Veronica Finiello, una nuova giovane commerciante a Budrio

18 dicembre, 2011

Alla cassa di 'Tiffany Abbigliamento'

Veronica Finiello, 26 anni, prossima laureanda in servizi sociali, ha deciso di andare controcorrente rispetto alla continua chiusura di attività commerciali a Budrio e ha così rilevato il negozio “Abbigliamento Teresa”, in zona Caduti di Cefalonia, e lo ha chiamato Tiffany Abbigliamento.

Uno spazio rinnovato, più vicino al target giovane, grazie a prodotti di marche conosciute nel mercato della moda, sia per donna che per uomo, senza rinunciare alla clientela della passata attività, che si rivolgeva soprattutto all’abbigliamento classico e da cerimonia.
Budrio Next ha deciso di fare due chicchiere con questa giovane e nuova commerciante budriese.

Veronica, come hanno reagito I budriesi all’apertura di “Tiffany Abbigliamento”?
Direi molto bene! Abbiamo ricevuto complimenti sia sulla qualità della merce che sul prezzo di vendita e la prova di questo è stato nel vedere che molti clienti hanno deciso di tornare più volte al negozio.
La nostra idea è quella di curare la nostra clientela nei minimi dettagli e di farla tornare a casa soddisfatta, in questo modo cerchiamo di differenziarci in meglio da
quei centri commerciali che lasciano la clientela sola nelle scelte, senza seguirla né nella fase di vendita, né in quella successiva di problem solving.

Quindi sei contraria alla proposta di realizzare un centro commerciale in zona Cento di Budrio?
Direi comunque di no, perchè questi grandi luoghi di acquisto sono un servizio in più per i cittadini, che non disturbano attività come la mia, dato che da ‘Tiffany Abbigliamento” tendiamo proprio ad avere un modo diverso di rapportarci al cliente che ci rende diversi dalle catene ad ampia distribuzione e ci garantisce di soddisfare quei cittadini che non ne vogliono sapere di comprare nei centri commerciali.

E’ stato difficile, a livello burocratico, mettere in piedi una realtà commerciale come “Tiffany Abbigliamento”? Quali sono state le problematiche maggiori?
Sicuramente non è stato facile, ammetto che ci sono molte “beghe” burocratiche. Quella più ostica è di garantire le disposizioni regolamentari e di legge, gestire la situazione commerciale e gli impianti tecnici necessari a far funzionare il tutto.

Consiglieresti questa esperienza di lavoro a molti giovani che oggi fanno fatica a trovare lavoro?
Beh sicuramente sì, è un’ esperienza positiva che ti fa crescere, ma allo stesso tempo credo che sia meglio essere affiancati da una persona di fiducia, come è successo a me con mia mamma. Il suo apporto è stato fondamentale, perchè è riuscita a concretizzare le mie idee e i miei stimoli, aiutandomi nello specifico nell’apertura della attività.
Il risultato è stato quello di mettere in piedi qualcosa di mio, una piccola creatura da curare giorno per giorno e da far crescere, con la capacità di doversi reinventare ogni mattina che apro il negozio, per rispondere meglio alle sempre nuove esigenze del mercato. E con i tempi che corrono credo che questa versatilità, sia proprio quello che serve.

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3 Commenti


  1. Brava! E’ un piacere vedere che ci sono speranze per le attività commerciali nel nostro paese.

  2. Ottima dimostrazione il lavoro oltre che cercarlo lo si puo’ creare.Giovani siati protagonisti della vostra vita lavorativa.

  3. quando qualcuno ha le spalle coperte può permettersi di fare di tutto.

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