I giovani budriesi promuovono il porta a porta. Ecco cosa ci hanno raccontato

14 luglio, 2015

È da più di un anno e mezzo ormai che a Budrio è attivo il servizio di raccolta differenziata porta a porta. Ma a quanto pare è un argomento ancora all’ordine del giorno. Come però spesso capita, si da poca voce a un fascia della popolazione, che invece sarebbe necessario che una voce ce l’avesse: i giovani. Come i giovani vedono la raccolta porta a porta? Cosa ne pensano? Abbiamo intervistato diversi ragazzi e ragazze budriesi con un’età compresa tra i 15 e i 23 anni, che si sono dimostrati molto disponibili e informati sull’argomento.

LE RISPOSTE DEI GIOVANI. “PORTA A PORTA? SCELTA GIUSTA DA PARTE DEL COMUNE”
“Iniziare la raccolta porta a porta – ha risposto Lorenzo, un ragazzo di 19 anni – è stato per Budrio un grande passo in avanti verso l’obiettivo comune di un paese il più sostenibile possibile. Così facendo si diminuisce la quantità di rifiuti indifferenziabili che arrivano alle discariche”. Un pensiero simile l’hanno riportato anche altri ragazzi. Questo il parere della ventenne Matilde: “La raccolta porta a porta è stata una scelta giusta da parte del Comune di Budrio”. Alla domanda se in effetti è sostenibile ha risposto che lo è “in quanto promuove una raccolta differenziata più attenta e rende quindi i cittadini più consapevoli”. C’è anche chi manda messaggi agli altri paesi, come ad esempio Marco, un ragazzo di 21 anni, che ha detto queste parole: “Credo che anche i paesi limitrofi, come Castenaso e Molinella, debbano prendere esempio e iniziare a riciclare come qui a Budrio”. “Ecologicamente parlando – ha invece detto Emanuele – penso che stia ottenendo ottimi risultati. Se non ricordo male, di recente Budrio ha anche vinto un premio per la raccolta. Comunque secondo me non è un impegno troppo dispendioso per noi cittadini”.

LE CRITICHE SUI COMPATTATORI, SUI COSTI, SULLE TEMPISTICHE DI RACCOLTA
La raccolta porta a porta in verità necessita di alcuni sforzi da parte delle persone, ma secondo Giulia, una ragazza di 16 anni, “sono piccoli sforzi che si possono, anzi si devono fare per poter continuare a godere a pieno della natura che ci circonda”. Inoltre ovviamente, come tutte le cose, il porta a porta presenta anche aspetti negativi, alcuni dei quali, oltre ai già citati “sforzi”, sono venuti fuori direttamente dai ragazzi intervistati. “I due compattatori destinati alla raccolta dei rifiuti organici – ha detto il diciasettenne Luca – sono con frequenza fuori uso provocando disagi ai cittadini”. La sua coetanea e amica Elena ha aggiunto che “dobbiamo tenere per lungo tempo nelle case rifiuti voluminosi, in particolare la carta e la plastica, perché la loro raccolta avviene solo ogni due settimane”. Stefano, un ragazzo di 18 anni, invece ha lamentato il fatto che il vetro non venga raccolto direttamente a casa: “così facendo devo farmi un giro solamente per un unico sacco, non è normale”. Altra lamentela, stavolta del ventunenne Giovanni, riguarda i costi, che “non si sono abbassati come promesso”.

CASSONETTI O PORTA A PORTA?
Gli sforzi sono necessari e le cose negative vanno migliorate. Il tutto per incentivare la gente a riciclare nel modo opportuno. C’è chi però la raccolta differenziata già la faceva, come ad esempio Riccardo, un ragazzo di 16 anni che ha risposto così: “Io, come altre persone, facevo già la raccolta differenziata a prescindere dal porta a porta. Ovviamente quest’ultima modalità ha obbligato tutti i cittadini a differenziare; anche e soprattutto quelli che prima non lo facevano. Comunque credo che, come tutte le nuove iniziative, ci siano margini di miglioramento”.
Abbiamo anche chiesto se preferiscono i cassonetti e Matteo, un ragazzo di 17 anni, ad esempio ha risposto così: “Con i cassonetti forse è più facile, però la gente è meno incentivata a fare la raccolta differenziata nel modo giusto. Molta gente non farebbe la raccolta differenziata se ci fossero i cassonetti, ma è necessaria per il bene del nostro pianeta e, nel piccolo, del nostro paese, quindi risulta necessario il porta a porta”. Dello stesso parere è anche Laura, una ragazzina di 15 anni, secondo la quale “la raccolta porta a porta è meglio dei normali cassonetti perché così siamo sicuri che la gente differenzi”. Un po’ più ampia è la risposta del ventitreenne Francesco che ha detto queste parole: “Sostanzialmente non ci sono grandi differenze tra i cassonetti e il porta a porta. Solamente che con i cassonetti puoi fare il sacchetto quando vuoi, mentre con il porta a porta sei, per così dire, costretto a mettere fuori i sacchi in giorni precisi e già decisi. Ma non è un gran sacrificio”.

Come molto probabilmente ci si aspettava, le risposte dei ragazzi intervistati sono state molto oggettive. Quasi tutti ne hanno parlato bene, con chiare e valide motivazioni. Non sono però mancate lamentele e punti negativi, come è giusto che sia. I giovani hanno detto la loro. Ma è necessario che qualcuno li ascolti.

Michele Simone

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8 Commenti


  1. Mi sfugge il senso dell’ articolo. Cominciamo a contrapporre le generazioni anche relativamente al ” rusco”? Ovvio che nessuno critica la raccolta differenziata, nemmeno noi ” maturi”. Le critiche sono di ben altro tenore, a partire dal fatto di volere sapere dove e come vengono smaltiti questi rifiuti.

  2. “I giovani promuovono il porta a porta”

    Fintanto che non toccherà loro recitare preghiere apocrife differenziando e annusando “profumi” satanici,sacrificare vani casalinghi adibiti in origine ad altri più reconditi scopi e sopratutto pagare salate bollette,non vedo perché dovrebbero bocciarla

  3. perchè non gli cheidete quanto spendono i suoi famigliari con la raccolta porta porta !!! io pago il triplo ogni bolletta se vi interessa saperlo a me mi stava bene come a MOLINELLA I CASSONETTI DIFFERENZIATI !!! è una cosa vergognosa pago più di rusco che quello che spendo in acqua e luce in 2 mesi !!!!! poi quando vedo vicino alle campane del vetro montagne di sacchetti sparsi …….. è una cosa VO-MI-TE-VO-LE !!!!!

  4. Saretta Infelice

    Ma cosa vuoi che ne sappiano i giovani dei “disagi” di questa PAP ? Credo che nessuno degli intervistati abiti per conto proprio, stanno ancora in famiglia e il dover tenere in casa o cantina o terrazzo il proprio rusco per giorni e giorni non li tocca piú di tanto…. e vorrei sapere quanti di loro ne hanno mai verificato il costo !?

  5. Questo articolo è veramente privo di senso… È come chiedere ad un bambino se vuol un lecca lecca buono o uno scaduto che puzza di marcio… È tutto quello che sta dietro a questa raccolta differenziata a spese dei cittadini che puzza di marcio … Non il senso positivo della raccolta… Banale e scontato…. Sembra quasi fatto per compiacere all’esecutivo comunale

  6. Oh mamma… direi che agli intervistati non è stata posta la domanda principe: a casa tua ti occupi tu del rusco tutti i giorni e da quanto tempo? … sarò poco simpatico, ma se non te ne occupi quotidianamente e da tempo non sai di cosa parli.
    Inchiesta un po’…. Pierinesca? 🙂 … va beh, fa caldo per tutti…

  7. Le comiche….probabilmente “qualcuno” ha preso una strigliata!!!

    Articolo pilotato(da chiiiiii???) e propagandistico!
    Volere ad ogni costo avere ragione,calpestare tutto e tutti,non porsi mai dubbi….le qualita’ migliori della stoltezza!!!

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