Porta a porta a Budrio, arrivano i primi risparmi di 87 mila euro

22 luglio, 2015

87 mila euro in meno. E’ il “premio” che il Comune di Budrio non dovrà pagare al gestore dei rifiuti per aver attivato il piano di raccolta porta a porta. Lunedì sera, durante la commissione territorio e ambiente, l’assessore Pezzi ha annunciato il dato. La tassa sui rifiuti ammonta a 3174000 €, il 2,7% in meno rispetto all’anno passato. Opposizioni critiche. Mazzanti (NPB): “La tassa non cala in misura proporzionale al calo del conferimento dell’indifferenziata”. E nel 2016 l’assessore annuncia l’introduzione della “tariffa puntuale”, ovvero il pagamento dei rifiuti in base alla quantità di indifferenziata che si conferisce.

PORTA A PORTA, PRIMI RISPARMI
La tassa sui rifiuti comunale scende. Per la prima volta, dopo anni, ci sarà un risparmio nel 2015 di 87mila € rispetto all’anno passato (il 2,7% in meno nelle bollette dei budriesi). Merito del nuovo sistema porta a porta, che causa un conferimento minore di indifferenziata al gestore, ovvero il rifiuto sul quale paghiamo uno smaltimento di 128 € a tonnellata. Poco importa – per i nostri amministratori – se quel rifiuto finisce fuori dal nostro territorio, nei cassonetti dei comuni limitrofi. Quel che pare importante è che non risulti nel nostro ammontare, tanto da far scendere il pagamento dovuto a HERA. L’assessore all’Ambiente Stefano Pezzi ha parlato del porta a porta come di un “metodo rivoluzionario, efficace perchè costringe il cittadino a differenziare”. E ha annunciato per il 2016 l’attivazione del secondo step del porta a porta, ovvero l’avvio della “tariffazione puntuale”, quel sistema che porterà il gestore a pesare il quantitativo di indifferenziata prodotto da ogni utenza e a far risparmiare chi è più attento a dividere bene i rifiuti.

PEZZI: “NON MINIMIZZO MIGRAZIONE”. DAVALLI (PD): “NE RISPONDERANNO I FIGLI CHE ABITANO NEI COMUNI DOVE NON FANNO IL PORTA A PORTA”
L’assessore ha sottolineato come sia giusto che “Budrio di il buon esempio, anche se altri Comuni hanno deciso di non passare al porta a porta”. E a chi, come il consigliere grillino Gabriele Carlotti, gli ha fatto notare che “è sotto gli occhi di tutti la migrazione dei rifiuti che si verifica verso i comuni limitrofi”, Pezzi ha risposto che “non c’è alcuna minimizzazione del fenomeno di migrazione, ma quando si crede in una cosa si deve attuare, perché il sistema porta a porta cambierà la cultura del conferimento dei rifiuti e le nuove generazioni non avranno problemi a farlo”. Il consigliere Mazzanti (Noi per Budrio) ha sottolineato come “La tassa non cala in misura proporzionale al calo del conferimento dell’indifferenziata”, nel senso che a fronte di una quantitativo rilevante di rifiuto smaltito in meno, cè solo un 2,7% di risparmio. Dal fronte della maggioranza è intervenuto in consigliere Angelo Davalli (PD): “L’ecologia è una scelta” – ha detto. “Costa di più ma come collettività è un bene perseguirla. Se gli altri Comuni non fanno il porta a porta ne risponderanno i loro figli”.

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12 Commenti


  1. Mi sto squarciando dalle risate!!!
    Assessore Pezzi quindi l’operatore Hera munito di una bilancia dovra’ pesare il sacco del rusco di ciascun utente…..ahahahaahahahahahahahahahahahahahahah
    Mi immagino come andra’ a finire!
    Sig.Davalli la sua esternazione la trovo veramente riduttiva e menefreghista capace solo di gettare allarmismi verso le comunita’ limitrofe!
    D’altronde il suo/vostro unico scopo è fare in modo che anche i cumuni limitrofi adottino il “porta a porta”!

    “A pànza è de pellécchia, cchiù ce miétte e cchiù se stennécchia”

  2. Salve a tutti,
    In un contesto di pura curiosità sarei interessato a capire come si possa arrivare ad assegnare un peso di indifferenziata ad ogni utenza. … mi sembra improbabile, anche se non impossibile, una bilancia in mano ad ogni operatore e una stima fatta a volume introdurrebbe enormi errori essendo il peso specifico del contenuto altamente aleatorio.

  3. ancora con questa panzana pseudo-ecologista che se il PAP non si fa come a Budrio i nostri figli vivranno in un mondo fatto di rusco…capisco che al giorno d’oggi si crede a tutto quel che passa dalla rete,ma anche al comico ci divrebbe essere un limite

  4. Maurizio Mazzanti

    Per completare il senso del mio intervento in commissione, riportato correttamente nell’articolo, voglio aggiungere che i circa 87 mila euro di riduzione del piano finanziario Tari 2015 (pari a circa il 2,66%) non andranno a far calare le bollette, perché come ha poi detto l’Assessore Pezzi serviranno a coprire mancate entrate per la riduzione del gettito delle attività produttive, in calo rispetto allo scorso anno.

    Inoltre il senso della mia contrarietà è legato principalmente al fatto che non si capisce bene come Hera e l’Assessore all’ambiente facciano i conti. Mi spiego, comparando i dati del 2012 (prima del porta a porta), del 2014 (primo anno di pap) e 2015. (Solo il primo quadrimestre perché nel 2015 abbiamo solo i primi 4 mesi ufficiali, ma è un un periodo significativo).

    La raccolta e lo smaltimento dell’indifferenziata costa nel 2015 128 Euro a tonnellata ( + 3 euro sul 2014). Rispetto al 2014 ne abbiamo prodotta il 15% in più ma spendiamo 30 mila euro in meno e non si capisce perché.
    Rispetto al 2012 nel 2015 si sta producendo circa il 66% in meno di indifferenziata ma paghiamo rispetto al 2012 470 mila euro in più. Ma vi ricordo che paghiamo a tonnellata smaltita quindi dovremmo pagare molto meno.

    Poi c’è la voce Costi comuni diversi (che non si capisce esattamente cosa sia) con un calo di 60 mila euro, per un calo totale del piano finanziario del 2015 rispetto al 2014 di circa 90 mila euro (87 esattamente).

    L’impressione è che non ci sia una commisurazione reale tra il servizio erogato e i costi e non è chiaro come viene composto il piano finanziario, che riguarda il pagamento di un servizio (ed evito tutta la polemica sulla comodità del porta a porta).

    Il mio ruolo di consigliere di opposizione (come quello della gran parte delle opposizioni, non tutte devo purtroppo rilevare) è quello di controllare che i soldi dei cittadini vengano spesi equamente e senza opacità. Per qualcuno siamo considerati solo dei rompiscatole, ma credo che si debba fare l’interesse dei cittadini e non quello di un sistema economico di fatto privato.

    Maurizio Mazzanti
    NOI per Budrio

  5. Chissà perché si accorgono dell’ecologia solo quando gli fa comodo?
    A parte l’enorme quantità di indifferenziata che va fuori comune, ma perché non hanno posto la questione ecologica quando hanno fatto le centrali a biogas? E la pulizia delle strade? Stamattina, ho osservato la pulizia delle strade a Mezzolara. Dunque, davanti va un povero cristo con un potente soffione che solleva una enorme nuvola di polvere che s’innalza e si espande per decine di metri e resta in atmosfera per ore. Dietro, il mezzo meccanico di raccolta della sporcizia che rimane sul manto stradale e che rappresenta solo una parte poiché le polveri sono andate in atmosfera, sulle auto, nei polmoni delle persone che transitano etc. Si pensi che le polveri stradali sono estremamente inquinate ed inquinanti. Nessuno, sano di mente, farebbe una cosa del genere nella propria abitazione. Eppure lo si fa per strada, fregandosene dell’ecologia, perché? Perché si fa prima. L’ho ricordato qualche anno fa a qualcuno dell’amministrazione comunale, spiegando che é un sistema barbaro e che le strade vanno lavate. Risultato: zero.
    Dimenticavo: il povero cristo non aveva nessuna maschera antipolvere né cuffia antirumore. Alla faccia della tutela della salute dei lavoratori.

  6. Nel caos chi vuol far pasticci sguazza. E quindi avanti con la confusione tra DIFFERENZIARE e METODO DI RACCOLTA. Chiaramente i temi sono due e ben distinti. O meglio, nel “libro” dell’ecologia sono due capitoli diversi. Ma questo non si sposa con le testoline che per sbaglio ci siamo dati come amministratori e quindi avanti con affermazioni scemenza che arrivano persino ai “figli di quei genitori dei comuni che non adottano il porta a porta”! … va beh che fa caldo, ma prima di rifugiarsi in certe considerazioni sarebbe opportuno un bicchiere d’acqua fresca no? Mah… cmq ok: cosa fatta/detta capo ha. Ed allora siamo messi male assai con personaggi come questi perchè è vero che “l’ecologia è una scelta” ma dev’essere coerente altrimenti diventa ipocrisia. Ed infatti tale è: ipocrisia.

    DIFFERENZIARE è importante perchè ci permette di avere un mondo meno inquinato da rifiuti o prodotti della combustione. E su questo non ci piove.

    METODO DI RACCOLTA porta a porta è quanto di più dispendioso si possa pensare, in tutti i sensi. E quindi anche quello ecologista. Poco si sposa quindi questo metodo con il differenziare e l’ecologia. Il vantaggio che ha è che il singolo diventa controllabile = ulteriore possibilità di far cassa. E si è già iniziato.

    Bene quella bellissima tabellina: i sigg. della Pierini & C. che han sempre sostenuto che il “porta a porta” non sarebbe costato di più dei cassonetti possono provvedere a vergognarsi per i prossimi anni visto che dal 2012 al 2014 anno di piena pap il costo è salito della mia “mitica” mezza milionata (560.000 in più sig. Pierini! … mannaggia che figuraccia… è andato in giro a 20 appuntamenti con i Cittadini a raccontare che Garbuio era uno sparacazzate ma porca vacca, il mezzo milione in più è li! … chessfiga …).

    Un “caro” saluto agli imbonitori…

    • Signor Garbuio, mi associo a quanto dice. Bravo! Fa specie vedere quanta confusione si faccia tra ecologia ( sempre troppo genericamente intesa), raccolta differenziata e metodi di raccolta dei rifiuti.

  7. Non é vero che i comuni limitrofi non differenziano come dice il consigliere Davalli,lo fanno solo in maniera differente,e a mio giudizio piú intelligente.Molinella per ezempio,utilizza il cassonetto con chiave di tutti i tipi di rifiuto in strada.Non costringe i cittadini a trattenere in casa o nella propieta o personale o condominiale rifiuti per lungo tempo come da noi a Budrio.A molinella i mezzi impiegati per la raccolta sono inferiori come numero ,e vengono utilizzati con minor frequenza rispetto a qui , con un notevole risparmio di inquinanti immessi nell’ariaria dovuti alla combustione dei motori.A budrio si é scelto invece ri raccogliere spesso piccole quantitá spalmate su molti giorni utilizzando moli mezzi inqinqndo molto di piú.Ecologici da una parte inquinatori in amiera diversa dall’altra.

  8. Davanti ad un aumento del 17,51% dei costi per un servizio scandalosamente peggiorato dato ai propri clienti, io mi chiedo quale azienda sarebbe sopravvissuta a questi ultimi 3 anni di crisi economica. Solo i monopoli pubblici e politiche nella migliore delle ipotesi stupidine, si possono permettere di osannare questi risultati. Un politico di qualsiasi colore che si vanta di questi numeri dovrebbe quanto meno essere additato al pubblico ludibrio. A Budrio governa.

  9. Non dovrei farlo, ma mi stupisco ogni volta che sento qualcuno felice di questo supplizio della raccolta porta a porta solo perché così può differenziare il rusco. Non avevano mai notato, prima, che c’erano cassonetti di colore diverso? Non avevano notato che questi cassonetti colorati servivano a differenziare, e anche meglio di quanto non si possa fare ora, i rifiuti senza doverseli tenere in casa, puzzolenti, per settimane? Se non li avevano notati è perché non li avevano mai usati, suppongo. E, se non li avevano mai usati, è per colpa loro che ora ci troviamo in una situazione talmente “ecologica” che, al confronto, l’ecologico medioevo era un lindo eden.
    Non so, ma io sono anche un po’ offeso, tra l’altro, dal fatto di essere trattato come un minus habens da chi, eletto da me per prendere le decisioni per me, mi considera non in grado di differenziare i rifiuti usando dei cassonetti (come se non l’avessi fatto per decenni, io!), così come mi sento offeso, e molto, da qualcuno che si permette addirittura di dire che “forse, quando i budriesi avranno imparato a differenziare (sic!) potremmo anche valutare l’ipotesi di tornare ai cassonetti”. Popolo bue, vero?

    • Suppongo sia lo stesso Franco che più sopra si è associato alle mie considerazioni. Dunque, questa volta mi associo io alle sue con distinguo però: la colpa non reputo sia di chi non ha “interpretato” la presenza dei cassonetti come un imperativo a differenziare ma di chi aveva l’obbligo, quanto meno etico, dal 2007 di spingere su ciò: le amministrazioni Castelli e successivamente il delfino Pierini. Erano loro che, incaricati dalle elezioni, dovevano curare per Legge quest’attività. Perchè è risaputo che la Legge non ammette ignoranza, ma l’essere eletti comporta anche curare per la Comunità ciò di cui la Comunità non si cura. E questi signori dal 2007 non si sono presi il mal di pancia di far nulla che non sia stato attivare la pap nel 2013 (idem i mass media opportunamente pilotati). Ecco di chi è, a mio avviso, la “colpa”, bella signora che nessuno vuole mai. La Gente, la Comunità, i Cittadini, si sveglia al mattino ed inizia a correre per la pagnotta. E i rifiuti portan pagnotta a pochi…

  10. Io mi stupisco che una persona responsabile come si dimostra Lei, abbia votato chi ci governa. Mi auguro che presti più attenzione la prossima volta che entrerà in cabina per votare

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