“Siamo dentro a un incubo, questo Governo non ha la sensibilità di capire che da qui non usciremo vivi”. Non ha usato mezzi termini il sindaco di Budrio Giulio Pierini per descrivere la situazione in cui versano i Comuni del bolognese, come quello di Budrio. Lo ha fatto ieri, durante una conferenza stampa metropolitana, insieme agli altri sindaci del territorio e al sindaco della Città Metropolitana Virginio Merola. L’attacco è rivolto al presidente del suo stesso partito, Matteo Renzi, reo di aver tagliato 1,5 milioni di euro ai comuni, con la legge di stabilità 2015.
LA LETTERA DEI SINDACI: “NO A COMUNI CONSIDERATI COME CENTRI DI COSTO”
“Da molto tempo ormai i Comuni della città metropolitana di Bologna sono chiamati a contribuire al risanamento dei conti dello Stato”. Comincia così la lettera che Pierini e i presidenti delle Unioni dei Comuni del bolognese hanno scritto a Matteo Renzi. “L’autonomia finanziaria dei Comuni in questi anni è diminuita. La crisi economica in atto – si legge – ed i vincoli del patto di stabilità hanno ridotto drasticamente la nostra capacità di fare investimenti. Dopo sei anni di sforzi e impegni i Comuni ritengono di aver già fatto il proprio dovere e di non poter ulteriormente sopportare manovre che tendono a considerare gli Enti locali più come centri di costo che le istituzioni più vicine alle esigenze dei cittadini”.
E ancora: “La legge di stabilità 2015 prevede ulteriore tagli ai Comuni per 1,5 miliardi di euro: un impatto impossibile da sostenere, dopo anni di continui sacrifici. Molti Comuni non riusciranno a chiudere i propri bilanci. Alcuni saranno costretti ad aumentare l’imposizione fiscale nei confronti dei cittadini. Altri dovranno ridurre o addirittura chiudere importanti servizi per la collettività. La nostra responsabilità nei confronti della comunità ci spinge a rendere pubblico quanto sta accadendo”.
E chiedono che per il 2015 il governo reintroduca “i 630 mln di euro del fondo di solidarietà e di accelerare il processo di ridefinizione dei trasferimenti con il superamento del principio della spesa storica adottando per tutte le funzioni fondamentali il criterio dei costi standard. Inoltre, si ritiene urgente la costituzione di un tavolo di lavoro per arrivare ad introdurre nel 2016 la local tax, con l’obiettivo di rendere trasparente, chiaro e certo il rapporto fra Comuni e cittadini riguardo l’utilizzo del prelievo fiscale e delle tassazione locale per finanziare i servizi pubblici. Alla Regione chiediamo invece di mantenere per il 2015 lo stesso livello di spesa (e quindi di stanziamenti) per i servizi sociali e socio-sanitari”.
MEROLA CON I SINDACI: “NON HO SOLDI, NE’ PERSONALE”
Anche il sindaco della Città Metropolitana di Bologna, Virginio Merola, ha deciso di alzare l’ascia di guerra contro i tagli imposti. “E’ una situazione delirante – spiega – a fine mese non saremo più in grado nemmeno di rappezzare le strade e di contenere le frane… io qui ricevo i presidi e i direttori scolastici che mi tempestano di richieste sulla manutenzione di aule e istituti. Ma non ho né soldi né personale. Il presidente del consiglio deve capire che gli impegni vanno rispettati perché questi tagli non sono sostenibili. Per questo con Fassino (Presidente ANCI, ndr) noi sindaci metropolitani abbiamo scritto a Renzi, per questo chiameremo alla mobilitazione tutti i sindaci della regione. E spero allora di avere con noi il presidente Bonaccini”.
se il governo non piace, è sufficiente che alle prossime elezioni politiche Pierini e i suoi seguaci votino qualcun altro, tanto alcune opportunità diverse da Renzi ci saranno: grillini, Berlusconi, altri ancora, quindi dov’è il problema?
Nel frattempo, dato che che chi si lamenta oggi ha goduto del traino mediatico di Renzi, è bene che si adegui, sennò abbia la decenza e la coerenza di dimettersi. D’altronde, se l’Italia è messa male coi conti, lo si deve anche agli sprechi perpetrati dagli enti locali.
Ottimo!
Pierini ringrazi se stesso ed il suo predecessore Castelli se il bilancio di Budrio è in questa tragica situazione. E non venga a dirci che è colpa dello Stato se lui aumenta le imposte, lui e tanti come lui le tasse ce le hanno più che raddoppiate negli ultimi 5 anni! Sia onesto, almeno una volta.
Ambo!
In effetti se i sindaci avessero un po’ di sano coraggio e si dimettessero in massa, per il governo delle mirabolanti promesse non mantenute, sarebbe un bel campanone d’allarme. Ma non lo faranno perché il coraggio non ce l’hanno per il famso principio della colla Attak! Quella delle poltrone comode.
TERNO!
Coraggio Sindaco, comprendo il suo stato d’animo!!!!! anche senza i tagli di Renzi il suo bilancio quest’anno avrebbe avuto grossissimi problemi a trovare una degna quadratura, anche solo in considerazione del fatto che negli ultimi tre, quattro, anni non ha onorato tutti gli impegni presi con la società S.TE.P. e la stessa oltrettutto ha dovuto chiedere alcune moratorie sui mutui!!!!!!!!!! L’aumento della imposizione fiscale a Budrio ci sarebbe stata comunque anche senza l’aiuto di Renzi!!!!!!!!!!
QUATERNA! E anche bella!
Adesso ci vorrebbe una bella cinquina di chi dico io per poi avere un bel TOMBOLONE della Sindaci Riuniti S.p.A.:
TUTTI A CASA! E VERGOGNA!
Siamo dentro a un incubo da due mandati e mezzo!
Noi cittadini “siamo dentro ad un incubo”!! Governati da incapaci che aumentano le tasse, le gabelle ogni treperdue, che non sanno fare i conti, ci troviamo a dover stra-pagare figure professionali che non servono o che fanno male il loro lavoro! VERGOGNA
I rapaci notturni stanno diventando un serio problema per Budrio:
Il sindaco ha avvistato gufi volteggiare attorno all’ospedale, altri hanno notato stormi di barbagianni sulla differenziata,altri ancora qualche civetta nelle vicinanze delle scuole e sopratutto diversi allocchi intorno alla Step. Gli esperti di ornitologia del paese si stanno chiedendo se si riuscirà a salvare dai rapaci,almeno i cuculi.