La rivoluzione dell’acqua pubblica. Inaugurata a Budrio la ‘Casa dell’Acqua’

15 settembre, 2014

Acqua naturale, frizzante e refrigerata che utilizza l’acquedotto comunale e per questo è sicura e controllata. E’ la rivoluzione della Casa dell’Acqua, il depuratore ad uso cittadino, il primo a essere inaugurato a Budrio (il 4 ottobre tocca a quello vicino alla piscina). Pierini: “Meno plastica, così proviamo anche a ridurre il monte rifiuti”. Il business dell’acqua pubblica: costerà 5 centesimi al litro, oltre 30 volte più di quella del rubinetto.

SI PAGA TRAMITE MONETE O GETTONE PREPAGATO
Sarà facile per i cittadini rifornirsi presso l’impianto. Tramite un facile display di erogazione può essere selezionato il tipo di acqua che si preferisce (naturale, leggermente frizzante, frizzante) dopo aver pagato tramite monete o con un comodo gettone prepagato a forma di goccia, acquistabile alla farmacia comunale. Al litro l’acqua costerà 5 centesimi.


PRIMA NEL SUO GENERE
La casa dell’acqua installata a Budrio è la prima nel suo genere. Questo perché utilizza la doppia tecnologia della microfiltrazione e dell’osmosi inversa, i metodi di depurazione ad uso alimentare più sicuri e più diffusi al mondo, che consentono di ottenere un’acqua purissima, sicura e di elevata qualità. L’azienda che ha installato l’impianto è la Ecoline di Forlì, leader nella realizzazione di depuratori cittadini.

UN VANTAGGIO ECOLOGICO
Un vantaggio non solo per i cittadini che potranno portarsi a casa buona acqua, ma anche per l’ambiente. A Forlimpopoli, il primo paese in regione in cui la Casa dell’Acqua ha visto la luce, sono state risparmiate in un anno 400.000 bottiglie (equivalenti a 16.000 kg di plastica). “Senza contare – come ha ricordato il sindaco Pierini – la diminuzione del monte rifiuti che si verificherà”, con meno bottiglie di plastica buttate.

UN BUSINESS CHE VALE 30 VOLTE IL COSTO DELL’ACQUA DEL RUBINETTO
Se il confronto economico con l’acqua in bottiglia è a favore del nuovo impianto della Ecoline, non si può dire lo stesso se facciamo un paragone con l’acqua che beviamo dal rubinetto di casa, tra l’altro sempre proveniente dall’acquedotto comunale. In questo caso il vantaggio è tutto per l’impianto domestico, il cui costo al litro è di 30 volte inferiore a quello erogato dalla Casa dell’Acqua (circa 0,16 centesimi, contro 5 centesimi). Oltre al fatto che l’acqua in casa è veramente a “Km 0”, visto che nemmeno il consumatore si deve spostare per procurarsela.

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13 Commenti


  1. Se utilizza l’acqua dell’acquedotto comunale, non é acqua di sorgente, o sbaglio? Una volta si definiva pubblicità ingannevole!
    (cfr. DPR 339/99)

  2. Dopo la Casa della Salute, Budrio sentiva necessità di ospitare pure la Casa dell’Acqua. Ma qui nessuno degli inquilini del Comune se ne va a casa per sempre !!!!

  3. a quando l’installazione ( ovviamente a pagamento) di un erogatore di “aria pulita”??

  4. Pare che un distributore analogo l’abbiano chiesto anche i cittadini di Mezzolara,di Vedrana,di Maddalena,di Prunaro e di Dugliolo;
    “Non è possibile è stata la risposta del Sindaco; Non possiamo dare l’impressione ai nostri cittadini che la nostra amministrazione fà acqua da tutte le parti.”

  5. Se per acqua pubblica si intende che la paghiamo tutti noi, il concetto non fa una piega, aggiungerei che paghiamo anche l’energia per il suo funzionamento, mentre chi ha fornito le apparecchiature incassa 5 centesimi di euro al litro. Detto questo, e senza strumentalizzare la posizione scelta davanti alla coop ( tutta un dire ), penso che anche in questo caso sia stata persa l’occasione di fare le cose fatte bene, sarebbe bastato aggiungere al distributore, l’erogatore di acqua solo filtrata gratuita e a quel punto, a mio avviso, si sarebbe potuto realmente parlare di acqua pubblica, peccato………
    Senza andare lontano un buon esempio esempio lo possiamo trovare a Molinella: http://www.comune.molinella.bo.it/ufficio/1/1/12/304/ufficio-agricoltura-e-ambiente–v-area/casa-dellacqua

    • Signor Gherardi, ho la lieve impressione che le sue posizioni su ogni cosa siano determinate da quelle dell’amministrazione comunale e non da proprie convinzioni: se il sindaco dice bianco, lei dice nero e se dice nero lei ricorda che era meglio bianco.
      L’importante è essere contrari: le casette dell’acqua di Molinella sono quelle che fornisce Hera che, se ricordo bene la sua opinione a riguardo, si muove solamente quando c’è da guadagnare qualcosa a scapito di noi cittadini e bisogna quindi evitarla a prescindere.
      Si è informato adeguatamente su quanto il Comune di Molinella ha speso per quelle casette? Chi effettivamente paga quel tipo di servizio: tutti i cittadini o solo quelli che vi prelevano acqua? Come ha scelto Molinella il fornitore? E il Comune di Budrio? Che spese ha sostenuto e con quali modalità ha scelto questo tipo di casette? E perché è stata scelta quella collocazione? (lei dove l’avrebbe messa, a proposito).
      Non mi sembra che lei si sia posto questo tipo di domande, ma che abbia semplicemente applicato il solito raggionamento “se loro fanno così, allora è sicuramente sbagliato”. Sa un po’ troppo di vecchia politica, per un innovativo movimento come il suo.

      • Come mai ricorre ad un nick? Qualcosa da nascondere? O insegnamenti della vecchia politica dai quali è veramente difficile staccarsi?
        Se fossi al posto del sig. Luca non le risponderei.
        Le sue domande possono anche essere un buon esercizio, ma sarebbe bene lei rileggesse con più attenzione quanto il sig. Luca ha scritto, soprattutto la prima riga.

      • Le rispondo volentieri, anche se Budrionext non e’ un Telequiz e io non sono un suo concorrente.
        Se le mie posizioni sono spesso critiche rispetto a quelle del sindaco e’ solo per ragioni che non manco mai di puntualizzare, caso per caso. Le mie
        perplessita’ verso Hera non sono figlie di un pregiudizio ma frutto di circostanze precise che non ho mai mancato di documentare : che poi Hera “si
        muova solo se c’e’ da guadagnare” lo scrive Lei. Certo, io preferirei che i servizi pubblici fossero affidati e gestiti da una societa’ completamente pubblica e non da una societa’ quotata in borsa, che come tale persegue logiche di profitto spesso in contrasto con gli interessi delle comunita’ servite.
        Per quanto riguarda Molinella : a quanto ne so, il costo per il Comune e’ stato di 10mila euro oltre alle spese per il basamento e l’allacciamento della
        struttura. L’acqua erogata viene pagata dalla collettivita’ (come a Budrio), con la differenza che a Molinella la naturale e’ gratis mentre a Budrio ci
        saranno da pagare 5 cent/litro che pero’ incassera’ un privato. Come e’ stato scelto il fornitore : una delibera di Giunta demando’ al Dirigente responsabile
        l’emissione di un bando, poi non saprei dire se sia stato fatto, se si sia proceduto per manifestazioni d’interesse o per determinazione dirigenziale. Sa
        com’e’ : faccio il Consigliere a Budrio (non a Molinella), ho un lavoro e una famiglia, e soprattutto non sono Pico della Mirandola.
        Per quanto riguarda Budrio, invece, le posso dire che il fornitore e’ stato scelto attraverso una procedura ad evidenza pubblica, e le spese che il Comune
        ha sostenuto sono quelle relative all’allacciamento iniziale. Poi, ovviamente, sosterra’ tutte le spese relative all’acqua erogata e alla corrente elettrica
        utilizzata.
        Sul “ perche’ “ sia stata scelta quella collocazione… beh, mi sa che lo dovrebbe chiedere a chi ha deciso di installarla proprio li’. Dove l’avrei messa io ? Di sicuro non in prossimita’ della Coop. Penso che una buona
        collocazione avrebbe potuto essere in prossimita’ della zona sportiva (piazzale della Gioventu’, o all’esterno del Palasport), ma di collocazioni se ne possono prendere in considerazione piu’ d’una. Il fatto di posizionare il distributore davanti alla Coop potrebbe “spingere” chi va a rifornirsi d’acqua a entrare anche al supermercato e farci la spesa, magari per fare una sola “fermata” con la macchina. Io invece penso che a Budrio la Coop di agevolazioni ne abbia avute (vedi trasferimento da zona via Edera) e ne abbia (vedi aliquote Tari) sin troppe, senza bisogno di aggiungerne altre.

  6. Per caso quando fu inaugurata a Molinella, ricordo male o c’era la tanto vituperata giunta di centro-destra?

    • Il Passatore:
      “Tra tutte, rimase tristemente famosa l’occupazione di Forlimpopoli, avvenuta nella notte del 25 gennaio 1851. Durante l’intervallo di una rappresentazione, i briganti penetrarono nel Teatro Comunale (oggi teatro Verdi): saliti sul palcoscenico, puntarono le armi contro gli spettatori terrorizzati e, facendo l’appello, rapinarono uno ad uno gli spettatori presenti in sala. Fra le famiglie rapinate vi fu anche quella di Pellegrino Artusi. A raccolto concluso, gli efferati banditi stuprarono alcune donne, e tra queste Gertrude, sorella dell’Artusi, la quale impazzì per lo choc.”
      Poi ognuno sceglie i nickname che più sente vicino.

      • Egr. Sig. Sonose Miserio,
        mi perdoni, ma anche il suo “nick” non scherza! ….
        Forse che si senta più vicino ad essere semi-serio? 😀

  7. completamente in accordo col sig. gherardi
    …. ma onorato che il sig. ” CASADEI”
    usi il mio nome come nickname ….. haahhah
    ma nn si puo sentire ….daiiii!!
    hahahhaha

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