Sono intervenuti tutti insieme i consiglieri del PD per dare la fiducia al sindaco Pierini, approvando il piano di riorganizzazione della S.T.E.P, la società patrimoniale del Comune di Budrio che rischia il dissesto finanziario. Le opposizioni sono uscite dall’aula in segno di protesta. 5 Stelle e NOI per Budrio annunciano il ricorso alle Autorità competenti. Perchè il disastro S.T.E.P e qual è il piano di Pierini per tentare di salvare il Comune di Budrio.
IL PD SALVA IL SUO SINDACO. VIA AL PROCESSO DI RIORGANIZZAZIONE S.T.E.P
Ce l’ha fatta il sindaco Pierini a far passare in consiglio comunale il piano di riorganizzazione della società patrimoniale di Budrio, ottenendo il voto – non scontato – del suo gruppo politico che, dopo numerosi incontri nei giorni scorsi e una seduta consiliare tesa e nervosa, si è deciso a rinnovare la fiducia al Sindaco. “Il modo compatto e con coscienza – ha dichiarato la capogruppo Sonia Serra – ci assumiamo la responsabilità di votare questo provvedimento”.
Le opposizioni, per protesta, sono uscite dall’aula al momento del voto. “Voterete davanti a dei banchi vuoti – ha detto Maurizio Mazzanti – e vi prenderete tutte le responsabilità di questo atto”. Giacon (Movimento 5 Stelle): “E’ una delibera vergogna, faremo ricorso alle autorità competenti”. Gianfrancesco (Amare Budrio): “Prendiamo atto che i nostri dubbi erano veri”.
PERCHE’ LA CRISI E COSA PREVEDE IL PIANO
Erano anni che sulla S.T.E.P. vertevano preoccupazioni e inquietudini, dettate dalle difficoltà di riuscire a comprendere come la società operasse e quale fosse il suo stato di salute finanziario. Nel 2008, quando fu creata, il Comune le demandò la gestione di gran parte delle attività comunali, quali la cura del verde, delle strade, degli edifici e della gestione di nuovi investimenti. Lo scopo era quello di poter gestire con più flessibilità le attività in questione, senza ricadere nei vincoli tipici di un ente pubblico. La S.T.E.P., tuttavia, ha lavorato senza poter contare su entrate certe da parte del Comune di Budrio. In altre parole il Comune non è stato in grado di pagare una parte rilevante dei lavori effettuati dalla società, accumulando debiti durante gli anni, finchè la pressione delle banche e dei fornitori ha portato il sindaco Pierini a non poter più tacere lo stato delle cose. Dopo il voto favorevole del consiglio comunale si potrà, così, far partire il piano di ristrutturazione, che porterà a rinegoziare i mutui con le banche, spalmando i canoni fino al 2030. Diciassette anni in cui il Comune sarà chiamato a pagare, anno dopo anno, i lavori non pagati negli ultimi anni. Una pezza che non sarà però sufficiente a mettere in sicurezza la salute delle casse comunali. L’operazione ha, nel concreto, lo scopo di aumentare le possibilità di trovare un privato che diventi socio della S.T.E.P, unica speranza reale di salvare le finanze pubbliche. Il sindaco Pierini ha voluto smentire che il privato sarà una multiutility, visto che nei giorni scorsi voci attente avevano parlato di HERA come possibile socio, ma ha voluto precisare che si punterà su un consorzio di imprese. Ma il voto di ieri l’altro, per Pierini, è stato fondamentale soprattutto per potersi presentare a giugno, in sede di approvazione di bilancio, senza troppo obblighi finanziari immediati nei confronti di S.T.E.P e poter contare sulla diluizione, negli anni, dei pagamenti.
OPPOSIZIONI LASCIANO L’AULA. 5 STELLE E NOI PER BUDRIO ANNUNCIANO RICORSO ALLE AUTORITA’ COMPETENTI
Hanno lasciato l’aula in segno di protesta contro l’operato della giunta comunale. “Le scelte fatte dall’amministrazione in questi anni e il voto di oggi – ha detto Mazzanti (NOI per Budrio) avranno effetto sui prossimi 17 anni, sul futuro di Budrio e delle generazioni a venire, e metteranno a rischio i servizi che garantisce il Comune. C’è una responsabilità politica dietro questa situazione di assoluta gravità, e in particolare di chi da 7 anni gestisce il bilancio del Comune. Si è scommesso, in passato, sul fatto che il Comune potesse introitare onori di urbanizzazione, ma oggi il bilancio non è sostenibile”. E, insieme al capogruppo 5 Stelle ha detto: “Faremo tutto quello che è in nostro potere facendo ricorso alle autorità competenti”. Antonio Giacon (5 Stelle) ha aggiunto: “Questo provvedimento è una ciliegina avvelenata su una torta andata a male. E’ una delibera improponibile, inaccettabile e scellerata che irrigidirà i bilanci. Nei prossimi giorni ci rivolgeremo alle Autorità competenti affinchè possano verificare se le nostre ipotesi di irregolarità e di violazioni al loro esame sono solo fantasie oppure verità. Non abbiamo i numeri per fermare questo provvedimento, ma si sappia che i 6 consiglieri che abbandonano l’aula nel momento in cui viene votata questa delibera vergogna rappresentano i voti di 4.338 budriesi che nel 2012 al primo turno li votarono, ben di più dei 4.101 voti rappresentati dai consiglieri della coalizione di maggioranza”. Anche Pasquale Gianfrancesco (Amare Budrio) ha lasciato gli scranni della sala consiliare. “L’amministrazione deve comportarsi come il buon padre di famiglia, perchè quando si opera con i soldi dei cittadini bisogna pensarci più di una volta. Mi piacerebbe sapere cosa pensa SEL, alleato del PD, di questa operazione di privatizzazione e cosa pensa la maggioranza del fatto che gli oneri di urbanizzazione introitati negli anni dell’espansione urbanistica del paese sono andati anche a coprire la spesa corrente”.
PIERINI: “OPERAZIONE FISIOLOGICA E NORMALE. NON E’ UN DRAMMA”
Per Giulio Pierini il piano di riorganizzazione nasce dal fatto che “il contesto economico e sociale attuale è diverso da quando la società fu creata”. “Dopo 7 anni anni – ha detto – c’è bisogno di adeguare e dare nuovo dinamismo alla S.T.E.P. individuando nuove soluzioni e aggiustando quello che non funziona”. Per il Sindaco questo percorso è “fiosologico e normale. Non un dramma”. Purtroppo – dice – “la stabilità non si è concretizzata a causa della crisi economica e del mercato immobiliare e non certo per una cattiva gestione amministrativa, come molti tendono a dire in questi giorni”.
“Le opere fatte dalla società in questi anni – ha aggiunto – sono sotto gli occhi di tutti. Non credo che si sia fatto il passo più lungo della gamba, ma forse si è peccato di troppo ottimismo”. E sull’entrata di un socio privato: “E’ una opportunità da cogliere. Sarà un consorzio di imprese che gestirà i servizi e garantirà posti di lavoro”.
Pensavo che i “kamikaze” non esistessero più ed invece martedì sera in consiglio comunale a Budrio,sono stato inesorabilmente smentito.
Imperterriti, senza dubbio alcuno, i consiglieri di maggioranza,dopo aver sorseggiato il” sake” offerto loro dal sindaco pro tempore Pierini,hanno votato compatti una delibera che definirlo un sacrificio finanziario della durata di 17 anni per i Budriesi, è un’eufemismo. Che il re sia nudo ed il comune finanziariamente ai titoli di coda,lo testimonia il fatto che incalzato dall’opposizione da accuse e precise domande sulla partecipata STEP, il sindaco,non abbia dato risposte sufficientemente chiare ed esaurienti. Ed invece di dare uno STOP alla STEP si continua a ballare sul ponte del Titanic.
Buongiorno a tutti,
mi riferisco al virgolettato attribuito al sig. Gianfrancesco quando chiama in causa SEL.
Voglio ricordare a lui in primo luogo ed ai lettori tutti che Sinistra Ecologia Libertà NON è presente in consiglio nè direttamente in giunta.
L’assessore Montanari, al quale va il nostro ringraziamento per il difficilissimo lavoro che sta portando avanti, è in quota a Rifondazione Comunista.
Grazie
Caro Paolo, veramente Gianfrancesco ha chiesto cosa pensa SEL delle privatizzazioni non se è presente in maggioranza o in un giunta. A meno che SEL non si consideri più un alleato del Pd. E’ troppo comodo dire “noi non c’entriamo” quando bisogna prendere posizioni che potrebbero disturbare questa amministrazione. Ti riformulo la domanda, a te e al nuovo rappresentante di SEL a Budrio: “Qual è la posizione di SEL di Budrio sulla privatizzazione della Step?” Mi farebbe piacere sentire la vostra posizione.
Vi ringrazio anticipatamente
Maurizio Mazzanti
NOI per Budrio
La mia era una risposta empirica, nel senso che fare una domanda a chi non c’è FISICAMENTE non mi sembra la via giusta per ottenere una risposta. Dico male ?
Forse il sig Gianfrancesco non conosce bene la collocazione politica dell’assessore Montanari, bisognerà chiederglielo. E’ un compito che ti lascio volentieri.
Non si vuole sfuggire nulla, ti tranquillizzo a tal proposito; non abbiamo mai avuto timore ad esprimere la nostra posizione in maniera chiara anche quando non coincideva con quella della coalizione di maggioranza ( vedi la questione Hera ).
Non essendo più il responsabile politico del circolo il mio è un commento personale, da militante in SEL, nulla di più.
Detto questo mi sto documentando molto bene perchè la domanda merita una risposta precisa.
Mi riprometto di dartela al più presto.
A presto!
Paolo
Ricorda da vicino come tutte le amministrazioni pubbliche hanno amministrato ed amministrano i sacrifici dei cittadini: facendo debiti che obbligheranno ad aumentare i sacrifici, ed intanto loro si ingrassano. Speriamo nel Natale!
E’ “un percorso fisiologico e normale.” Non faccio illazioni volgari che turberebbero le orecchie della solerte amministrazione comunale.
Per questi signori creare e persistere in situazioni con gravi conflitti di interessi, indebitare l’ente pubblico -cioé i cittadini- sino al collo, é come fare un gargarismo al mattino per rischiarare la voce.Tanto loro cosa rischiano? Se li trombano in politica, hanno sempre qualche poltrona di pelle in una delle tante società pseudo-private o similpubbliche. Altroché ammortizzatori sociali.
Mah, si rimane sempre più perplessi. Direi che la lezione delle ultime amministrative evidentemente non è stata recepita, poichè la maggioranza dei cittadini ha bocciato i “vincitori”, cioè ha chiaramente detto alle urne che così come si era governato Budrio fino a quel momento non andava bene, e invece che fa la maggioranza? Indebita i cittadini fino al 2030 per errori di scelte del passato. Bene, spero che quando ci saranno le prossime amministrative i cittadini si ricordino di STEP e puniscano i colpevoli politici di questo sfascio, cioè il PD e i suoi ancillari alleati.
Penso che Casalini non abbia tutti i torti. Non credo abbia tanto senso sapere cosa farebbe Sel, che non è presente.
E’ più interessante sapere cosa ne pensa Rifondazione Comunista, che è presente con l’Assessore Montanari.
O, ancora meglio, sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il suo compagno di partito Felice Naselli, che era Assessore quando è stata creata Step.
Lui in giunta ha visto nascere Step, l’ha vista indebitarsi, e vedeva che il Comune non pagava i canoni concordati.
Chissà se si preoccupava di vedere una società interamente formata da patrimonio pubblico in “tensione finanziaria”.
Chissà cosa pensa oggi della soluzione adottata dal suo ex collega di giunta Pierini.
E chissà se considera realizzabili le promesse fatte da Pierini, come l’adeguamento sismico della scuola di Mezzolara, o la palestra al posto dei tendoni del tennis, o la pensilina alla scuola elementare, considerando che avrebbe dovuto pagare Step, che però attualmente non sembra in grado di farlo.