Deciso l’interramento della Bologna-Portomaggiore. Pierini: “Ricadute negative”

10 luglio, 2014

Dopo anni di stallo e numerosi incontri sul tema è stato deciso l’interramento della Bologna-Portomaggiore, nel tratto ferroviario tra via Paolo Fabbri e via Larga a Bologna. Per tutta la durata del lavori, al via fra un anno, i viaggiatori dovranno scendere alla stazione di Roveri. Pierini: “Ricadute negative sui budriesi. Dateci una compensazione”.

IL DISAGIO
E’ ancora vivo il ricordo dei pendolari budriesi degli anni in cui fui interrato il tratto di via Zanolini, dovuto al disagio di scendere alla stazione Rimesse di via Massarenti e di prendere la navetta fino al centro. Ora il via all’opera di interramento, del tratto ferroviario lungo via Massarenti, mette in campo una ipotesi di maggiore difficoltà. Le corse dei treni termineranno in stazione Roveri, zona industriale di Bologna, dove – probabilmente – una navetta sostitutiva porterà in città.

PERCHE’ L’INTERRAMENTO E LA QUESTIONE DEL DOPPIO BINARIO
Il tratto che passerà sottoterra sarà quello tra via paolo Fabbri e via Larga, per 7-8 chilometri. Lavori per il costo di più di 40 milioni di euro che si faranno grazie al contributo quasi esclusivo della Regione che negli ultimi tempi ha spinto molto per partire. La decisione è stata assunta per far fronte ai disagi recati dai passaggi a livello che insistono su via Massarenti, che congestionano il traffico per buona parte della giornata. La situazione era in stand by da circa due anni perché non si riusciva a decidere se fare una ferrovia ad un binario o se si poteva farla a doppio binario. Si è deciso di farla ad un solo binario sia per i costi ma anche perché si sarebbero, in caso contrario, dovuti demolire molti edifici. L’opzione chiude definitivamente il campo a far diventare la Bologna-Portomaggiore una vera tratta ferroviaria metropolitana. La rinuncia alla realizzazione di un secondo binario impedirà – infatti – di aumentare la frequenza dei treni portandola a dieci-quindici minuti a regime.

CRITICI I SINDACI DI BUDRIO, CASTENASO E MOLINELLA
Sul fronte degli scettici ci sono i sindaci dei comuni che subiranno maggiori disagi dai lavori. I primi cittadini di Budrio, Castenaso e Molinella hanno affidato le loro perplessità a un documento. “Pur comprendendo la necessità – si legge – che esiste ormai da molti anni, di superare i gravi disagi di viabilità nell’intero quartiere San Vitale, causati anche dai passaggi a livello della linea ferroviaria, segnaliamo la ricaduta negativa che i lavori avranno sulla fruibilità del servizio da parte dei cittadini residenti nei comuni attraversati dal treno della “veneta”. Richiamiamo, ancora una volta, l’approvazione, nei nostri tre consigli comunali, di una mozione critica verso quest’opera”.

“Se l’iter per approvare e finanziare in modo completo e adeguato l’opera andrà avanti come sembra – si legge ancora – chiediamo con forza che si tenga pienamente conto della dimensione e della ricaduta di carattere metropolitano di questa scelta, a partire dalla necessità di adeguati interventi di compensazione nei nostri tre comuni in termini di migliore accessibilità al servizio ferroviario”.

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5 Commenti


  1. Andrea Bonfiglioli

    Mah, cosa dire, in Italia non si riesce mai a fare le cose per bene. Possibile che non si riesca ad interrare la linea e a fare contemporaneamente due linee interrate? possibile che sia più facile arrivare sulla luna che risolvere bene questo problema?

  2. Sì non e comoda la cosa, specialmente per le persone che devono andare in centro. Ci sono anche studenti e lavoratori. E non penso che a loro faccia piacere spendere ne dei soldi in più ne di perdere del tempo.

  3. Sarà che mi è antipatico per cui faccio fatica a capirlo, ma: “.. dateCI una compensazione.” cosa vuol dire?
    1) soldi al Comune?
    2) un collegamento diretto con bus da Budrio a Bologna Centrale?
    3) se non è 1 e 2 perchè “dateCI”? E’ chi usa il treno il quella tratta che semmai va indennizzato, visto il temporaneo disagio (*) mica il Comune od altri…

    (*) speriamo non sia un’altra Budrio-Reggio Calabria…

    Chissà se in Regione hanno valutato la possibilità di due binari in verticale anzichè in orizzontale. La larghezza resterebbe la stessa ma ci sarebbero i due binari… certo, ci va un po’ di cemento in più, ma questo è un argomento che al PD (Stato, Regione & Provincia) risulta molto interessante…

  4. La ferrovia transiberiana:la più lunga del mondo,è stata costruita 100 anni addietro in poco più di 10 anni.Questo tratto:non più lungo di 3 km potrebbe essere costruito in non più di un anno e invece credo,con il precedente dell’interramento di via Zanolini e stazione S.Vitale,non basteranno due anni.Quanto a due binari sovrapposti,è fattibile:un tratto della metro di Milano è così ma poi,da via Larga in avanti,ci sarebbe nuovamente il collo di bottiglia di un solo binario e,non si risolverebbe nulla.Dovrebbe essere tutta a doppio binario e,essendo pianura,non ci sarebbero costi proibitivi.Basta la volontà.

  5. E’ un incubo, già il disagio continuo per chi come me dovrebbe prendere ogni santo giorno questo treno tratta Budrio/Bologna per lavoro e, in realtà, già ora causa grosse limitazioni, in quanto offre pochissime corse e sono più le volte in cui sono costretta a prendere la macchina più autobus che il treno …..figuriamoci se iniziano a fare sti lavori, non per migliorare poi il servizio per molti pendolari, ma per facilitare il traffico. Ma una persona che vuole andare a lavorare e non si trova un servizio adeguato cosa deve fare? E’ ora che la tper con i comuni della provincia di bologna inizi ad apportare dei seri miglioramenti a questi servizi………. una persona che abita in provincia…..dopo le 9 non ha più nessuna corsa …..e questi pensano di fargli prendere treno e navetta ……mah!!!!!!!! Oltre ai disagi del traffico ….non pensano che sia scandaloso che per percorrere la tratta Budrio Bologna il treno impieghi dai 30 ai 40 minuti?????o.O Certo che ci vorrebbero dei doppi binari e magari nel periodo dei lavori anche degli autobus sostitutivi

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