Un pavimento di un asilo dove cade acqua piovana e un terzo piano della scuola media di Budrio inagibile perché non è adeguato alla normativa antincendio. E’ parte dell’inchiesta sulle scuole del territorio realizzata dal Movimento 5 Stelle di Budrio. Pierini, in risposta a una interrogazione dei pentastellati, lo scorso gennaio, aveva chiarito che: “Non c’erano criticità”. Ma solo pochi giorni prima aveva stanziato 70mila euro per rendere agibile il terzo piano della scuola. Al centro della polemica la mancata richiesta del Comune di usufruire dei fondi dell’8×1000 per l’edilizia scolastica.
L’INCHIESTA DEL MOVIMENTO 5 STELLE
La scorsa settimana, a seguito delle grandi piogge che hanno colpito il Nord Italia, era scoppiata la polemica a Budrio sullo stato del giardino delle scuole elementari, completamente allagato. Ora il Movimento 5 Stelle pubblica un dossier che definisce “preoccupante” lo stato in cui versano le scuole di Budrio. L’immagine più allarmante, nel lungo articolo pubblicato dal consigliere Gabriele Carlotti, è quella del pavimento bagnato della nuova ala dell’asilo Menarini, per colpa dell’acqua piovana che cade dal tetto nei pressi di una centralina elettrica. “Molti ricorderanno che nel 2004 – scrive Carlotti – l’allora sindaco Carlo Castelli inaugurò il cosiddetto “Menarini nuovo”, ovvero la palazzina sorta adiacente all’edificio scolastico più vecchio. Sin dal primo anno le insegnanti hanno segnalato in direzione didattica dei vizi nella nuova costruzione tra cui l’intrusione di acqua piovana dal tetto. Come si può vedere da questo video che è stato realizzato all’interno di una classe del nuovo edificio, a distanza di 10 anni i problemi non sono ancora stati risolti, nonostante si veda chiaramente che l’abbondante acqua entri da una scatola elettrica”. [video, sotto]
Il “Menarini nuovo”, con il pavimento allagato.
LA SCALA ANTINCENDIO NON SI PUO’ USARE PERCHE’ PORTA ALLA CENTRALE TERMICA
Ma le criticità in cui versa il nuovo plesso del Menarini non sarebbero legate solo all’acqua che entra dai tetti. “Facendosi un giro all’esterno – si legge – si potrà notare che sono presenti ben 2 scale antincendio per lo stesso edificio, ma solo una di queste può essere utilizzata”. Questo perchè – spiega Carlotti prendendosela con il dirigente dell’ufficio tecnico del Comune – “il Piano di Evacuazione vieta l’utilizzo di una scala perché porta direttamente sulla centrale termica”. [video, sotto]
IL FINANZIAMENTO CHE IL COMUNE NON HA COLTO
Il dossier del Movimento 5 Stelle è partito da una interrogazione fatta dal gruppo consiliare budriese lo scorso dicembre, in cui si chiedeva se il Comune avesse fatto richiesta di destinare l’8×1000 all’edilizia scolastica, così come prevede un emendamento approvato dal gruppo parlamentare dei grillini lo scorso anno. Pierini, nella risposta data poche settimane fa, ha precisato che “negli edifici del nostro Comune non sono presenti situazioni di criticità tali da poter rientrare nelle casistiche” riportate dell’emendamento approvato in Parlamento. E per questo “non ha ritenuto opportuno partecipare all’assegnazione della quota”. Solo pochi giorni prima della risposta, il Sindaco aveva però fatto stanziare dalla giunta comunale 70mila euro per l’adeguamento alla normativa antincendio per la scuola media il cui terzo piano è inagibile.
Anche di questo parla il dossier dei 5 Stelle, che punta il dito così: “Qualche anno fa – scrive Carlotti – quando le scuole medie vennero ingrandite, venne dato ampio spazio sul notiziario comunale a questa opera. Ma nessuno ha poi scritto che anche qui è presente un maxi-paradosso, ovvero si è ingrandita una scuola, ma non si può utilizzare un intero piano: nessuno si è reso conto che allungando una scuola, si sarebbe di conseguenza allungata la distanza dalle classi alle uscite di emergenza, pertanto ci troviamo un ultimo piano inutilizzabile”. Non solo, il grillino se la prende contro lo stanziamento fatto dal Comune, visto che l’impegno di spesa (i 70mila euro) è destinato da Step, la società patrimoniale del Comune che il consiglio comunale, il prossimo 26 febbraio, potrebbe chiudere. Quindi, chi si occuperà dei lavori?
“Bisognerebbe chiedersi – chiosa Carlotti – se Pierini soffra di qualche amnesia, oppure gli facciano firmare documenti che lui non legge, perché una incoerenza più grande di questa è difficile da immaginare. Comunque la si guardi, è sempre più chiaro che questa persona non è più in grado di fare il sindaco”.
CHE FINE HA FATTO L’EREDITA’ PER SISTEMARE IL MENARINI?
Gabriele Carlotti è sicuro che i soldi ci sono per mettere a posto almeno l’asilo Menarini. “Probabilmente – scrive – qualcuno finge di dimenticare che nel 2014 il Comune ha incassato 260 mila euro dall’eredità del sig. V.L, che nel suo testamento ha scritto che avrebbe devoluto la cifra al Comune di Budrio per l’asilo Menarini.”