Il consigliere regionale Alberto Vecchi (Pdl) ha presentato una interrogazione, in Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna, in merito alla donazione dell’avvocato budriese Lamberto Cesari Federici: una somma di 6 milioni di euro lasciata, oltre quattro anni fa, nella disponibilità dell’Ospedale di Budrio.
L’interrogazione chiede alla giunta regionale di esprimersi in merito alla questione, “preso atto – si legge – che da sommarie informazioni ricevute sembrerebbe che parte della donazione sia stata impiegata per l’acquisto di strumentazione non utilizzata poi dall’Ospedale di Budrio, ma bensì in altri nosocomi, contravvenendo in questo modo alle volontà del filantropo se ciò fosse avvenuto”.
LA STORIA
L’avvocato Lamberti Cesari Federici, console onorario di Malta, morto a 63 anni il 21 dicembre 2007, ha voluto ringraziare la famiglia di Budrio che aveva adottato il padre dandogli il cognome. I Cesari Federici, appunto, erano budriesi doc e allora, Lamberto ha pensato che il modo migliore per rendere loro omaggio era quello di lasciare un segno indelebile nella storia del paese. Un uomo generoso, dicevano in paese, che non si era mai sposato e dopo la morte della madre era rimasto solo. Per questo aveva deciso di lasciare tutto il suo patrimonio all’ospedale di Budrio.
L’INTERROGAZIONE COMPLETA
Ecco l’interrogazione completa del consigliere Alberto Vecchi.
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Il sottoscritto Consigliere,
Premesso che l’Ospedale di Budrio (Bo) ha avuto una importante e qualificata ristrutturazione, nonché l’apertura di una nuova ala, grazie anche al lascito di un facoltoso cittadino budriese che ha permesso all’Azienda investire ingenti risorse e di dotare il nosocomio anche di costosi e richiestissimi macchinari;
Considerato che dal 2000 ad oggi la Direzione Generale dell’Azienda AUSL di Bologna non ha sostituito 4 primari sui 6 esistenti in origine, aboliti o sostituiti ora con dirigenti di 1°livello e che il personale risulterebbe avere inviato una lettera alla Direzione Sanitaria, alla Regione e alla Provincia di Bologna denunciando la mancanza di personale e l’impossibilità di prestare un servizio adeguato all’utenza dell’ospedale che è sempre stata di alta qualità;
Considerato inoltre che questa carenza d’organico potrebbe incidere sulla prestazione dei servizi;
Preso atto che molta strumentazione, in parte acquistata con il lascito del filantropo budriese, sarebbe inutilizzata e addirittura impachettata all’interno del nosocomio;
Preso atto inoltre che da sommarie informazioni ricevute sembrerebbe che parte della donazione sia stata impiegata per l’acquisto di strumentazione non utilizzata poi dall’Ospedale di Budrio, ma bensì in altri nosocomi, contravvenendo in questo modo alle volontà del filantropo se ciò fosse avvenuto;
Interroga
La Giunta per sapere;
• Se è a conoscenza della situazione suesposta e quale giudizio si dia in merito;
• A quanto ammonta il lascito del filantropo budriese all’ospedale di Budrio;
• Quale e quanta strumentazione è stata acquistata, utilizzando espressamente i proventi derivanti dal lascito, per potenziare il servizio dell’Ospedale di Budrio;
• Se corrisponde a verità che parte del lascito è stato impiegato per l’acquisto di macchinari impiegati in altri nosocomi;
• Se esiste un inventario dei macchinari e strumenti di alta tecnologia acquistati e utilizzati dai vari reparti dell’ospedale di Budrio;
• Se corrisponde al vero che ancora oggi, all’interno del nosocomio di Budrio vi sono strumenti e macchinari di alta tecnologia impachettati e inutilizzati da diversi mesi;
• Se la situazione in cui versa la struttura, che peraltro è riconosciuta per essere composta di personale di alta qualità, in riferimento al personale, ha carenza d’organico oppure negli standard concordati Ausl Regione.
• Quali iniziative s’intendono assumere per alleggerire un eventuale problema della carenza di organico e definire con chiarezza la “questione primari” che si protrae da diversi anni e ha visto dal 2000 ad oggi scendere da 6 a 2 i primari operativi nell’ospedale di Budrio.
Bologna, 8 marzo 2012
Sono molto curioso della risposta che giungerà.
Sempre sperando ke arrivi e che sia, soprattutto, sincera..sulla qual cosa ho dei seri dubbi!!!
Pensavo fosse compito dell’amministrazione del comune Sindaco in testa, vigilare affinchè le risorse destinate, giungessero ove stabilito con gesto nobile,dal donatore.
Apprendo senza stupore dell’interrogazione del consigliere Vecchi e non sarei sorpreso se certi suoi dubbi fossero fondati.
In considerazione dell’interrogazione del consigliere Vecchi chiedo al Sindaco o comunque all’amministrazione di Budrio di rendere pubblico attraverso anche l’affissione di manifesti, o attraverso il mensile “Budrio Informa”, ecc…(non tutti conoscono Budrio Next o utilizzare il computer …) come e dove sono stati spesi i soldi lasciati dal Sig. Lamberto Cesari Federici,
se vogliono essere trasparenti, ecco il momento di esserlo.
il consigliere Vecchi predica bene e razzola male…anzi malissimo…