di Luca Gherardi
Il 30 settembre si é chiuso il termine entro il quale era possibile, per le famiglie budriesi con reddito ISEE non superiore a 20mila euro, di fare richiesta dei 100 euro previsti dal Comune come contributo al pagamento della Tasi, quelle che il Sindaco ha più volte impropriamente definito “detrazioni”.
Il Comune aveva stanziato per tali contributi la somma di 40mila euro, il che significa che vi era spazio di accesso per 400 contribuenti. Oggi apprendiamo che i 100 euro di contributo sono stati erogati a soli 56 contribuenti, per un totale di poco meno di 6mila euro.
E’ un dato singolare, specie considerando che i criteri fissati per l’accesso al contributo erano estremamente “soft” : bastava avere reddito Isee non superiore a 20mila euro, residenza a Budrio ed essere in regola coi versamenti delle imposte dovute al Comune. Ci saremmo aspettati un maggior numero di richiedenti, ed evidentemente anche in Comune la pensavano come noi, vista la dimensione del fondo.
A meno che qualcuno non pensi che a Budrio vi siano solo 56 nuclei familiari in possesso dei requisiti necessari, viene davvero da chiedersi cosa non abbia funzionato. Avanziamo, al riguardo, una nostra personale ipotesi, pur se ovviamente gli uffici comunali saranno in grado di spiegare e rendicontare meglio questo strano “flop” di richieste. Avemmo modo di dire, durante la commissione del Maggio scorso in materia di Tasi, che introdurre il nuovo tributo senza prevedere contestualmente detrazioni (o forme di contribuzione) ma solamente annunciandole e posticipandole ad un secondo momento ci pareva una scelta a svantaggio dei contribuenti. Quello che successe in seguito è agli atti: solo il 30 Giugno la Giunta istituì il fondo di 40mila euro, e solo 48 giorni dopo (il 18 agosto) venne approntato e pubblicato l’avviso contenente le “istruzioni” per accedere al fondo. Inoltre, fu fissato un termine piuttosto stringente entro il quale potevano essere presentate le domande: il 30 settembre. Tale termine venne regolarmente indicato sia nell’avviso pubblicato in albo pretorio che nel notiziario comunale.
Può darsi quindi che i termini fissati dalla Dott.ssa Petrucciani si siano rivelati troppo “stretti” e non ci sia stato il tempo affinché si potesse generare quel “passaparola” che, spesso, funziona meglio di qualsiasi avviso in albo o sul notiziario. Così come può darsi che se Sindaco e Giunta avessero accolto le nostre osservazioni fatte in Commissione e varato quindi il “fondo” di sostegno più di un mese prima, allora i contribuenti avrebbero avuto più tempo per venire a conoscenza di questa agevolazione. Idem dicasi per quei 48 giorni trascorsi dalla istituzione del fondo alla pubblicazione dell’avviso da parte dell’ufficio preposto: altri tempi che si sono dilatati, forse a discapito di qualcuno.
Detto questo, ci pare però evidente che un corposo numero di cittadini abbia perso una opportunità per alleggerire il proprio esborso di tasse comunali. Non esprimiamo alcun giudizio nel merito: può darsi che ci sia stato chi non era a conoscenza di questa agevolazione, così come magari altri non si sono voluti prendere il “disturbo” di fare moduli e spendere tempo. Riteniamo però che, per come sono andate le cose, le tanto sbandierate (non)detrazioni sulla Tasi hanno finito con l’essere un buon proposito messo però in campo in modo inadeguato.
Ora non resta che augurarci che la somma residuale del fondo (circa 34mila euro) venga reimpiegata per lo stesso “bon motif” per cui fu accantonata, vale a dire per aiuti alle fasce deboli. Per quanto ci riguarda, dato che i conti li sappiamo fare, terremo a mente che un annuncio da 40mila euro di (non)detrazioni Tasi più un eventuale futuro annuncio da 34mila euro per una operazione “X” non daranno come totale 74mila euro, ma solo 40mila: i 6mila utilizzati dal “fondo Tasi” più quei 34mila che sono avanzati.
Luca Gherardi
Consigliere comunale Movimento 5 Stelle
EVIDENTEMETE NON AH BISOGNO DI COMMENTI