Dal 26 al 29 settembre 2014 la Sala di Lettura di Mezzolara ospita la tradizionale mostra d’arte curata da Franco Gatti in collaborazione con Leonardo Arrighi [Clicca sull’immagine per aprire la locandina]. L’esposizione, dal titolo L’Arte in bianco e nero, è animata dall’idea che l’attrazione degli artisti per l’utilizzo della doppia cromia rappresenti una chiave di lettura fondamentale per poter creare dialoghi e interazioni tra numerosi autori, fra cui: Honoré Daumier, Medardo Rosso, Domenico Baccarini, Marino Marini, Salvador Dalì, Paolo Manaresi, Andy Warhol, Luciano De Vita, Mario Schifano.
La scelta del bianco e nero come protagonista della mostra, costituita da oltre quaranta opere, permette di confrontarsi con diverse tecniche artistiche – xilografia, incisione all’acquaforte, litografia, disegno a china, a grafite e dipinti a tecnica mista – avendo così la possibilità di penetrarne i punti di contatto e le differenze.
LO SGUARDO IN BIANCO E NERO
Il bianco e il nero hanno da tempo immemorabile firmato un patto di non belligeranza, che li ha portati ad unirsi, creando un binomio inscindibile. Il bianco e il nero non sono soltanto due colori, ma rappresentano una parte fondamentale della nostra storia. I parenti più lontani, gli edifici, gli scenari ed i sentimenti perduti appaiono all’interno di fotogrammi in bianco e nero. La mente, quando inverte la direzione del vettore temporale, risalendo il flusso degli avvenimenti, agisce attraverso dei pensieri che si concretizzano in immagini dalla doppia cromia. I ricordi più cari sono spesso legati a volti in bianco e nero. L’atmosfera che si crea è densa di nostalgia, ma anche di un calore capace di riscaldare lo sguardo che si sofferma su degli istanti irripetibili. Il bianco e nero ha accompagnato la nascita del cinema e della televisione, entrando nell’immaginario collettivo e rimandando la fantasia a qualcosa di primordiale. Il cosmo linguistico esprime molti concetti grazie alla nota coppia di colori, che dona una sintesi perfetta di stati d’animo e visioni dell’esistenza. Il bianco e il nero hanno offerto all’arte una lunga serie di possibilità: una enorme quantità di creazioni artistiche sono state generate da una sottile linea nera su un foglio bianco. In tante occasioni gli artisti scelgono il bianco e nero come mezzo espressivo delle loro opere, in altri frangenti trovano un supporto nel disegno in bianco e nero, che diventa la prima tappa di una indagine più ampia. L’apparente riduzione di variabili cromatiche consente all’autore di manifestare tutta la propria forza intellettuale, trasmettendo allo spettatore l’ineguagliabile potenza del gesto artistico. Il bianco e il nero dialogano, si fondono l’uno nell’altro, restando però due soggetti ben distinti e preziosi alleati nella difesa della forma più pura della sensibilità dell’artista. Le opere in bianco e nero conservano intatto l’incanto dell’ispirazione, dando la possibilità di approfondire numerose tecniche. La doppia cromia, utilizzata da quasi tutti gli artisti almeno in qualche circostanza, guida il fruitore verso la comprensione delle dinamiche della storia dell’arte, analizzata da un punto di osservazione privilegiato.
Leonardo Arrighi
INAUGURAZIONE
VENERDÍ 26 ALLE 18.00
ORARI DI APERTURA
VENERDÍ 26 settembre: 18.00 – 23.00
SABATO 27 settembre: 19.00 – 23.00
DOMENICA 28 settembre: 10.00 – 12.00 / 15.00 – 23.00
LUNEDÍ 29 settembre: 20.00 – 23.00