Mercoledì 18 febbraio andrà in scena al Consorziale di Budrio Variazioni enigmatiche con Saverio Marconi e Gian Paolo Valentini, per la regia di Gabriela Eleonori. Il testo è del celebre drammaturgo Éric-Emmanuel Schmitt, di cui abbiamo visto Piccoli crimini coniugali due anni fa.
Lo spettacolo vede Saverio Marconi tornare in scena nel ruolo di interprete, dopo anni di impegno come regista di musical, e la collaborazione dello stesso Schmitt alla regia. Le precedenti rappresentazioni europee hanno ottenuto un grande successo di pubblico e critica, e avuto interpreti quali Alan Delon e Donald Sutherland.
ENIGMA VARIATION
In scena ci sono due soli personaggi: il giornalista Erik Larsen e l’intervistato Abel Znorko, premio Nobel per la letteratura che vive in un’isoletta sperduta nel Mare di Norvegia ed ha un’intensa corrispondenza con Hélène, la donna che ama, ma dalla quale ha deciso di allontanarsi. L’intervista tuttavia è solo un pretesto e il dialogo si fa via via feroce mentre emergono le vere ragioni dell’incontro: perché il misantropo Znorko ha accettato l’intervista? E qual è il legame tra Larsen e questa figura femminile sfuggente? Il vero protagonista della vicenda è però l’amore, indagato nei diversi modi di viverlo. Così come Enigma Variation, la composizione di Edward Elgar che presta il titolo all’opera teatrale e vede quattordici variazioni rendere irriconoscibile la stessa melodia, l’amore è difficile da comprendere e forse è solo uno specchio di noi stessi.
A proposito di questa commedia lo stesso Schmitt ha scritto: “I miei personaggi parlano molto, ma raramente dicono la verità. Altrimenti non ci sarebbe stata nessuna opera teatrale. Una volta che loro hanno affermato la loro verità la vita li va a smentire (…) Nessun punto di vista astratto può competere con la vita. Nessuna filosofia può risolvere la vita e i suoi misteri”.
ÉRIC-EMMANUEL SCHMITT
Éric-Emmanuel Schmitt è uno degli autori più rappresentati in Europa negli ultimi anni e ha avuto un grande successo anche come scrittore di narrativa, attività che gli hanno portato importanti riconoscimenti. Tra i suoi romanzi più celebri Il Vangelo secondo Pilato, Oscar e la Dama in Rosa e Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, oggetto dell’ultimo incontro del gruppo di lettura budriese I Prosivendoli. La complessità dei rapporti umani è spesso il tema centrale delle sue opere, come quella in scena mercoledì, cui affianca tematiche difficili, quali religione e filosofia, disciplina nella quale ha conseguito un dottorato di ricerca.
Maria Ludovica Piazzi