di Stefania Nepoti*
Credo sia importante che chi amministra un territorio metta al centro la sicurezza dei cittadini senza per questo soffiare sul senso di insicurezza e sulle paure nei confronti dell’ altro, dello straniero o del diverso. Ritenere, come ho letto, che vi sia una pericolosità insita nelle varie etnie mi pare un’affermazione razzista che credo meriti solo di essere condannata.
Non sono contraria al coinvolgimento di gruppi di cittadini che, responsabilmente, ricevendo una formazione adeguata e seguendo delle procedure, abbiano come obiettivo quello di raccogliere informazioni dai residenti e debbano informare, a loro volta, le forze dell’ordine. Naturalmente penso dovrà essere individuato chi manterrà un attento monitoraggio sull’ andamento delle attività di questi gruppi.
Non vi è dubbio che saranno le forze dell’ ordine che dovranno occuparsi dei pattugliamenti e di intervenire nel caso di segnalazioni.
Non ronde quindi, dove per ronda si intende un’attività ispettiva di guardia o di ispezione svolta in una determinata zona, ma un’attività di collaborazione tra gruppi di cittadini organizzati su base volontaria, i residenti della nostra comunità e le forze dell’ ordine.
Riporto un estratto dalle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (2012) del MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca. perché mi pare significativo sottolineare quanto nelle nostre scuole, per formare le nostre bambine e i nostri bambini, fin dai primi cicli scolastici, si investa nell’educazione ad una cittadinanza consapevole e responsabile.
“L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentono di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e solidarietà. Questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile.
Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita..”
Suggerirei l’ organizzazione, su questi temi, di gruppi di lavoro anche per gli adulti.
*Coordinatrice del circolo Terre di Pianura di Sinistra Ecologia e Libertà
Gentilissima signora Nepoti,
in un momento di delinquenza dilagante che parte dalla strada prosegue nelle abitazioni, passando perfino nei cimiteri, mi sembra alquanto spocchioso disquisire etimologicamente sulla parole “Ronda” e “Cittadinanza attiva”..La verità è che le istituzioni preposte alla nostra sicurezza,sollecitate ad un impegno più fattivo,da tempo hanno alzato bandiera bianca e ci propongono una specie di vademecum del bravo cittadino o se vogliamo di “Self control”che tradotto in Italiano volgare, suona come “arrangiati”. Lasci da parte il “razzismo”; è un sentimento che non alberga nella maggioranza degli Italiani ma abbonda nei comportamenti di tutti, dico tutti coloro, che oramai indisturbati,fanno stralcio delle regole più elementari di convivenza divenendo essi stessi, i veri razzisti.
Gentile Sig.ra Stefani, rammentandoLe che la Costituzione Italiana garantisce libertà di pensiero,parole ed opinioni, La informo che la mia presa di posizione sulla richiesta delle etnie, non era basatasu razzismo e timori effimeri o peggio ancora su superficiali ricerche fatte su google o wikipedia, ma con seria e comprovata cognizione di causa (atti provenienti dai vari tribunali italiani quali convalide d’arresto, direttissimi ed ex art. 415 bis c.p.p. rinvii a giudizio), infatti essendo coniugata da più di vent’anni con un eccellente avvocato penalista noto in tutto il territorio italiano, Le posso assicurare che i miei timori sono alquanto fondati, (per conferme prego rivolgersi alle nostre forze dell’ordine). Non è mia prerogativa fare di un’erba un fascio, ci sono certamente bravissime ed oneste persone tra loro come ci sono criminali negli italiani, però quando ho posto la domanda, su chi prevalentemente faceva furti in appartamento, il maresciallo stesso ha risposto “sono dell’est….. quindi mi raccomando non prendete iniziative e non aggrediteli sono pericolosi…”. Lei afferma che non è contraria a dare una formazione ai cittadini, benissimo CHI PAGA? E che turni si farebbero? io grazie al cielo posso permettermi di organizzare il mio lavoro e quindi prestare gratuitamente il mio tempo sia giornaliero che notturno, ma chi lavora come fa se deve fare la vigilanza la notte e lavorare il giorno? oppure se il turno è di giorno quando va a lavorare? sicuramente Lei potrebbe rispondermi che ci sono gli anziani, benissimo quindi li facciamo girare nei mesi di luglio e agosto con 40 gradi sotto il sole o a diembre con – 5! Detto questo sarebbe per me un piacere incontrarmi con Lei e disquisire le varie possibilità che potremmo proporre all’attenzione dell’amministrazione cittadina al fine di migliorare la vita dei cittadini del nostro comune tutelando anche noi “pecore nere”
E da quali paesi dell’est…. anche questo importante per essere più precisi. La ringrazio anticipatamente per la risposta.
Ucraina Moldavia Russia: prostituzione, traffico d’armi, ubriachezza molesta a volte furti in appartamento.
Ex Jugoslavia: furti in appartamento, scippo con destrezza, e un minimo prostituzione
Romania: furti in appartamento, furto di rame, scippo
prostituzione
Cosi offende,gratuitamente, molti residenti onesti,
Nostri vicini, con i quali conviviamo ogni giorno; operai,badanti,autisti,operatori edili, che non hanno la possibilita ne i mezzi per diffendersi di gente come lei e che subiscono furti come tutti.
La ringrazio per la risposta, stata chiara é precisa.
Condivido la riflessione di Stefania Nepoti, mi auguro che siano tanti i cittadini che scelgano di non girarsi dall’altra parte e invece collaborino con le forze dell’ordine, le quali sono gli unici soggetti titolati a gestire la sicurezza.
signora Stefania:
Credo che il problema sia,in che modo questi gruppi di cittadini possano raccogliere informazioni dai residenti.Sarebbe molto utile invece avere un numero di telefono o un gruppo Whatsapp,gestito da volontari che come lei a scritto “con una formazione adeguata e seguendo delle procedure”dove i residenti possano rivolgersi al minimo sospetto di attivita illecita,evitando cosi di tempestare i carabinieri con dei falsi allarmi
Condivido il pensiero del Signor Beppe e della Signora Selene!
Signora Nepoti penso che Lei e tutti coloro che appoggiano o fingono di appoggiare un idea cosi surreale debbano rendersi conto che se i furti sono in crescita la causa alberga nell’organizzazione e negli strumenti che il nostro servizio di sicurezza deve fare “i conti”!
I furti in casa sono aumentati e i principali responsabili sono stranieri! Punto!
Scrive…..”raccogliere informazioni dai residenti e debbano informare, a loro volta, le forze dell’ordine.”…..allora….in soldoni cosa devono fare??? suonare ai campanelli e chiedere alla persona se ha visto “movimenti sospetti”?
Suvvia Signora Nepoti, quanti gruppi di cittadini vorrrebbe istituire? Le rammento che Budrio ha una superficie di circa 120km quadrati….e questi cittadini naturalmente sarebbero disposti a gironzolare per Budrio “senza scopo di lucro” sfidando qualsiasi evento atmosferico….perchè i ladri non penso s’interessino piu’ di tanto del tempo!
Vabbè va…..
Questa la mia recente esperienza come residente budriese :
torno a casa alle 19.30 di un giorno feriale di Marzo e noto una vettura bianca ferma davanti a casa con motore acceso . Entro in giardino e mi trovo davanti 3 personaggi che , fortunatamente , vedendomi , scappano scavalcando la recinzione e salendo poi nell’auto allontanadosi velocemente . In quel momento in casa moglie e 2 figli. Chiamo il 112 e segnalo l’accaduto : mi dicono che arriveranno a breve. Rimango fuori una buona oretta ma nulla. Non si è fatto vedere nessuno. Poi avanti pure con disquisizoni sull’utilizzo della terminologia ronda pittosto che sorveglianza attiva e demagogiche tirate sull’integrazione attiva ….. nel frattempo le forze dell’ordine non hanno nemmeno la benzina per alimentare le auto e magari le poche telecamere installate nle territorio non funzionano perchè.. ma… non si capisce bene .
Ma di che parliamo se lo stato non riesce nemmeno a garantire la sicurezza dei cittadini? Ben vengano le ronde perchè così si chiamano ( almeno si abbia il coraggio di chiamare le cose con il proprio nome !) : non sono altro che un disperato tentativo di supplire a quello che le istituzioni non sono in grado di garantire .
Ben vengano qindi le ronde insieme a tutti gli strumenti tecnologici in grado di farci sentire sicuri !
La cittadinanza è molto più consapevole dei politici che vorrebbero educarla …. altro che gruppi di lavoro….
Vediamo se riesco a spiegarmi meglio: mantenere l’ordine pubblico è compito delle istituzioni, la sicurezza è un bene che riguarda tutti, e i cittadini, individualmente e collettivamente, dovrebbero, a mio avviso, sentirsene responsabili.
I cittadini possono dunque prendersi cura della sicurezza nel contesto in cui vivono, senza bisogno per far questo di organizzarsi nelle cosiddette “ronde”, un termine militare a mio avviso del tutto improprio. Non entro nel merito di come dovrebbero essere organizzati questi cittadini, sono certamente d’accordo che oggi le tecnologie e i cellulari, che tutti abbiamo, possano aiutare, ma non spetta a me indicare il come. Potrò contribuire eventualmente con proposte ma mi permetto solo di segnalare quello che mi riferiscono già conoscenti ed amici che ad esempio hanno dei cani. Alcuni di loro, durante le passeggiate quotidiane, quando vedono o notano qualcosa di sospetto, informano già le forze dell’ ordine e lo fanno con qualunque tempo e senza percepire compensi.
Signora Nepoti,ordine e sicurezza sono compiti delle forze dell’ordine ed è senso civico avvisare i carabinieri se si vedono movimenti sospetti!!!
L’omerta’ penso e spero che ancora non sia “arrivata”……
Piu’ che la sicurezza mi sento responsabile sull’educazione di mio figlio,se un ladro svaligia un’abitazione penso che si dovrebbero sentire eventualmente responsabili,nello specifico,i carabinieri di Budrio che come nel caso citato dal Sig.Luca,manco sono passati!!!
Toh! I commenti sgraditi li cancellate???
Leggo tante lamentele, ma l’unica proposta concreta e realizzabile velocemente viene da Stefania, sarebbe interessante capire se i vari Luca, Matteo ecc. hanno idee in merito, dai loro interventi ho solamente capito che non hanno nessuna intenzione di collaborare con i carabinieri.
Sig. Stefano, non è assolutamente vero che non abbia intenzione di collaborare con i Carabinieri o con le altre forze dell’ordine, l’ho fatto in passato, lo faccio nel presente e lo farò nel futuro; il mio e di altri senso civico non è in discussione! ciò che ho fatto presente è che non possiamo dare un servizio di vigilanza, come ho scritto nel mio articolo, a gente se pur mossa da ottime intenzioni, ma purtroppo non adatta ed idonea perchè carente nella formazione, che non si può pretendere abbia con due lezioni fatte nella casa comunale.
Infatti la mia proposta era, otre ad una affissione su tutto il territorio, di istituire un numero gratuito a disposizione della cittadinanza al fine di raccontare i vari metodi di truffe, gli orari in cui maggiormente si svolgono i furti negli appartamenti, e quindi spiegare come comportarsi.
Grazie
Selene Ticchi D’Urso
Segretaria MSFN Emilia Romagna e provincia di Bologna
Sig, Stefano , come cittadino eleggo chi mi dovrebbe rappresentare delegandolo ad amministrare la cosa pubblica ( e lo pago pure ) : avrei quindi il diritto di non avere idee in merito su come risolvere i problemi .
Il mio tempo lo impiego infatti è guadagnarmi da vivere e mantenere la famiglia: sarebbe bello magari in un contesto dove almeno la sicurezza personale sia salvaguardata
In realtà ho idee molto chiare : poichè chi amministra non propone soluzioni sono ben disposto a collaborare con le forze dell’ordine tramite le organizzazioni volontarie dei cittadini ( io le chiamo ronde).
Mi scusi Signor Stefano ma per il semplice motivo che mi trovo in disaccordo sulle RONDE(cosi le chiamo io!) non vuol dire che non collabori con le forze dell’ordine nel caso veda qualcosa di illecito o presunto tale!
Ha una visione distorta del termine “collaborazione” e soprattutto deve leggere meglio prima di dare sentenze!
Mantenere l’ordine pubblico e garantire la sicurezza dei cittadini è compito delle istituzioni. Punto. Quello che lei propone signora Nepoti è pettegolezzo gratuito che non serve alla causa.Ci si batta piuttosto che le forze dell’ordine non siano sott’organico e che la magistratura punisca velocemente e seriamente chi si macchia dei più svariati reati siano essi dell’est,dell’ovest, del nord o del sud.
Intendo solo chiarire al sig. Beppe che a volte mi succede, come a tanti, di scambiare qualche pettegolezzo, ma lo faccio in privato. Quello che ho scritto invece non ha nulla a che vedere col pettegolezzo. Ha che fare invece, come ho scritto, con un aspetto molto importante che dovrebbe coivolgerci tutti: quello della cittadinanza attiva, della partecipazione, Perché abbiamo diritto a vivere in un luogo sicuro e per questo ognuno di noi può contribuire
Esatto Sig.ra Nepoti!!!
Abbiamo il diritto a vivere in un luogo “sicuro”….per questo lo stato ha istituito le forze dell’ordine che nella nostra piccola realta’ è garantita dai carabinieri !
Pago le tasse,pago le imposte comunali…..mi viene una forte gastralgia ogni volta che penso all’operato della nostra amministrazione….Sig.ra Nepoti,a un son rot
i m…..on!!!
Bigottisia ed ipocrisia non fanno parte del mio carattere!
A parte la critica a quanto esposto dalla sig.ra Nepoti sono assolutamente d’accordo.
Credo sia oramai più di un lustro che si sente giustamente parlare di “certezza della pena”. E sarebbe ora che chi governa si adoperasse per questo e non per trovare il modo per svuotare le carceri così da far posto a “nuovi arrivi”…. no?
E certamente non v’è miglior deterrente di sapere che passeggiando in città c’è “pericolo” d’incontrare due Carabinieri o Agenti della Polizia Municipale DI RONDA (ma anche 4!). Così come fuori città auto pattuglie DI RONDA: casualità. Certo ha un costo, ma questo lo si paga molto volentieri. Molto più volentieri di una TARI che potrebbe essere molto più bassa ecc ecc… Ed evitiamo una montagna di voli pindarici.
Caro Stefano:
sono d’accordo con te; collaborare con le forze del ordine,ad esempio collocando biciclette civetta con un GPS nascosto o magari organizzando commercianti e residenti per comprare ed installare telecamere di sicurezza o organizzare i residenti di una determinata strada a creare un gruppo Whatsapp mappando interi quartieri o frazioni.Con gente che con solo guardare dalla finestra possa dare indicazioni precise direttamente alle forze del ordine,in tempo reale,anche a esplicita richiesta dei carabinieri nella eventualità d’una urgenza. ecc
caro Pedro, non sta certo a noi decidere con quale modalità collaborare con le forze dell’ordine, credo che faranno parte della formazione alla quale accennava Stefania Nepoti, che immagino dorvà indicare anche le modalità con le quali segnalare eventuali sospetti ai carabinieri, ottima l’idea del gruppo su Whatsapp, decisamente meglio del lamentismo fancazzista dei vari Matteo e Luca, sono certo che anche solo l’annuncio che alcuni volontari collaboreranno che le forze dell’ordine (alle quali dobbiamo sempre essere grati per il loro importante lavoro) costituisca un disincentivo per i ladri.
Caro Sig. Stefano….si sciacqui la bocca con il petrolio prima di darmi del “fancazzista”!
La liberta’ di pensiero e parola non le da il diritto di additare tutti coloro che la pensano in modo diverso!
Se ne vuole parlare di persona con il “fancazzista” ne sarei felicissimo!
Caro Stefano,
evidentemente non comprendi quello che scriviamo e del resto non si capisce bene la tua posizone “ondivaga” sull’argomento : mi sembra che tua abbia poche idee ma confuse.
Del resto dal tuo attendere istruzioni e formazione dalla sig.ra Nepoti su come interfacciarti con i carabinieri si desume lo spessore e peso specifico del tuo argomentare .
Fancazzista dedicalo eventualmente ad un tuo pari , non ti allargare più di tanto ed eventualmente critica le idee e non le persone che le manifestano.
Il diritto a vivere in un luogo sicuro si guadagna rispettando e facendo rispettare le leggi, ed il partito della Sig.a Nepoti non credo che sia il miglior sostenitore nella realtà di quello che la Sig.a sostiene a parole. Le leggi prevedono che per entrare in Italia si debba avere un regolare permesso, le leggi prevedono che la proprietà sia sacra, le leggi prevedono che non si possa rubare, le leggi prevedono che si debbano rispettare le forze dell’ordine, le leggi prevedono che le pene debbano essere certe, le leggi prevedono che si debba essere corretti nei rapporti con gli altri e non comportarsi da provocatori per poterne additare la reazione. Ecco perchè, Sig.a Nepoti le sue sono solo parole vuote che non contribuiscono sicuramente a migliorare il senso di sicurezza dei Budriesi. Definirle pettegolezzi è stato un complimento veramente esagerato.
La signora Nepoti si dovrebbe informare! Esiste già una L.R che disciplina la formazione degli Assistenti Civici, personale volontario che svolge attività di volontariato sotto il diretto comando della Polizia Municiapale. Basta vedere cosa stanno facendo a Castenaso dal 2002 l’Associazione Nazionale Carabinieri e gli Ass. Civici operativi dal 31/07/2015.
Il corso dura 22 ore con docenti della scuola superiore della P.M dell’E.R e alle FF.OO in congedo viene dato d’uffcio.