Che fine ha fatto la consigliera del PD Simona Rossi? Ormai da un anno non partecipa più alle sedute del consiglio comunale (salvo lo scorso 30 maggio), dove riveste il ruolo di capogruppo del Partito Democratico. E anche la sua presenza nei momenti di militanza del partito è diventata più che sporadica. La Rossi, mezzolarese eletta alle elezioni comunali del 2012, è stata nel primo anno in prima fila per sostenere le battaglie del suo partito, rappresentando una delle poche voci di maggioranza capace di contenere gli attacchi delle opposizioni. Ma ora è proprio passata da “pasionaria” a “desaparecida”.
Il fatto che la suddetta consigliera sia diventata mamma quindi abbia diradato le sue presenza per un impegno pressante come un figlio piccolo non conta per voi?
Da questo ci si rende conto che la parità fra uomini e donne è ancora ben lontana dall’essere una cosa reale, al di la dei facili proclami o delle quote rosa.
Raramente ho visto articoli stupidi e faziosi come questo.
Peccato perchè la lettura del vostro sito era un piacevole appuntamento quotidiano che ora smetterò di avere.
Sig. Alberto diventare Mamma è la cosa più bella che possa capitare ad una donna, ma non confondiamo le carte.
Mentre formulo i miei migliori auguri alla giovane Mamma non posso non notare che gli elettori che le hanno dato fiducia e l’hanno eletta ora sono orfani della propria rappresentante in Consiglio. Ciò rappresenta ” un’offesa” nei confronti degli elettori.
Per ciò che riguarda la parità tra uomini e donne il discorso si farebbe lungo e questa non è la sede…
Non se la prenda così e continui a leggere il sito .
essere donna o uomo non c’entra nulla. I cittadini eleggono i loro rappresentanti perchè li rappresentino. Se sopraggiungono fatti nuovi a elezione avvenuta che impediscano il corretto svolgimento della funzione per cui si è stati eletti, io penso sia meglio lasciare il passo a chi può meglio occuparsi della cosa pubblica perchè ha più tempo.
Questo concetto l’ho già espresso in passato per un altro consigliere (di un gruppo di opposizione), di cui era uscito un articolo sempre su questo blog riguardante la sua scarsa frequentazione in consiglio comunale motivato da impegni personali, quindi nel mio commento non vi è nulla nè di personale nè di politico, semplicemente è il mio pensiero.
Scusate ma se nessuno aveva notato la gravidanza di questa signora probabilmente avrá inziato il suo periodo di maternitá molto presto e cmq in un qualsiasi ambiente questa “notizia” si sarebbe venuta a sapere no? Mi sembra assurdo che nessuno dei suoi colleghi si sia preso l’onere durante una seduta del consiglio comunale di annunciare il lieto evento !?! Ma é proprio vero siamo a Budrio non c’é niente da meravigliarsi……
Trovo vergognoso e insultante questo articolo non rispettoso in primis della “persona Simona Rossi”. Mi auguro comunque che Budrio Next sapesse bene per quale LIETO EVENTO la Sig.ra fosse “desaparecida” termine terribile usato per altre e gravi sparizioni, In caso contrario ,( poteva avere grossi problemi di salute da non sbandierare al pubblico) la mancanza di rispetto e le insinuazioni sarebbero risultate veramente oltraggiose dolorose.
Insulti? Credo che lei ci veda doppio…
Lei Sig. Marco invece è molto miope, chi è messo peggio o meglio? Come già detto sopra solo la parola “desaparecida” in fa accapponare la pelle per quello che evoca e trovo non bello che un giornalista la usi così un tanto al kilo. Se a Lei non fa effetto forse non conosce la storia.
@ Andrea Bonfiglioli.
Non approvo il tuo pseudo cinismo e mi sento di spezzare una lancia in favore della mamma Simona Rossi.Alla camera dei deputati per ben più alti incarichi istituzionali non ricordo che nessun deputato donna abbia mai rinunciato alla carica perchè divenuta madre.Da lodare quindi la capogruppo PD Simona Rossi che continua a dare il proprio apporto senza la sua presenza fisica, per il ruolo che le è stato affidato dal suo elettorato.Inoltre sappi per tua informazione, che la” panchina” degli eletti PD è vuota.
sì ,ma tutto sommato un bel chissenefrega a me pare d’obbligo.ma che notizia è?
Mi sfugge totalmente il senso di quest’articolo (se così si può definire).
Il redattore di questo pezzo sa -o dovrebbe sapere- il motivo per cui Simona Rossi non ha partecipato o ha dovuto abbandonare prima del termine buona parte delle ultime sedute del Consiglio Comunale.
Sa -o dovrebbe sapere- che il Consigliere Comunale ha il dovere di giustificare i motivi della propria assenza al Presidente del Consiglio Comunale (e non ad altri);
Sa -o dovrebbe sapere- che i tempi del Consiglio Comunale, per durata e per orario di convocazione, non si conciliano con i tempi della maternità.
Quindi?
Che cosa ci si aspetta adesso, dopo la pubblicazione di questo bel pezzo?
Si pretende forse che Simona si giustifichi con Budrio Next?
Volete che vi spieghi che una bambina appena nata, la sua bambina, che ora ha un anno, pretende (lei si, legittimamente) di essere nutrita dalla mamma, di essere coccolata dalla mamma, di essere addormentata dalla mamma, di giocare con la mamma?
Penso che tutte queste cose dovreste saperle. Penso che le sappiate.
Penso che siate andati oltre.
Ve lo dico da lettore, da cittadino e soprattutto da padre della bambina in questione.
Siete sicuri che questo modo di fare politica abbia un senso?
Se lo ha, io non lo vedo.
Sig. Gianelli,
lasciamo di solito il privato nelle case dei consiglieri comunali, nel senso che non ci intromettiamo nella loro vita personale. Ci limitiamo a raccontare la questione pubblica, in quanto la capogruppo Rossi è – per legge – sottoposta al controllo dei cittadini per quanto riguarda il ruolo per il quale è stata eletta.
Le informo che le assenze della consigliera sono infatti già pubblicate sul sito del Comune, proprio come la legge dispone. Da questo punto di vista abbiamo il pieno diritto/dovere di riportare la notizia. E la capogruppo ha il diritto di raccontare della sua vita privata se lei vuole e nelle forme che ritiene più opportune. Non è detto infatti che sia la maternità il motivo per il quale ha scelto di non partecipare piu’ al consiglio comunale, alle commissioni e nemmeno alle riunioni dei capogruppo. Purtroppo, la capogruppo Rossi è l’unica che ci ha negato la possibilità di poterle parlare per ottenere informazioni.
Mi dispiace e posso capire il motivo per il quale il legittimo istinto paterno l’ha portata a scrivere questo commento.
Le garantisco che non c’era intento denigratorio nell’articolo. Tutt’altro, direi, visto anche il riferimento che è stato fatto alle capacità della consigliera.
Saluti.
Andrea Farina
In questo caso, mi trovo concorde con le voci di quanti hanno espresso marcato disappunto per questo articolo.
Se la consigliera Rossi è diventata mamma, sarà meglio che passi un po’ più di tempo con la sua bambina, piuttosto che fare sempre la vedetta per il PD in consiglio comunale, rispondendo colpo su colpo agli “attacchi” lanciati dai banchi dell’opposizione!!
Infatti, credo proprio che lassù, in consiglio comunale, non sentano minimamente la sua assenza pienamente giustificata….
mi spiace che certuni perdano di vista la realtà. Essere consiglieri comunali non è un obbligo di legge. E’ un’opportunità che ti viene data eventualmente dall’elettorato che ti elegge. Ebbene, l’elettorato ha il diritto di vedere i propri eletti all’opera, non assenti. Se le mutate condizioni personali (morte, malattia, lavoro, famiglia, ecc…) non consentono più lo svolgimento della rappresentatività che prima era permessa, è giusto che ci si faccia da parte e si lasci il posto a un altro che ha il tempo per farlo.
Il mio non è come lo ha definito “Beppe” pseudocinismo (cosa significa sta definizione?), ma semplice e normale presa d’atto. Lo ripeto, sta cosa l’ho già scritta tempo fa a riguardo di un altro consigliere, d’opposizione, e non cambio idea, non è una questione politica, ma di stile: se non puoi più far fronte a un impegno che avevi preso con chi ti ha eletto per le tue mutate condizioni, è onesto lasciare il posto a un altro (e poi Beppe non è vero che non ci sono altri che possano prendere il posto, perchè micca tutti i candidati della lista di maggioranza sono stati eletti).
Carissimo Andrea Bonfiglioli,
evidentemente non riusciamo a sintonizzarci.
Provo a spiegarmi;A mio modestissimo parere è cinico o quasi, paragonare un consigliere comunale per giunta donna e da poco madre, alla stessa stregua di una macchina, se funziona bene, altrimenti avanti con un’altra. Esistono delle deroghe di buon senso che a volte vanno dimenticate e In più si tende ad affermare principi (questo è il tuo caso), senza avere le giuste informazioni e cognizione di causa. Per tua informazione, non vi sono più consiglieri PD eletti,causa dimissioni o rinuncia,che possano sostituire la dott-ssa Rossi nel caso in cui la stessa si dimettesse. Cordiali saluti
E’ meraviglioso vedere con quanta tenacia il sig. Gianelli difenda la sua famiglia.
Ci sono da fare però alcune considerazioni.
Non credo che sia stato il dottore a prescrivere alla sua compagna di candidarsi per il consiglio comunale. E se Simona Rossi in campagna elettorale chiedeva il voto ai budriesi per essere una loro rappresentate, è un po’ assurdo che ora sia infastidita perché le si fa notare che è da un po’ che non si vede in Comune….
Oltretutto lei è la Capogruppo del partito di maggioranza che sostiene il sindaco, non proprio l’ultima ruota del carro.
Chi si avvia alla carriera politica è giusto che debba rispondere delle sue azioni e dei suoi comportamenti ai cittadini; se questo non piace, ci sono tante altre attività da fare…
Inoltre, non mi risulta che ci sia stata questa levata di scudi qualche mese fa, quando questo stesso blog punzecchiava Gianfrancesco che faceva molte assenze sempre per motivi familiari, e questo la dice lunga sul concetto di coerenza.
Se poi il pensiero è che vi piacerebbe ritirarvi, ma visto che oltre il 30% della gente che era in lista con Pierini ha già dato forfeit in meno di 2 anni e quindi non lo potete fare…. Beh, questo è l’ennesima dimostrazione di quanto sia valida questa amministrazione.
P.S. Non ci crederà, ma ci sono tanti altri consiglieri, anche di opposizione, che hanno figli piccoli e che fanno lavori impegnativi, ma cercano di fare i salti mortali pur di mantenere gli impegni presi.
Io non volevo citarlo direttamente, ma è proprio quello il caso, e anche lì ho affermato le stesse cose che ho detto ora. La differenza è proprio iì, nella levata di scudi a difesa della consigliera PD, cosa non avvenuta per Gianfrancesco. Anzi devo dire che il diretto interessato rispose in prima persona (non il coniuge, si noti la fine differenza), argomentando in maniera assolutamente educata il perchè riteneva di poter ugualmente proseguire il suo mandato.
Io ovviamente ritengo che la presenza fisica sia indispensabile, ma l’educazione con cui Gianfrancesco rispose per lo meno rende più credibile la sua situazione.
Nel caso della consigliera PD, invece, il tono assunto per giustificare la situazione è penoso, non dico altro perchè di tempo se n’è già perso anche troppo: sta di fatto che essere consiglieri non è un obbligo di legge, se non ce la fai più, è giusto lasciare ad altri.
A proposito: se i candidati in lista sono 16, e gli eletti 11, perchè non vi sarebbe la possibilità di surrogare eventuali mancanze?
Sarei grato se qualcuno me lo spiegasse. Grazie.
Ritengo che Lei Sig. Bonfiglioli abbia ragione. Se uno rinuncia e “la panchina rimane vuota” sale il primo dei non eletti.
signora maria, anche la panchina dei sostituti è rimasta vuota… se simona rossi rinunciasse al posto in consiglio nessuno potrebbe sostituirla. Infatti credo che anche questo potrebbe essere un motivo per non far dimettere la rossi.
Però! Questa comincia ad essere una sanguinosa Batracomiomiachia.
“Molte genti provàr dure vicende,
E prave diventàr per lungo affanno;
Ma nessuna ad esempio esser dimostra
Di tant’odio potria come la nostra.
E questo avvien perché quantunque doma,
Serva, lacera segga in isventura,
Ancor per forza italian si noma
Quanto ha più grande la mortal natura; ”
Dai Paralipomeni della Batracomiomachia di Giacomo Leopardi.
La garbata ed intelligente risposta di Simona Rossi la potete leggere su http://budriobenecomune.wordpress.com/ . Non so se la Signora Rossi l’abbia spedita anche a BN. Se non l’ha fatto non posso certo darle torto. Se l’ha fatto BN non l’ha pubblicata. Spero lo faccia ora.
Signora Amelia, con tutti i difetti che tutti abbiamo, ma una notizia del genere (di quella pubblicata da BN sulla consigliera Rossi) fa sorridere per la sua assoluta innocuità. Farne un casus belli , mi pare francamente eccessivo, come eccessiva l’accusa a BN di essere una specie di macchina sparamenzogne e sparafango. Dal pulpito di quello che fu il partito di Stalin (ora più modestamente delle biomasse) mi pare proprio inaccettabile.
Risposta di Simona Rossi da leggere assolutamente . Bellissima e divertente!
Conoscendo poi il papà e la sua riservatezza immagino cosa gli sarà costata la replica ….
Auguri!!!!!
Desparecido: sostantivo maschile che si traduce dallo Spagnolo con l’italiano: sparito.
Grazie della traduzione. colmato una lacuna di molti.
Già… specialmente degli ipocriti permalosi che approfittano di qualsiasi cosa per fare gli offesi, quando, conoscendo la storia da cui proviene una grossa parte del PD avrebbero un sacco di vocaboli che non dovrebbero utilizzare, considerato il pessimo uso che ne fecero in passato. Le prime che mi vengono in mente sono: libertà, democrazia, rispetto per il prossimo e le sue idee, onestà…
Poi, pensandoci bene meglio che mi fermi, altrimenti non resta che utilizzare i gesti a chi oggi si offende solo perchè, legittimamente, ci si chiedeva dove fosse finita la capogruppo del partito che comanda a Budrio. Il termine: comanda, è utilizzato in modo voluto.
scusi quale lacuna?si parlava(per me inopinatamente e lo ho già detto,questo articolo non ha alcun senso)della consigliera sparita(desaparecida appunto).Il termine quindi ,secondo me,è corretto e aderente al senso dell’articolo (anhe se per me come detto questo articolo non ha alcun senso)
Mah, questa discussione mi pare surreale. Convengo che Budrio Next ha commesso uno sbaglio madornale usando un termine terribile (desaparecida) ma ha fatto benissimo, secondo me, ad informare i lettori del caso. Il punto non è se la mamma Rossi decide di dedicare più o meno tempo al figlio piuttosto che al cinema o alla cucina, ma che è una eletta e che deve rispondere del proprio operato ai cittadini. Le sedute del consiglio comunale avvengono 1-2 volte al mese, in certi mesi non ce ne sono proprio: è proprio così difficile per una serata al mese affidare il figlio al marito/nonna/cugina/ecc.. e partecipare alla seduta? Se invece è proprio impossibile perchè non passare la mano? Ora chi fa il capogruppo del gruppo PD? Perchè la Sig.ra Rossi nella sua risposta (su BBC?) non sente il bisogno di dire la cosa più normale e semplice ovvero se e quando tornerà in consiglio comunale, dopo un anno di assenza ?