Dopo 2 anni di mandato amministrativo per Pierini si apre una nuova stagione, con un partito che esce rafforzato dal voto di domenica. Ora le prove locali sembrano più facili, anche se non sarà semplice risolvere i gravi problemi economici del Comune di Budrio. Sul tavolo resta il difficile rapporto con le opposizioni e con i renziani del territorio e la possibilità di un rimpasto di giunta.
GRANDE CONSENSO, RINFORZATA LA LEADERSHIP
Il 54% dei consensi per il partito democratico spianano la strada al mandato amministrativo di Pierini. E’ vero che si tratta di elezioni europee, ma tant’è che gli oltre 5.000 voti dei budriesi che hanno crocettato PD sulla scheda sono una manna per un partito che solo due anni fa per poco non sfiorò il tracollo alle elezioni comunali, quando vinse per una manciata di voti sul grillino Giacon. Circostanza che si aggiunge ai due anni di gropponi alla gola in consiglio comunale, per la gestione di un paese che si è scoperto gravato da profonde problematicità.
UN PAESE IN DIFFICOLTA’
A un bilancio difficile da chiudere e alle difficoltà a pagare la società patrimoniale S.T.E.P, la scorsa settimana si è aggiunta pure la “stangata” IMU e TASI, con le aliquote pompate al massimo per far cassa. Una serie di problemi che in pochi anni hanno trascinato il nostro paese al di fuori di quell’elité di enti locali virtuosi, per la verità oggi sempre minore. Difficile pensare che l’amministrazione comunale avrebbe retto anche di fronte un voto negativo per il partito. Ma con un paese disposto a sostenere il PD alle europee, Pierini ora si prepara con più facilità a superare un altro gravoso scoglio, quello che venerdì prossimo porterà il consiglio comunale ad approvare il bilancio di previsione 2014.
LA QUESTIONE RENZIANA, SLANCIO O ISOLAMENTO?
Per la verità la grande vittoria dei democratici di domenica potrebbe aprire anche scenari meno felici per Pierini. Se da un lato è vero che il PD ha vinto, dall’altro è ancora più vero che lo ha fatto per merito di Matteo Renzi, il segretario che mai è stato sostenuto dalla dirigenza locale. In fase di primarie – infatti – Pierini ha sempre sostenuto la parte bersaniana del partito e ha sempre rinunciato a fare il tanto comune “coming out” a favore del fiorentino, che ha portato molti politici alla definizione di “renziani della seconda ora”. La valanga di voti di Renzi gli permette sì di tornare a godere di un consenso più ampio, ma allo stesso tempo lo isola nella minoranza del PD bolognese, quella parte del PD che Renzi ha condannato a essere rottamata.
Per riequilibrare la situazione locale, in particolare di fronte ai militanti renziani, Pierini potrebbe arrivare a un rimpasto di giunta per dare responsabilità amministrative a quella parte del PD senza incarichi. Per farlo, dovrà inevitabilmente sacrificare la seggiola degli assessori dei piccoli partiti alleati, che domenica scorsa – salvo la lista Tsipras – hanno fatto un nuovo “flop” alle urne.
LA NUOVA STAGIONE
Per il PD a Budrio si apre dunque una nuova stagione, fatta di un ritrovato slancio ma anche di tante difficoltà, con lo spauracchio grillino temporaneamente messo alla porta, ai democratici basterà mantenere il gruppo compatto in consiglio comunale per difendersi con i numeri alla prova dei voti decisivi.
Ora sta a Pierini prendere con il piede giusto il risultato di domenica e capire se vuole continuare ad affrontare gli ultimi tre anni di mandato in trincea, con le opposizioni con il fiato sul collo, o decidere di aprirsi anche a quelle realtà locali che non accettano un modo di amministrare a un’unica direzione. Dal suo comportamento dipenderà il rilancio del nostro paese.
Gli altri vincono e lui sorride???
Bah…
Mi ricorda Veltroni che festeggiava perché negli USA e in Giappone avevano vinto i democratici -.-
L’analisi del voto di domenica a Budrio, si racchiude in un proverbio appositamente manipolato e adattato al nostro paese. Eccolo:” Chi sbaglia incassa e i cocci sono dei cittadini” Chi ha permesso al Sindaco di sorridere? qualcuno un’idea ce l’ha.
Beppe, abbi fede! Per il sindaco si voterà fra un paio di anni, se Pierini sorriderà ancora vorrà dire che è un grande … , o semplicemente che gli hanno trovato un altro lavoretto…
Credi che Pierini non verrà rieletto? Se i budriesi cambiano sindaco o partito ti offro una cena 😀
Già… il rimpasto … la vecchia scuola… che ha reso l’Italia quel che è. Già, si, dopo aver sentito dei renziani dir peste e corna della Pierini & C, ci manca solo di vederli entrare a Palazzo sotto braccio della stessa. Il quadretto sarebbe proprio completo… ma non se ne salva uno!!!!! Dignità zero! LOL
Concordo Marco, Concordo.