“L’acqua non era inquinata dalle attività circostanti (biomasse, ndr) ed è stata analizzata come molto buona”. Lo ha detto il sindaco Giulio Pierini intervenendo in un incontro pubblico a Mezzolara di Budrio, in merito all’episodio della moria di pesci di poche settimane fa. Resta il mistero su come si è svuotata la valle Benni.
I RILIEVI DI ARPA E AUSL
“Dai primi rilievi di ARPA e AUSL – spiega Pierini – ci sono elementi rassicuranti. Il 23 giugno ARPA è intervenuta sul posto per prelevare due campioni di liquido le cui analisi escludono ipotesi di avvelenamento, visto che ci è stato comunicato che l’acqua è particolarmente buona. Ora attendiamo i riscontri definitivi. L’AUSL – dice ancora il Sindaco – ha mandato in valle Benni un suo veterinario che ha riscontrato la presenza di 600-700 Kg di pesci morti, senza particolari odori sgradevoli. Ci è stato comunicato che la fauna non sopravvissuta è stata sotterrata e coperta di calce nella parte alta della valle, per evitare di inquinare le falde acquifere. Da quello che possiamo dire dopo i primi sopralluoghi è escludere l’ipotesi di avvelenamento, visto che i pesci di piccola taglia sono sopravvissuti. Elemento che fa si che non si possa parlare di disastro ambientale, anche se è un fatto molto grave”.
VALLE BENNI, RESTA IL MISTERO
Esclusa l’ipotesi dell’inquinamento delle acque, resta aperta la pista tracciata da subito dall’amministrazione comunale, ovvero quella della pesca di frodo. Secondo il primo comunicato emesso dall’ente pubblico – infatti – si immaginava come “l’atto avesse come obiettivo facilitare la pesca di frodo nella valle stessa”. Quel che è certo è che qualcuno ha aperto una paratia della valle e ha fatto defluire fuori tutta l’acqua, portando la valle in secca nel giro di meno di una settimana.
Gli stessi cittadini di Mezzolara, intervenuti all’assemblea, non si spiegano come sia possibile quanto successo. “Chi doveva vigilare non lo ha fatto – dice Tiziano, mezzolarese – se l’acqua fosse uscita dalla strada l’avremmo vista tutti, perchè è un tubo che per 7-8 giorni porta fuori migliaia e migliaia di metri cubi, allagando le zone circostanti. Strano che nessuno se ne sia accorto”.
Suicidio di massa !?!
Si, ma della polli_ittica del PD.
Sembra una vicenda da consegnare al C.U.N.(centro ufologico nazionale). Una florida valle ricolma di buonissima acqua e di pesce, ridotta nel giro di pochi giorni ad un putridume di fauna acquatica maleodorante.Dopo 15 giorni dall’accaduto, il Sindaco di Budrio è andato a Mezzolara per rassicurare gli abitanti del luogo portando con sè una testimonianza verbale e non scritta, dell’idoneità dell’acqua fornitagli dall’organo preposto alla verifica e affermando un principio biologico; vale a dire: in mancanza di acqua,il pesce muore.Dunque,qualcuno ha aperto una paratia,(nessun testimone visivo) l’acqua è defluita (nessun testimone visivo) chi doveva sorvegliare non ha reso nessuna testimonianza,e come succede spesso in questi casi,è iniziato il palleggio di responsabilità che si concluderà con la più classica denuncia contro ignoti.
L’acqua era buona, ma assente! Quindi non è un disastro ambientale bensì un disastro da siccità.
Ma per favore !!!!!!!!!
Un nuovo argomento per una puntata di “Mistero” o “Voyager”.
«Moria di pesci nella Valle Benni. Di chi è la colpa: UFO? Rettiliani? Cambiamenti climatici? Macchie solari? Matteo Renzi? Seguiteci e non ve ne pentirete!».
Confesso: questa volta il pressapochismo del sig. Pierini mi ha fatto ridere. “… l’acqua è molto buona.” …. speriamo che non ci sia qualcuno che sentite queste parole vada a riempire le bottiglie per poi berla a tavola. Farebbe il paio con quello stordito che, sempre per supposizione della Pierini & C. , svuota lo “stagno” per pescare meglio. … ma possibile che il più stupido dei pescatori di frodo sia capitato qui? In un posto pieno di pesci dove puoi tornare a tuo piacimento più volte a fare il pieno tu togli il tappo per non usare la rete? ….. ok ok, Einstein.. “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi.” …
Tornando al sig. Pierni, mi ha anche fatto ridere che si sia preoccupato di minimizzare “la puzza” e che abbia rassicurato la popolazione sulla giusta sepoltura dei pesci morti che avrebbero potuto inquinare LE FALDE ACQUIFERE!!!! LOL! Ma stiamo scherzando? Al limite forse tanto pesce in decomposizione avrebbe potuto dar fastidio allo stagno! Ma alle falde proprio no! MAGARI fosse questo il pericolo d’inquinamento delle falde! Ma quanti animali selvatici muoiono ogni giorno nei nostri campi e canali e nessuno li seppelisce con tanto di calce!? …aaaaahhh …. qualcuno teneva conto delle perle di saggezza che ci vengono dispensate dal sig. Pierni: questa potrebbe far da sottotitolo allo specifico libro.
…ma i Rettiliani sono quelli che vivono nell’ultimo tratto dell’intestino o è la considerazione che l’amministrazione ha per noi cittadini quando ci propina certe risposte?
Battuta intelligente e sagace, Aulo.
Le rispondo: la “nostra” “solerte” ed “efficentissima” amministrazione non perde mai occasione per propinarci risposte a metà, come nella suddetta occasione del disastro avvenuto nella Valle Benni.
Ma le risposte dovrebbero essere date a una cittadinanza in maniera completa, chiara ed esaustiva, cosa che quasi sempre la “solerte” ed “efficentissima” amministrazione budriese non ha mai fatto!
Cordialmente
Alcuni giorni orsono ho ricevuto queste rime via e-mail da una “poetessa” Budriese in erba,che ovviamente se pubblicate, vuole rimanere nell’anonimato. Anche se l’opera non è di alto profilo,mi è piaciuta e ve la propongo; “Laggiù nella valle tra mais e centrali,l’ecologica oasi ha messo le ali Non più grigi aironi farfalle e cicogne,ma solo fetore di pesci ormai carogne.La guardia non c’era e se c’era dormiva,e intanto la valle andò alla deriva”.
Sono molto lontano e leggo di rado. Sono assolutamente indignato per le insulsaggini pietose, acritiche e scopertamente difensive di una realta`indecente che la solerte amministrazione di Budrio ci vuol propinare.
Non ho altre parole!
A pagina 14 del numero di settembre del mensile comunale si parla proprio della Valle Benni. Ecco alcune “perle” scritte nel corsivo iniziale:
«Con le speculazioni […] di commentatori sul web, si era tentato, da subito, di presentare l’accaduto come un disastro ecologico, alludendo all’inquinamento prodotto dalle vicine centrali a biogas. […]
Ma i cittadini hanno diritto a informazioni basate su analisi condotte scientificamente (sic!), e non a informazioni “per sentito dire” o, ancora peggio, manipolate, tendenziose e fuorvianti.»
Ovviamente, ennesimo articolo senza firma alcuna, anonimo. E, ancora, atteggiamento difensivista da parte dell’amministrazione che stigmatizza ogni informazione “fuori dal comune” (è proprio il caso di dirlo!) come balla, baggianata, speculazione, o semplice “voce” infondata! Avanti pur così ….
«Fino a quando abuserete della nostra pazienza?»