Un gesto inqualificabile, dietro al quale si nasconde la disperazione di un uomo malato senza un letto dove dormire. Siamo tornati in piazza Filopanti, dove già avevamo raccontato lo scorso anno la storia del senzatetto Claudio, per sentire la sua versione dei fatti in una video-intervista, in merito al gesto di sabato scorso.
“VOLEVO L’ARRESTO PER AVERE UN LETTO”
Claudio racconta quel sabato mattina, in cui i vigili urbani sono venuti più volte a svegliarlo perchè non volevano dormisse sulla panchina e quel gesto, il lancio dei sassi contro il Comune, fatto – dice – “perchè volevo l’arresto, il carcere della Dozza dove almeno mi danno un letto”. E’ la disperazione di un uomo che, con 7 infarti alle spalle, è consapevole che non può passare il prossimo inverno su una panchina. “Dal Comune non mi è arrivata nessuna proposta concreta – dice – qualunque altro al posto mio si sarebbe messo un cappio al collo”. Sul lancio del sanpietrini contro il Comune dice: “Non credo di essere passato dalla parte del torto, voglio solo un letto per farmi operare e poter tornare a lavorare. E si appella ai budriesi: “Non si vergognano nel sapere che i loro soldi vengono utilizzati per pagare da mangiare e cellulare agli immigrati e invece un italiano viene lasciato su una panchina?”. E nei confronti del Sindaco: “Sa che sono malato di cuore e mi fa spostare dalla panchina della piazza. Qua non va bene, ma se dormo al parco sì. Lì non do fastidio, mentre in piazza è un problema per la sua immagine. Auguro a lui di crepare su una panchina”.
Ecco il video completo.
Leggi anche >>> La storia di Claudio raccontata a Budrio Next lo scorso gennaio
Finalmente qualcuno che le spara a zero sulla situazione budriese! Quando conta più l’immagine che la realtà!
Quello che succede a Budrio è ciò che sta succedendo in Italia. Gli italiani lasciati a se stessi e le porte aperte a qualsiasi immigrato sia che venga qui a lavorare o a fare il delinquente. Ovviamente chi paga la loro permanenza sono i cittadini, chi con le tasse, chi dormendo su una panchina per lasciare a loro il posto.
Però quando si va a votare la mente si svuota, i brutti ricordi spariscono e si sta tutti uniti per il partito, illudendosi che il PD sia la Sinistra per cui una volta si è combattuto.
….ho letto con interesse ciò che è stato pubblicato . Quello che mi ha stupito è questo disinteresse che la persona del Sindaco e l’Amministrazione , a detta del Sig. Claudio , gli avrebbe riservato.
Qua , le notizie arrivate tramite i soliti canali ,parlano diversamente e contraddicono le dichiarazioni fatte e riportate . Sarebbe doveroso avere ora dei chiarimenti da parte del Comune. Se , come scrivete , è già da oltre un anno che la questione di questo ” senza tetto ” si trascina , come mai possibile che sia avvenuto ciò ? Inoltre , chi è questo signore ? da dove arriva e perché approda a Budrio senza mezzi , senza una famiglia alle spalle senza nulla e con richieste ben precise ? …. Sarebbe giusto saperne di più .
Con profondo dolore e amarezza torniamo sull’argomento richiamando le iniziative che il Comune di Budrio ha intrapreso a favore del Signor Claudio negli ultimi undici mesi, vale a dire da quando lo stesso è ritornato a Budrio come senza fissa dimora.
Il Signor Claudio è tornato al suo comune di residenza dopo un lungo periodo di assenza. Vi è ritornato da persona senza fissa dimora, trascorrendo le sue notti su una panchina. L’intervento dei servizi sociali è stato immediato con le modalità che si attivano per le emergenze abitative. Ciò significa che gli sono state fatte fin da subito proposte con carattere di temporaneità anche in collaborazione con associazioni del territorio e provinciali, per superare l’emergenza ed avviare un regolare processo di acquisizione di un alloggio più definitivo.
Tali interventi sono stati affiancati anche da sostegni economici per far fronte ai bisogni di carattere sanitario vista la sua patologia.
Rimarchiamo che nella definizione dei progetti non possiamo fornire dettagli per ovvi motivi legati alla privacy e al rispetto del segreto professionale cui siamo tenuti anche se questo ci sottopone alla lettura di versioni fornite dall’interessato, non sempre coerenti l’una con l’altra. Le soluzioni proposte, tutte adeguate alla sua situazione e assolutamente rispettose della sua dignità, non hanno, se pur nella loro differenziazione, mai in nessun caso incontrato l’approvazione del Signor Claudio. Anche nel corso della corrente settimana, il signor Claudio è stato contattato per ben due volte dagli operatori del servizio sociale del Comune di Budrio e in entrambe le occasioni ha riferito di non avere bisogno di aiuto dal Comune perchè il suo avvocato si sta occupando della sua situazione. Ciononostante, per fare un esempio, siamo già pronti a gestire una fase post operatoria nel caso in cui decida di sottoporsi all’intervento chirurgico di cui parla.
Nel commento dell’ufficio stampa si parla di “avviare un regolare processo di acquisizione di un alloggio più definitivo.” Se è vero che è un anno che questo signore è senza tetto, mi chiedo quanto ci vuole per questo “regolare processo di acquisizione”??
Bene. Pur di andare contro l’amministrazione qui arriviamo a mitizzare una persona che poteva far male per davvero a qualcuno. Non solo al Sindaco, ma a chiunque si fosse trovato in ufficio. Bambini, donne, uomini, anziani.
Se si fosse fatto male un cittadino sareste usciti così? Con l’intervista al personaggio del giorno? Sono gesti che vanno condannati, non pompati come state facendo.
Qui si è oltre alla notizia..
Leggo poi che il Comune non ha mai lasciato solo quest’uomo.
Mi sembrava strano, infatti..
A 48 ore dal fatto, faccio i miei complimenti all’opposizione, per aver ignorato completamente la cosa e per non essere riuscita a condannare il gesto. Bell’esempio.
Al contrario, ritengo egregio il lavoro di budrio next nell’avere dato la parola anche ai più deboli del sistema,in questo caso il signor Claudio.E’ in questo modo che si fa giornalismo,non copiando e incollando i comunicati del comune.
Mmmm…. Francamente, un commento di questo tipo se lo poteva anche risparmiare. Senza offesa.
Già su un altro post ho chiesto di conoscere le offerte del Comune che lui ha rifiutato.
Non conosco bene la vicenda del senza tetto, però ricordo che un anno fa dormiva sopra una panchina in piazza Mattetti con in bella vista un cartello che diceva di lasciarlo in pace.
Quanto al suo pensiero di non essere passato dalla parte del torto lanciando i sampietrini c’è molto da discutere anche se il gesto è dovuto alla disperazione.
Certamente è passato dalla parte del torto augurando al Sindaco di crepare su una panchina.
Insomma,io non posso credere che questo uomo si diverta a rifiutare le proposte fatte e preferisca dormire in piazza! Un motivo ci dovrà pur essere! A questo punto credo che noi cittadini abbiamo il diritto di sapere come stanno le cose: perchè non organizzare un incontro pubblico dove comune e signor Claudio possano dare le loro versioni e dove metterci al corrente delle proposte fatte? Se lui acconsente non ci sarà più privacy che ci tenga all’oscuro dei fatti reali. Perchè qui non si sa più a chi credere,l’inverno è alle porte e questo poveraccio non può passarlo in piazza:per la sua salute in primis e per il decoro del paese POI! Basta aiutare gli altri e infischiarsene dei connazionali!
.. bisogna farsi prossimi a questo “mondo di infelici” con compassione e non con l’esigenza sottile di giudicare .. la percezione del vivere nei poveri e negli indigenti per scelta o per induzione, è molto diversa dal nostro vivere nelle regole e con le regole .. di più: il sistema neoliberista e capitalista ha reso aggressiva perfino la povertà e ‘abbruttito’ i poveri rendendoceli non persone, ma nemici .. per aiutare chi è caduto almeno il buon senso ci dice che bisogna chinarsi, incrociarne lo sguardo e rialzarlo .. nel caso di Claudio rimane un fatto: la comunità parrocchiale, la comunità politica, la comunità civile, la comunità umana non hanno risolto o accolto quest’uomo con le ‘sue’ difficoltà, pensando così più alle norme e alle convenienze sociali che alla persona .. so, però, che ci sono stati alcuni buoni samaritani che in silenzio hanno offerto ciò che era loro possibile fare per lui .. alle sue pietre rispondiamo con il nostro pane .. e con i vetri rotti, che per grazia di Dio non hanno procurato danni alle persone, facciamone mosaici di solidarietà ..
Egregio fra Benito a mia conoscenza la povertà e la miseria da sempre sono la causa del l’abbruttimento delle persone. Solo in pochissimi casi ciò non avviene. Ce lo insegna la storia. Come è altrettanto vero che vi sono delle situazioni che l’essere umano fa talmente radicalizzare da non permettere a nessuno di poterlo aiutare portandolo a consumare la propria esistenza. Non ho sufficiente cultura in materia per dare una spiegazione ma la cronaca è piena di questi esempi.Detto questo però non mi sentirei di dire che non è stato fatto nulla per aiutarlo il buon Claudio.
Il Suo commento, Fra Benito, lo sottoscrivo e condivido in toto.
Con parole semplici, ma dettate sicuramente alla Sua vicinanza al Supremo, ci ha detto una cosa semplice: “Giudicate e sarete giudicati “.
BELLE PAROLE ALLE QUALI DEVONO SEGUIRE I FATTI: PERCHE’ NON LO ACCOGLIE ,ALMENO TEMPORANEAMENTE, IN CONVENTO? S. FILIPPO NERI LO AVREBBE GIA’ FATTO, ANCHE PADRE MARELLA E TANTI ALTRI……..
Voglio Claudio a sedere in consiglio comunale. Dice quello che la maggior parte delle persone pensa.
sono daccordo con Roberto !!
Se il comune non riesce ad aiutare Claudio perché non lo fa la chiesa permettendogli di dormire almeno al coperto?
Sono d’accordo con Michela (a parte la frase “basta aiutare gli altri”) . Qualcuno gli ha offerto un garage: io non credo che trovare qualcosa di meglio sia impossibile. Ma occorre conoscere meglio la situazione…
Invece di trincerarsi dietro alla tanto conclamata privacy, perchè l’amministrazione comunale non rende pubbliche le proposte fattive fatte al senzatetto? Non credo che i cittadini di Budrio siano interessati alle analisi delle urine o del sangue di Claudio visto le condizioni di salute che denuncia o se abbia avuto precedenti penali, violando i più elementari dettati sulla privacy.I cittadini o la stragrande maggioranza di essi, sono curiosi di sapere quali soluzioni, siano state messe in campo per dar riparo notturno a Claudio.La curiosità deriva dal fatto che a suo dire preferisce un’angusta stanzetta alla Dozza, alle proposte del sindaco che in questo caso rendendole pubbliche, aprirebbe non una ma due finestre molto più grandi di quelle colpite dall’insano e disperato gesto, sulla tanto conclamata trasparenza.
Concordo con Beppe, per completezza d’informazione occorre sapere cosa ha proposto il comune al Sig. Claudio.
Alle domande, appena un po’ difficili, (o meno semplici) la solerte amministrazione di Budrio non risponde mai. Tutte le scuse sono buone, ovviamente.
Bravo!
La violenza vá condannata sempre.
Credo però che esistano diversi tipi di violenze, come quella commessa dall’amministrazione comunale nel caso fosse vero quello che dichiara Claudio.
Penso quindi che Ognuno dovrebbe prendersi le proprie responsabitá (Comune e Claudio).
Dispiace solo tutte le volte sentire questo odio verso gli immigrati.
Abito in Italia dal 1991, ho studiato lavorato e messo sù famiglia in questo paese che oramai sento mio.Ho fratelli che hanno fatto il mio stesso percorso.Abbiamo sempre pagato tasse e contribuito alla vita sociale del nostro paese d’adozione.
Questi politici stanno alimentando l’odio verso il prossimo…lavoratori e disoccupati, nord e sud, etero e omosessuali…la lista è lunga.
Un’ultima riflessione, c’è gente che ammette il gesto di disperazione di Claudio e non quello di gente disperata dpche scappa da guerre fame e miserie anche per salvare la vita della propria famiglia?
E’ molto più facile, nei momenti di crisi economica soprattutto, attribuire le colpe ai più deboli. Si richiamano gli istinti tribali primordiali, le paure, le soluzioni facili: senza di loro staremo meglio. I politici poi sono bravissimi, anziché far rispettare le regole -severamente e a tutti- fanno le stars nei tanti programmi televisi creati nello loro televisioni per far loro propaganda.
Forza Claudio, non mollare!!! Al di là di ogni discorso, rimane il fatto che Claudio è un essere umano, e il suo gesto deve inquadrarsi in un contesto fatto di sentimenti ed emozioni negativi, talvolta contrastanti tra loro: rabbia, frustrazione, repressione, abbandono, solitudine….
Proprio la scorsa settimana, io e mia madre siamo stati da Claudio a portargli dei vestiti appartenuti a mio padre. Ho trovato una persona beneducata, cortese e gentile, e non ho visto alcuna traccia di “abbrutimento” come scritto nel commento di Raul. Anzi, è anche un piacere chiacchierare con lui!
È sempre facile dire peste e corna di un individuo dopo che ha commesso un gesto uguale a quello di Claudio, mentre cercare di comprendere il lato umano della persona in questione risulta come essere sulle montagne russe per la maggioranza dei benpensanti, bacchettoni, moralisti, ipocriti e malelingue.
A quando il trasferimento a casa Sua?
La Sua domanda è stata posta in maniera retorica o ironica? Sa, per capirci meglio! ….
Ad ogni modo, un po’ di posto a casa mia ci sarebbe per ospitarlo, ma in quell’occasione non glielo chiesto, anche perché nel video lui dice che qualcuno gli ha offerto un garage per trascorrere le notti.
Anch’io condivido quanto dice nel Suo commento più in basso, ma mi lasci dire che pure Lei ha fatto solo chiacchiere, spendendo belle parole. Io, quantomeno, ho cercato di aiutarlo come meglio ho potuto.
A trovargli un alloggio decente e decoroso dovevano pensarci Sindaco ed enti preposti, e invece così non è stato, stando alle dichiarazioni rilasciate da Claudio nell’intervista del suddetto video.
Quando si fa del bene al prossimo, lo si fa tacendo altrimenti si perde il merito! Chi le dice che io non abbia fatto qualcosa per aiutarlo.
A casa mia non c’è posto, quindi confido che al garage offertogli preferisca il posticino a casa sua.
Cara Maria Luisa,
so che la carità cristiana non andrebbe spifferata ai quattro venti («Quindi, quando fate la carità, non suonate una tromba davanti a voi come fanno gli ipocriti… Ma fate la carità nel segreto.») ma il mio gesto non rientra nel novero della carità, bensì nell’aiuto concreto e solidale. A parte questo, mi ritengo orgoglioso del gesto compiuto poiché, nelle mie possibilità, qualcosa ho fatto, mentre sono convinto che i “credenti” che vanno a messa ogni domenica non abbiano degnato Claudio nemmeno di uno sguardo. E ciò basta per riempirmi di gioia, sapendo che, nel mio piccolo, ho dato una mano a una persona veramente in difficoltà.
Cara Manu,
leggendo il suo scritto mi pare di aver capito che lei è straniera.Le vorrei dire che noi italiani siamo stanchi,è vero,degli immigrati,ma non di quelli come lei…E’ un dovere aiutare chi è più sfortunato di noi per i motivi più svariati:guerre,povertà o mancanza di salute.Però dovrebbe essere un dare e un ricevere.Mi spiego:se Tizio arriva su un barcone in fuga da un paese in guerra deve essere accolto e aiutato,però lui deve andare a lavorare,pagare le sue tasse ed essere onesto e socievole con i nuovi concittadini.Invece capita spesso di accogliere immigrati che ti ripagano venendoti a rubare in casa,rubandoti le bici come a casa mia capita spesso,mandando i figli a scuola senza ciò che serve obbligandoli a usare il materiale che gli altri hanno comprato con sacrificio…e la lista è lunga! Allora benvenuto a chi ha bisogno e collabora,ma chi viene e si fa mantenere e basta no,io non ci sto più!
TANTE BELLE PAROLE DI SOLIDARIETA’, MA NESSUNO GLI OFFRE UN LETTO CON SOPRA UN TETTO!
AI MIEI TEMPI SI DICEVA CHE CON LE CHIACCHERE NON SI FANNO FRITTELLE.
Chi ha cancellato il mio precedente intevernto?
Proponevo una colletta……
E mi domandavo come mai il parroco non avesse fatto nulla.
Grazie!!!
SALVE, IO NON CREDO CHE PER CLAUDIO SI ABBIA FATTO ABBASTANZA, QUANDO IL SINDACO E TUTTO IL GOVERNO ITALIANO NEL 2014 PERMETTE A TUTTI I CITTADINI ITALIANI DI ESSERE SOTTOMESSI DAI STRANIERI IN QUALSIASI SITUAZIONE, A PARTIRE DAL LAVORO E CASE. E NON SOLO LORO…. MA ANCHE BUDRIESI CHE NONOSTANTE I LORO PICCOLI BENESSERI ECONOMICI VIVONO ALL’INTERNO DI UNA CASA COMUNALE. DOVREMMO GUARDARE BENE ALLE PERSONE CHE ARRIVANO E CHIEDONO E SOPRATTUTTO MANIFESTANO UN DOLORE QUANDO INVECE HANNO UN BENESSERE CHE LI FA VIVERE . PIERINI STA AIUTANDO LE NEO MAMME E AL MESE GLI DA TOTA MA X FAVORE….. APRITE GLI OCCHI…. NEO MAMME BASTA FREGARE LA CITTADINANZA. PRENDETEVI LA VOSTRA RESPONSABILITA’ E LASCIATE A CHI PIU’ STA MALE UN PO DI BENESSERE. AIUTIAMO .
Le ricordo che scrivere in maiuscolo equivale ad urlare ed è quindi considerato poco educato, giuro che gradirei che si spiegasse in modo da essere capita. Il suo scritto mi pare, quanto meno, tortuoso.
nulla…………… chi vuole capire capisce…….