Nella notte in cui l’Italia disputava la sua prima partita ai mondiali, non tutti erano intenti a seguire l’incontro calcistico. Un gruppo di malviventi si è intrufolato nel cimitero di Budrio, in via Olmo, e ha rubato rame da cornicioni e tombe di famiglia. La scoperta, la mattina dopo, quando le famiglie derubate hanno presentato denuncia presso l’Arma dei Carabinieri.
DERUBATO ANCHE IL NEGOZIO DI FIORI
Sono entrati dal portone principale e han fatto ‘man bassa’ di varie strutture di rame. Un gruppo di persone si è così introdotto nel cimitero di Budrio, nella notte tra sabato e domenica e ha portato via il materiale trovato nei cornicioni e dalle tombe di famiglia. La mattina seguente è stato da subito evidente il ‘passaggio’ dei malviventi: tubi e grondaie staccate, molti dei quali rimasti a terra in mezzo alle tombe. Oltre alle scale utilizzate dagli operatori del cimitero, rimaste posizionate proprio nei punti in cui hanno rimosso il rame. Anche il negozio di fiori che si trova a ridosso del cimitero ha subito un furto: i ladri hanno mandato in frantumi la vetrina per entrare e impossessarsi delle poche cose di valori presenti.
L’ORO ROSSO CHE VALE 5 EURO AL KG
Il rame è diventato a tutti gli effetti un tesoro che fa gola alle organizzazioni criminali. Oltre a essere considerato il miglior conduttore elettrico e termico dopo l’argento, è resistente alla corrosione, robusto e flessibile e può essere riciclato al 100% senza perdere le sue capacità. Ha un’area di esportazione vastissima: è richiesto dall’Europa dell’Est (in particolare Polonia, Germania, Austria e Ungheria) fino in Cina e in India. La filiera di questo mercato è vasta e molto organizzata: piccoli ladri rubano il rame che poi lo rivendono a rottamai e grossisti fino a cinque euro al chilo. Da qui, il metallo viene spedito in fonderia oppure lavorato sul posto.
Una volta trasformato in anonime barre, il rame viene esportato all’estero, dove viene rivenduto e rimesso nelle diverse catene riproduttive. Il metallo viene lavorato, trasformato, riutilizzato in videogiochi, telefonini di ultima generazione o nei cavi che alimentano gli impianti fotovoltaici di mezzo mondo. E’ possibile, inoltre, che il rame esportato rientri in patria e venga rivenduto all’interno di altri oggetti.
i furti di rame sono una vera piaga sociale. i ladri rubano anche i cavi della segnaletica ferroviaria, causando gravi disagi al traffico.
Non sarebbe ora di MONITORARE SERIAMENTE ingresso ed uscita del rame presso i grossisti? Se i ladri non hanno un acquirente, smettono di rubare.
Non si può fare: rischia di funzionare.
A parte le scommesse sulla nazionalità dei ladri, questa è la conseguenza dell’aver abolito i guardiani senza predisporre impianti di sorveglianza. Certo, meglio spendere i soldi nella “Casa della Salute” o regalarli a Hera…
Concordo!
Visto che le tombe dei miei genitori sono state pagate (e non poco) a suo tempo, mi aspetto che questa “amministrazione” si attivi al più presto per ripristinare il danno senza attendere le piogge autunnali.