Vicenda Greta-Vanessa, Pierini difende il medico Al Muredden: “Budriese DOC”

Nella vicenda di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due ragazze lombarde sequestrate per cinque mesi e appena rilasciate, spicca anche il nome di un conosciuto budriese, Nabil Al Muredden, medico dell’ospedale di Budrio in pensione, il cui nome è finito in un’informativa del Ros accostato ad alcuni contatti delle due ragazze italiane liberate. Ma la procura di Bologna non ha aperto nessun fascicolo. Il sindaco Pierini ha difeso il siriano: “E’ una persona conosciuta e stimata, un budriese doc. Di lui Budrio ha un’idea molto positiva per quello che ha rappresentato”.

I CONTATTI CON LA RETE SIRIANA BOLOGNESE. MA NESSUNA PROVA DI LEGAME CON I TERRORISTI. AL MUREDDEN: “NON SIAMO INTEGRALISTI”
Prima di partire per la Siria, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo (sequestrate per cinque mesi e appena rilasciate) ebbero contatti con tre siriani residenti, rispettivamente, ad Anzola, Casalecchio e anche Budrio. Si tratta di Yasser Mohammed Tayeb, pizzaiolo di 47 anni nato ad Aleppo, presidente regionale della comunità araba siriana in Italia, Maher Alhamdoosh studente all’Alma Mater e Nabil Al Muredden chirurgo per tanti anni all’ospedale di Budrio, oggi in pensione, presidente nazionale della comunità. Quei contatti sono emersi nell’aprile 2014, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Roma e dei carabinieri del Ros che indagavano su un altro sequestro di persona in Siria. E così i Ros hanno pedinato, intercettato e monitorato i tre, senza però che da allora sarebbero emerse prove di legami con terroristi jihadisti. I loro legami sarebbero – a quanto riferiscono le agenzie di stampa – con i ribelli anti-Assad del Free Siryan Army, cioè l’esercito appoggiato dall’occidente che si oppone appunto ad Assad.
“Ci tengo a dire che entrambi non siamo integralisti islamici e affermare certe cose da frammenti di intercettazioni, mi sembra scorretto”, così ha commentato il budriese Al Muredden a Il Resto del Carlino.

PIERINI: “PIU’ BUDRIESE AL MUREDDEN DI MOLTI ALTRI CITTADINI”
Il sindaco Giulio Pierini di Budrio ha difeso Nabil Al Muredden. “E’ una persona molto conosciuta, stimata, un budriese doc”, ha detto alle agenzie stampa nazionali. Al Muredden è il presidente della comunità araba siriana in Italia e il suo profilo non è certo percepito in Paese come quello di uno jihadista, “ma nemmeno da integralista, al contrario. E’ una persona – ha chiarito Pierini – che ha avuto un ruolo importante, chirurgo del nostro ospedale e impegnato in iniziative di solidarietà. Si può tranquillamente dire che Budrio ha di lui un’idea molto positiva per quello che ha rappresentato. E’ più budriese lui di molti altri cittadini”.

LA PROCURA DI BOLOGNA: NESSUN FASCICOLO
“Roma non ci ha comunicato nulla. Non abbiamo indagini aperte sulla vicenda”. Il procuratore capo di Bologna Roberto Alfonso ha risposto così sui contatti tra Greta Ramelli e Vanessa Marzullo e alcuni siriani residenti nel Bolognese, fra cui Al Muredden.

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