Sabato 21 marzo alle ore 21 andrà in scena al Consorziale lo spettacolo Il ritorno di Casanova di Federico Tiezzi, con Sandro Lombardi e Luca Terracciano. Si tratta di un adattamento dall’omonimo racconto di Arthur Schnitzler, in cui il famoso libertino veneziano ormai invecchiato prende faticosamente coscienza del declino del suo fascino, ma anche del declino della sua epoca. Rifiutato con disprezzo dalla giovane e intelligente Marcolina, cerca di averla con un inganno che lo porterà a un amaro confronto con la propria baldanza giovanile, impersonata dal Sottotenente Lorenzi.
CASANOVA DI SCHNITZLER NELLA VERSIONE DI TIEZZI E LOMBARDI
Il sodalizio tra l’attore Sandro Lombardi e il regista e autore teatrale Federico Tiezzi dura dagli anni del liceo. Insieme hanno fondato la compagnia Il Carrozzone nel 1979, poi evoluta nell’attuale Lombardi-Tiezzi. Sono senza dubbio due delle personalità di maggiore spessore in ambito teatrale, come dimostrano i vari premi Ubu (i più prestigiosi per il teatro italiano) ricevuti sia per progetti comuni che individuali.
Lo spettacolo in scena sabato è il terzo che Tiezzi e Lombardi dedicano al tema dell’amore, dopo i due recenti successi: Un amore di Swann da Marcel Proust e Non si sa come di Luigi Pirandello. Casanova sarà voce narrante in una versione che si focalizza sul rapporto con il suo doppio, nonché rivale in amore, il Sottotenente Lorenzi, per riflettere su vecchiaia e morte, nonché sul tentativo di sfuggirgli attraverso una disperata illusione d’amore.
LA SIGNORINA ELSE A CASTENASO COI PROSIVENDOLI
Il gruppo di lettura budriese I Prosivendoli ha dedicato allo scrittore viennese Arthur Schnitzler l’incontro di marzo con Il ritorno di Casanova e La signorina Else. Il film del 1929 tratto da quest’ultimo racconto verrà proiettato gratuitamente lunedì 23 marzo a partire dalle 20.30, presso Casa Bondi a Castenaso e in collaborazione col gruppo di lettura Alziamo il volume. La versione proiettata sarà quella musicata dai Marlene Kuntz e verrà preceduta da un buffet autogestito alle ore 20.00.
SI CONCLUDE LA STAGIONE TEATRALE. COLA: “IL PUBBLICO HA APPREZZATO LA QUALITA’ E LA VARIETA’ DEGLI SPETTACOLI”
Lo spettacolo Il ritorno di Casanova sarà l’ultimo della stagione di prosa 2014/2015, che da novembre ha visto andare in scena undici titoli. Una stagione che, secondo il direttore Giordano Cola, “è stata positiva, con alti e bassi di presenze di pubblico, che ha però apprezzato la varietà e la qualità degli spettacoli, abbiamo mostrato un po’ di tutto come è nostra tradizione”. In questi mesi abbiamo visto spettacoli più leggeri alternarsi ad altri più impegnati, comune denominatore è stata la qualità, come conferma il direttore: “abbiamo fatto il meglio che ci poteva essere con le nostre forze, tutti gli spettacoli meritavano di essere visti”.
Gli spettacoli che hanno reso di più al botteghino, neanche a dirlo, sono stati quelli dalla vena maggiormente comica e supportati da nomi molto noti al pubblico, quali Vito, Columbro e Marescotti. Leggero tuttavia non significa frivolo, anzi, precisa Cola, “non è vero che uno spettacolo leggero non lascia niente, per esempio Variazioni Enigmatiche tratta di un lungo rapporto epistolario, dove i dialoghi sono costruiti molto bene e mai prevedibili e quando avviene l’incontro tra i due protagonisti, tra ferocia e compassione, si trasforma in una sconvolgente scoperta di verità taciute e dell’illusione in cui i due sono calati. Decisamente attuale, come gli incontri virtuali sui social network”.
Altre rappresentazioni di qualità che hanno soddisfatto la sala sono state Dopo il silenzio di Sebastiano Lo Monaco, La Maratona di New York e il monologo di Simone Toni sulla discriminazione sindacale sul lavoro negli anni ’50, che alludeva alla quanto mai cocente questione dei diritti del lavoratore.
Secondo Cola Il ritorno di Casanova sarà un ottimo finale di stagione: “Lombardi è un grande attore che si confronta con un testo di un grande autore viennese: una toccante tragicommedia incentrata sul tentativo di sfuggire alla vecchiaia, segnato dall’angoscia per la fine di un’epoca”.
Ludovica Piazzi