“Il sindaco non ha mai parlato di ronde”. Così inizia il comunicato stampa del Comune di Budrio, dopo la discussione di questi giorni in merito alla proposta del sindaco Pierini di organizzare cittadini per far sorvegliare il territorio. “Questo termine – si legge – ha assunto nel tempo un’accezione molto lontana dal sentire di questa Amministrazione, appartenendo ad una metodologia repressiva e in antitesi con il nostro concetto di comunità”.
RONDE O ASSISTENTI CIVILI VOLONTARI. DUE NOMI DIVERSI PER DIRE LA STESSA COSA
Rivolgendosi a Budrio Next, il Comune di Budrio scrive: “Pur comprendendo la necessità di semplificazione mediatica, segnaliamo che il sindaco ha fatto esplicito riferimento alle esperienze, avviate in alcuni comuni e quartieri bolognesi, degli assistenti civici volontari, non sostitutivi della polizia locale e delle forze dell’ordine”. Fra i compiti degli assistenti civici – scrive ancora il Comune – “c’è quello di promuovere il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone e, laddove necessario, di segnalare alle forze dell’ordine situazioni pericolose o da monitorare”.
Nell’articolo di ieri, Budrio Next aveva fatto riferimento al termine ‘ronde’ perché cittadini che si organizzano sul territorio per sorvegliarlo e segnalare alle forze dell’ordine situazioni da monitorare, non sono diversi dalla proposta, messa in atto in molti Comuni, dalla Lega Nord e chiamata nel linguaggio mediatico con il termine ‘ronda’. Tra l’altro il Comune, in questo comunicato di chiarimento, è andato oltre, precisando che fra i compiti degli ‘assistenti civici volontari’ ci sarebbe quello della “mediazione dei conflitti”. Attività che, da precisazione del Comandante dei Carabinieri Giuseppe Aloisi nell’ultimo incontro con la cittadinanza, non dovrebbe far parte delle pertinenze di questi cittadini organizzati, destinati solo – ha detto lo stesso Comandante – “alla segnalazione”.
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Ronde o diversamente ronde, il problema sta nel fatto che lo stato diminuisce le risorse alle forze dell’ordine e i sindaci si vedono costretti a inventarsi qualcosa per tranquillizzare la cittadinanza.
Comunque mi sembra ridicolo soffermarsi sul nome e non sul contenuto visto che c’è già confusione su cosa dovrebbero fare.
E fanno bene i Carabinieri a specificare “solo segnalazione” perchè quello che deve preoccupare sono tutti quegli pseudo-sceriffi di casa nostra che non vedono l’ora di menare il primo che capita.
ma è così’ difficile chiamare le cose col loro VERO nome? O forse siamo vittima della perniciosa “sindrome da contrapposizione” ,per cui qualsiasi iniziativa , proposta o termine che provenga dal “nemico” politico vada sistematicamente negata e/o sconfessata?
Consiglierei al Sindaco un simpatico esperimento: metta un microfono all’esterno dei luoghi in cui si tengono gli “incontri” con i cittadini, e senta i commenti che questi ultimi fanno, dopo aver silenziosamente e disciplinatamente partecipato ai medesimi: ne ricaverebbe preziosa percezione dell’ESASPERAZIONE dei cittadini, VITTIME , che vedrebbero volentieri le RONDE.
Insomma non sono ronde, sono rondìne.
se poi fossero rondini, sarebbe primavera….
io li chiamerei OSSERVATORI DEL POPOLO