La prossima settimana il consiglio comunale è chiamato a dare un parere di competenza sul progetto inerente la realizzazione e l’esercizio del metanodotto denominato Sestino-Minerbio, presentato da Snam Rete Gas. L’infrastruttura, se realizzata, coinvolgerà il territorio comunale di Budrio per 4,5 Km, transitando a nord della frazione di Mezzolara.
IL METANODOTTO SESTINO-MINERBIO
La finalità del metanodotto Sestino–Minerbio, come quella, più in generale, della Rete Adriatica, di cui esso fa parte, è garantire il trasporto dei volumi di gas attualmente immessi dai punti di entrata nel sud Italia (Mazara del Vallo) nonché lo sviluppo delle capacità di questi punti di entrata e dei nuovi che dovessero svilupparsi nel sud Italia. L’incremento delle capacità di questi punti è condizione essenziale per la copertura del fabbisogno energetico del Paese. Gli sviluppi oggi prevedibili, in base ai trend di utilizzo dei punti di entrata esistenti ed alle iniziative in atto o previste dagli operatori del settore gas, riguardano le importazioni dall’Algeria, dalla Libia, nonché nuove importazioni via tubo quali l’Interconnessione Italia – Grecia.
4,5 KM PASSERANNO SUL TERRITORIO DI BUDRIO
All’interno dell’ambito comunale il metanodotto Sestino – Minerbio si svilupperà per una lunghezza complessiva di 4,5 km secondo un andamento all’incirca est-ovest, transitando a nord della località di Mezzolara e superando in successione la ferrovia Bologna – Portomaggiore, lo scolo Pianella, la via Pianella e via Dugliolo, lo scolo Cornamonda, lo scolo Corletta e lo scolo Fiumicello, nonché attraversando il sito di importanza comunitaria delle Valli di Benni.
Il consiglio comunale di Budrio, la prossima settimana, dovrà rendere un parere di competenza sulla questione. La discussione verterà anche sul fatto che il progetto, nella frazione di Mezzolara, interessa aree a classificazione sismica, cosi come definite dal nostro PSC e dal POC, oltre a prevedere un passaggio nell’area naturalistica della Valle Benni.
Il metanodotto, se realizzato, non interesserà aree residenziali o assoggettate a vincolo idrogeologico.
Perché esiste ancora un’area naturalistica della valle Benni? Più che un’area naturalistica sembra un’area sottoposta a servitù militare e off limits. Ci sono solo divieti e recinzioni. Chi la può vedere? Chi la controlla? Pensandoci bene a Mezzolara ci sono già 4 belle centralone a biogas che deturpano il territorio. Che problema sarà mai, per la solerte amministrazione di Budrio, se viene attraversata da un metanodotto? Sempre meglio di un’autostrada? O no?
Per fare il metanodotto,si tratta di scavare una trincea di un paio di metri di larghezza,profondo altrettanto,posare i tubi e poi ricoprili con il medesimo terreno di scavo.Non ci trovo nulla di pericoloso.Sono opere di pubblica utilità che servono per diversificare,le fonti di approvigionamento.Diciamo sempre non a tutto poi,se il cellulare non “prende” protestiamo,se abbiamo strade con semafori da stare in coda,vorremmo le circonvallazioni salvo,non vicine a casa nostra ecc.
P.S E’ più pericoloso il tubo della cucina a gas se,non lo si sostituisce alle scadenze o,le bombole del GPL dove non è prevista la rete del metano.
Questo, senza dubbio alcuno, è un argomento che si confà, ad una amministrazione abituata a prendere decisioni del”tubo”.
o meglio…che non capisce un “tubo”