A più di un anno dell’avvio del sistema integrale di porta a porta a Budrio è lo stesso assessore all’ambiente, Stefano Pezzi, a mettere in luce quello che non va con HERA. “Senza andare a cadere nei soliti discorsi di critica puramente politica nei confronti di Hera, è innegabile che ci siano anche nella gestione del servizio alcuni aspetti negativi”.
SUBAPPALTO, QUALITA’ DEL SERVIZIO, MEZZI STRADALI, TECNOLOGIA. ECCO QUELLO CHE NON VA PER L’ASSESSORE
“Ad esempio il subappalto dei servizi di raccolta o spazzamento – dice Pezzi al blog del sito di coalizione – la qualità del servizio dato dagli operatori (molto legata all’uso del subappalto stesso), l’uso di mezzi ecologici (mezzi elettrici o a metano), il mancato uso di tecnologia informatico/digitale evoluta nella rendicontazione dei servizi (ad es.: tracciati GPS per spazzamento strade, dati raccolta in tempo reale). Il sistema complessivo – aggiunge – soffre poi di alcune tare dove i responsabili sono anche gli stessi Comuni: siamo in un regime di proroga continua di vecchi contratti che di fatto produce confusione, senza requisiti di fornitura chiari e precisi; il sistema di contabilizzazione è farraginoso e i costi singoli non rispecchiano la realtà, ma c’è una corrispondenza solo complessivamente. Manca un sistema di incentivazione a livello dei Comuni (premiare i comuni virtuosi come cerchiamo di fare noi con i cittadini)”.
LETTURA DEL MICROCHIP GIA’ ATTIVA, MA SOLO A SCOPO SPERIMENTALE
L’assessore si sofferma anche sulla rilevazione dei microchip del bidoncino dell’indifferenziata, partita lo scorso autunno. “Da novembre 2014 – ha detto – gli operatori della raccolta dell’indifferenziata l’hanno attivato in via sperimentale con la registrazione degli svuotamenti. Il meccanismo consentirà di raccogliere le informazioni necessarie per mettere a punto la modalità di tariffazione puntuale, che verrà avviata successivamente e sarà calcolata sulla base del numero di svuotamenti dell’indifferenziata e sul numero dei componenti del nucleo famigliare. La legislazione nazionale non prevede ancora norme specifiche per attivare tale tipo di tariffazione e il relativo disegno di legge è in discussione”.
Ho capito male o ha detto che premiano i cittadini? Come li premiano? Facendo pagare nel 2014 il 30% in più di tassa rifiuti rispetto al 2013 ad una attività commerciale che consegna un solo sacco di rifiuto indifferenziato ogni due settimane? Non ho parole.
io ,per esempio, dopo aver consegnato quintali di differenziata all’isola ecologica, qualche centesimo di sconto in bolletta l’ho visto…..
Spero per lei che abiti a 200m dall’isola ecologica o che sia su un suo tragitto obbligatorio (casa-lavoro), perchè se non è così non si è neanche pagato il carburante oltre ad aver pagato cmq la TARI…
Fa piacere, dopo essere stato accusato di lesa maestà per aver criticato alcuni aspetti della raccolta porta a porta, che anche l’assessore all’ambiente dichiari che molte cose sono da cambiare e/o migliorare. Bene, aspettiamo i miglioramenti. Ad esempio quello dell’uso di mezzi elettrici o a metano, si potrebbe fare a breve: ho scritto più volte che l’inquinamento atmosferico ed acustico dei mezzi usati per la pulizia delle strade e per la raccolta porta a porta é veramente rilevante ed insopportabile, anche per gli orari incongrui in cui vengono eseguite la pulizia delle strade e la raccolta rifiuti.
…e meno male che alla prima grossa riunione l’avevo fatto notare pubblicamente che i mezzi utilizzati non dovevano essere inquinanti…ma mi hanno guardato cose se fossi stato un alieno…! L’importante è arrivarci….
obblighiamo anche chi porta la differenziata all'”isola ecologica” a munirsi di un mezzo a metano, allora: altrimenti non vale!
Già, è perché non una bella squadra di droni
Ti colleghi a Internet e imposti il drone con un orario “congruo” per il ritiro. Certo che rimarrebbe sempre il problema della maggioranza delle altre auto circolanti,intendo quelle private, che possono scorazzare senza tanti problemi.
Si vede che di inquinamento, qualità della vita, rispetto dei diritti dei cittadini, non ne capisci mezza….
Consiglio di leggere l’intero articolo su Budrio Bene Comune. Infatti questo è una porzione estrapolata dal contesto. Per carità, non voglio criticare le scelte del presente giornale, la mia è solo una informazione utile per chi volesse approfondire.
Spettacolo!
Ma se le cose che non vanno raccontate addirittura dal sig. Pezzi sono tutte queste, scusate ma, cosa c’è che va bene? Cos’è, un modo elegante per riconoscere il disservizio?
Non posso poi non ricordare l’atteggiamento di questi signori al tempo della messa in piedi di quest’ambaradan strapagato: “Noi sappiamo.” … e mo’ si vede! Bella roba…. tanto paghiamo noi vero sigg. della Sindaci Associati S.p.A.?
Mi piacerebbe sapere come avviene la lettura dei CIP. Il mio dubbio é questo: se qualche bravo cittadino mette il suo sacchetto nel mio contenitore (puó farlo perché rimane tutta notte incustodito) io risulto con il doppio di indifferenziato, l’altro bravo cittadino differenzia pochissimo! A lui daranno incentivi, io pagherò pegno?
Senza alcun dubbio.
Attualmente ancora no, perché contano se c’è il bidone o meno, in un futuro se dovessero pesare l’indifferenziata allora sì
Ma infatti la sig.ra Gianna ha specificato bene “mette il suo sacchetto nel mio contenitore”. E certo il furbastro il contenitore mica lo espone! Idem per quando dovessero mai pesare il NON RICICLABILE.
Fin che contano i bidoni la Sig.ra Gianna non avrà aggravi, mentre il furbastro potrebbe avere un incentivo. Se si arrivasse a pesare l’indifferenziata (che a mio parere sarebbe la cosa più giusta) allora sì che la Sig.ra Gianna avrebbe un danno.
Non proprio. Come le specifica la sig.ra Gianna stessa, non esponendo il bidone la “volpe” riceve il bonus e spalma su tutti il suo non riciclabile. E concettualmente parte piccolissima di danno la riceve anche lei, e noi tutti.
Non c’è verso. Come la si giri e rigiri, questa è una sonora porcata. O si tiene l’argomento a carattere collettivo con i cassonetti e una forte campagna di sensibilizzazione così da avere buone % di differenziata o se si tiene il porta a porta c’è da spendere ancor di più per poterla fare bene e che ognuno paghi per quel che produce.
In ultimo, non si capisce perchè gli introiti di carta e plastica e lattine e umido (?) debbano essere spalmati su tutti mentre per il non riciclabile ognuno dovrebbe pagare il suo: perchè i miei 100 kg di carta che portano soldo devono essere spalmati su tutti mentre i miei 10 kg di non riciclabile me li devo pagare io?
E’ una porcata.
Scusi Fausto, ma se contano i bidoni il furbo avrà un incentivo, io di conseguenza non c’è l’ho e ho già un danno!!! Quell’incentivo che toccava a me l’hanno dato ad un altro e questo per me è un danno, o no?
Se l’incentivo viene dato se non si supera un determinato numero di bidoncini in un anno, il fatto che qualcuno metta la sua immondizia nel suo bidoncino non cambia il numero delle sue esposizioni per cui lei avrà diritto all’incentivo se non supera il numero prefissato. Il furbastro che ha messo la sua immondizia nel suo bidoncino potrebbe avere un incentivo,
se nell’anno esporrà un numero di bidoncini inferiori al numero prefissato ma l’avrebbe anche se questa immondizia la buttasse in un fosso o la portasse a Castenaso. Direttamente non le da un danno ma lo da alla comunità.
Diverso è il caso in cui l’incentivo fosse legato al peso dell’immondizia perché la sua bolletta verrebbe maggiorata, ma in questo caso si potrebbe configurare il reato di truffa come se un vicino si attaccasse al suo impianto elettrico e le rubasse la corrente elettrica.
La cosa più ecosostenibile della PaP è questo continuo viavai di automobili da e verso la discarica (che, eufemisticamente, chiamiamo “isola ecologica” – forse per farci belli con qualche ignaro teutonico turista). Se facciamo il conto dell’inquinamento così prodotto, forse ci conviene bruciare direttamente al civico gli imballaggi che ci impongono di comprare prima e di stagionare nelle nostre case poi, in attesa di un raro giorno di ritiro.
E se uno mi raccoglie il sacco della plastica di notte e lo porta alla stazione ecologica e si becca l’incentivo? E se mi ruba la posta dalla buchetta, la mette in un sacco di spazzatura e lo butta in un fosso e io mi becco la multa? Magari mi ruba anche le bollette e dopo mi staccano la luce. E se mi sposta la bicicletta e la mette davanti a un passo carraio? E, nel caso prendessi una multa con la macchina per divieto di sosta, mi togliesse il foglietto dal parabrezza così mi arrivano anche le spese di notifica? E se raccoglie un mozzicone di sigaretta con il mio DNA e lo mette sulla scena di un delitto? E se comincia a scrivere su i blog a mio nome e mi fa fare delle figuracce? E se … e se andassi dallo piscologo?
Ah!Ah! Vuole ridere? A me è successo davvero! La domenica sera metto fuori 2 sacchi di sfalci e potature e il lunedì mattina, uscendo per andare al lavoro prima dell’orario di raccolta, i sacchi non ci sono più! C’è qualcuno che ha fiutato il business?
Sarebbe molto opportuno, per lei naturalmente, perché il problema della doppia personalità é serio.
Comunque, per non parlare di aria fritta, questi sono alcuni dati:
In Emilia-Romagna, le variazioni complessive tra il 2001 ed il 2013 delle principali modalità di gestione rispetto al totale di rifiuto prodotto, espresse in percentuale, sono:
· raccolta differenziata aumentata dal 25,3% nel 2001 al 56,2%
nel 2013;
· quota di rifiuti inceneriti aumentata dal 16,4% nel 2001 al
23,2%1015 nel 2013;
· quota di rifiuti avviati a bio-stabilizzazione diminuita dal 7,5%
nel 2001 al 4,3% nel 2013;
· quota di rifiuti avviati in discarica diminuita dal 50,8% nel 2001
al 16,1% nel 2013.
Dati che arrivano da qui:
http://www.arpa.emr.it/cms3/documenti/_cerca_doc/rifiuti/ReportRifiuti2014.pdf
Se poi qualcuno riesce a capire come mai i sacchi per la raccolta differenziata (privi del marchio CE) arrivano da Acercola e non vengono prodotti in zona, me lo spiega? Alla faccia del KMzero e dell’ecosostenibilità! E poi stiamo a piangere perchè forse Pizzoli vuol trasferirsi a 15 minuti da qui…
Curioso che oggi questa critica al “da dove arrivano i sacchi” sia passata e un anno fa circa quando tentai di postarlo io venni censurato…
Rispondo solo ora al sig. Cesare Aldini, perché solo ora ho letto il commento. L’ironia dei suoi “se” la trovo molto offensiva e fuori luogo. Se ho scritto così é perché ho vissuto, non in prima persona, dell’esperienza ripetuta più volte di trovare nel contenitore dell’indifferenziato non solo il mio sacco, ma anche un
altro sacco! Chi deve andare dallo psicologo secondo lei?