Sabato 3 marzo 2012, in occasione del decennale dell’assassinio del Prof. Marco Biagi, giuslavorista, avvenuto a Bologna il 19 Marzo 2002 ad opera delle Brigate Rosse, l’Amministrazione Comunale di Budrio gli intitolerà il Parco di Via Dante Mezzetti.
Fu colpito alle 20,35 del 19 marzo 2002, sotto casa, in via Valdonica, nel cuore antico del capoluogo emiliano, mentre in bicicletta rientrava nella sua abitazione dove l’attendevano la moglie Marina Orlandi e i due figli.
STUDIOSO DEI PROBLEMI DEL LAVORO
Marco Biagi, da persona sensibile e attenta quale era — oltre che grande studioso — già dieci anni fa cercava di rispondere ai tanti quesiti del mercato nell’era della globalizzazione: il lavoro che manca, le tante forme del lavoro precario, di un lavoro non più capace di assicurare un futuro di certezze alle giovani generazioni. Un compito molto difficile il suo. Poi Marco è stato fermato. Nel modo più vile.
MA i temi sui quali studiava ed elaborava, oggi, sono ancora più attuali. Una attualità che si è fatta drammatica per migliaia di giovani del nostro Paese.
L’ASSASSINIO
L’attacco mortale fu condotto da un nucleo di due sole persone, con quattro colpi di pistola, due dei quali mortali. Appartenevano alle Nuove Brigate Rosse, responsabili anche dell’omicidio di Sergio Dantona, giuslavorista, consulene del ministro del lavoro Antonio Bassolino, assassinato nella primavera del ‘99 a Roma.
BUDRIO LO RICORDA
Per ricordarlo, il Comune di Budrio ha organizzato un incontro alle ore 11.00 di Sabato 3 marzo 2012, presso le Torri dell’Acqua (via Benni 1), dal titolo: Dieci anni dopo: chi era Marco?
Interverranno:
Carlo Castelli – Sindaco di Budrio
Prof. Luigi Montuschi – Comitato Scientifico Fondazione Marco Biagi
Alle ore 11.45, al Parco Marco Biagi (di fronte alla Farmacia Comunale e Coop. Adriatica), esposizione della targa commemorativa.