentito all’Arena non è stato voluto ma è proprio ciò che ha assimilato quella sera allora le sarà ancor più chiaro che il PD non è il suo partito: non ha ancora capito chi sono!
Buona a lei.
Certo che se M5S è un contenitore vuoto o pieno di balle, dal PD di cui si sente dire di tutto ed il contrario di tutto ed in cui sono presenti /coesistono personaggi agli opposti cosa si deve pensare?
.. Giovanni, più che “sporcarsi un po’ le mani”, che in politica fa sempre venire i brividi (la stessa espressione, purtroppo, è stata usata anche da papa Francesco, però in altri ambiti), userei un “metterci il cuore”, che richiama l’avere il coraggio (dal latino ‘cor habeo’: ho cuore, ci metto il cuore), perché il cuore nel sentire cristiano è il centro della persona, di tutta la persona: mente, cuore, anima, intelligenza, affetto .. P.S. Se hai dato 30 euro per ascoltare Grillo, domani a messa quando passerà Placido per le offerte come minimo devi versare un assegno in bianco .. 🙂
Carissimi,
sono davvero contento per il bel dibattito che si è creato, ho letto ogni commento con grande interesse. Ritengo però necessario, per continuare il dibattito nel modo più positivo possibile, ristabilire un minimo di verità.
Gabriele ha scritto: “Giovanni Zanardi attribuisce a Grillo la frase “possiamo produrre tutta l’energia nel nostro Paese da fonti rinnovabili”. E chiunque capisce che questa è una fesseria, e che Grillo NON può averla detta.”
Credo che non ci sia cosa migliore che lasciarvi l’audio dello spettacolo, così che possiate valutare autonomamente http://youtu.be/RBwKXNFndiY
Sostanzialmente Grillo dice che nel suo piano si potrà produrre, tramite fonti rinnovabili, tutta l’energia elettrica entro il 2020 (non il 20%), e tutte le forme di energia (quindi anche quella motrice per macchine e camion e quella termica per i nostri appartamenti) entro il 2040. Nei minuti precedenti trovate tutti i concetti di cui avevo parlato, sull’uscita dall’Euro e la non restituzione del debito.
In questo senso, confermo tutte le cose che avevo scritto nel mio articolo. A mio parere, sono scommesse non realistiche, smentite dall’evidenza scientifica e molto, troppo semplificate.
Detto questo, non credo che sia l’argomento più interessante su cui impuntarsi, ritenevo però giusto rispondere agli amici che mi avevano dato del bugiardo. Spero che non venga letta come una rivalsa personale, credetemi non lo è. C’è bisogno di meno attacchi personali e più confronto rispettoso sui temi e gli ideali. La sfida vera è continuare a confrontarci, nelle visioni diverse, sull’Europa e su come cambiarla. Parlare di Europa è parlare del nostro destino comune. Questo confronto è il segno che c’è comunque grande voglia di confrontarsi e di crescere insieme. Un abbraccio a tutti. Giovanni