Bambino adescato, il padre: “Siamo sotto shock”. E i budriesi spaventati si preparano alle ronde

17 settembre, 2015

La comunità budriese è spaventata dopo il tentato adescamento che lunedì scorso ha coinvolto un bambino di 10 anni, fermato a passeggio da un auto. Sono soprattutto i genitori a temere per l’incolumità dei propri figli e alcuni di loro si stanno organizzando con un nuovo gruppo WhatsApp per preparare le ronde in paese. Pierini: “Solidarietà alla famiglia. No alle ronde padane di qualche scalmanato, sì se saranno assistenti civili”. E a Budrio Next parla il padre del ragazzo adescato: “Siamo scioccati per l’episodio gravissimo, ma ora abbassiamo il clamore sulla vicenda”.

SOTTO SHOCK
Un brivido di paura è salito alla schiena dei tantissimi genitori, nonni e cittadini che martedì scorso hanno letto sul web lo spiacevole tentato adescamento a un bambino di 10 anni del paese. Si trovava in via D’Ormea, al semaforo con via Gramsci, quando un uomo lo avrebbe affiancato in auto, offrendogli un passaggio alla lezione di taekwondoo. I Carabinieri, in questi giorni, sono stati visti più volte perlustrare le vie del centro, ma per ora dello sconosciuto si conosce solo un identikit fornito dal ragazzo. “Ci è stato descritto – dice a Budrio Next il padre Roberto – come calvo o con pochi capelli, con gli occhi scuri, di età non giovane e con un’auto grigia. Ma è ovvio che mio figlio non sia riuscito a cogliere altri dettagli importanti, perchè in quel momento fortemente spaventato”.

LE RONDE BUDRIESI, NASCE IL GRUPPO SU WHATSAPP. PIERINI: “NO ALLE RONDE PADANE, SI’ AGLI ASSISTENTI CIVICI”
E così, il primo giorno di scuola budriese, si è trasformato in un passaparola dei genitori sullo spiacevole episodio. Alcuni di loro insieme ad altri cittadini hanno aderito a un nuovo gruppo Facebook creato su WhatsApp dal titolo Ronde Budrio con l’intento di organizzare gruppi di cittadini per perlustrare il territorio e segnalare alle forze dell’ordine eventuali epidosi sospetti. “No alle ronde padane di qualche scalmanato” – ha detto a Budrio Next il sindaco Pierini. “La scorsa primavera abbiamo organizzato con i cittadini e le forze dell’ordine degli incontri pubblici, molto partecipati, dove abbiamo dato le informazioni corrette di come ci si comporta di fronte a questi episodi. Noi siamo contrari alle ronde e sconsigliamo di farle, siamo invece d’accordo all’organizzazione di assistenti civili per il presidio del territorio e la segnalazione alle autorità competenti. Quindi ben venga se i cittadini vorranno organizzarsi, ma solo nelle forme che abbiamo indicato”. Anche il padre del ragazzo ha detto la sua sulla questione: “Credo che debbano essere le forze dell’ordine con il Comune a garantire la sicurezza. A dispetto dei buoni propositi di chi si vuole impegnare nelle ronde, credo che possa essere pericoloso lasciare all’autonomia del cittadino il controllo del territorio”. Nella manifestazione di opinione che Budrio Next lanciò lo scorso aprile, il 60% dei votanti si disse favorevole alle ronde, contro un 40% contrario.

IL PADRE: “MIO FIGLIO E’ SPAVENTATO, ORA ABBASSIAMO IL CLAMORE SULLA VICENDA”
“A giorni di distanza dall’accaduto mio figlio, io e mia moglie siamo ancora scioccati per l’accaduto. Ci siamo resi conto che il fatto, già grave di per sè, poteva finire ancora peggio”. Abbiamo voluto rivelare quanto successo alla comunità, tramite facebook e la stampa, per allertare i genitori del paese a rimanere in guardia, anche sugli episodi che sembrano più banali. Questo lo abbiamo spiegato anche a nostro figlio. Ma ora che la comunicazione è passata, vogliamo abbassare il clamore sulla notizia, vista anche la strumentalizzazione di qualche testata”.
Il sindaco Pierini ha voluto esprimere la sua vicinanza: “Solidarietà alla famiglia per quanto accaduto”. E ha aggiunto: “Credo che l’impegno delle forze dell’ordine sul territorio ci sia, visti anche i molti casi risolti di furti e rapine”.

Facebooktwittergoogle_plusmail

Commenta via Facebook


13 Commenti


  1. Buongiorno sono l’ideatore del gruppo su whattsapp ronde Budrio chi si volesse unire alla pagina basta solamente mandarmi un messaggio privato su Facebook alla pagina di manuelito Manuel.
    Il nostro scopo e di segnalare alle forze dell’ordine qualsiasi cosa che può recare danno a tutti noi girando per il paese come semplici cittadini che amano il loro territorio

  2. Non ho capito, per segnalare qualcosa che non va ai carabinieri bisogna iscriversi ad un gruppo Whatsapp? Mah, a me è capitato di chiamare il 112 anche senza farne parte. è grave?

    • ALDO: Non ho capito che fastidio ti da la formazione di questo gruppo? Non e grave se non formi parte.Invece dovresti riflettere sulla tua posizione ,e al quanto inutile e controproducente.Cerca di calmarti Aldo sono sicuro che anche te potresti aiutare la nostra comunità,In questo caso stando zitto sareste stato di grande aiuto

      • Ti assicuro che sono piuttosto calmo, anche se ancora non ben ammaestrato come forse ti piacerebbe. Provò di chiariti la mia posizione. Un qualsiasi normale cittadino che dovesse vedere qualcosa di grave, in maniera molto semplice, compone il 112 e, gratuitamente può segnalare ai carabinieri quelli che sta notando. Ora, che si debba creare un gruppo per fare la stessa cosa, passami la battuta alla Trettre: A me me pare ‘ma st….ata! Poi, ovviamente ognuno si impegna come può.

        • Aldo , credo ti sfugga qualcosa . Pensa se i genitori del ragazzino non avessero resa pubblica la loro brutta esperienza ma si fossero limitati a fare denuncia ai carabinieri e stop .Ti sfugge l’importanza di condividere queste informazioni . Se ti capitasse di vedere un personaggio sospetto girare nei paraggi dove vivi , oltre a chiamare i carabinieri non ti verrebbe in mente ANCHE di avvisare il tuo vicino ? Un delinquente non si sentirebbe più a disagio a frequentare un paese dove le persone si scambiano info , vigilano e si aiutano a vicenda ? Ovvio che il gruppo WA non si sostituisce ai carabinieri ne pretende di intervenire al loro posto .
          Diciamo che il tuo argomentare vale l’umorismo dei trettre .

          • Luca, forse non mi sono spiegato bene. Ci riprovo. Mi è capitato di vedere un signore minacciare varie persone nel più grande parco di Budrio. Avrei potuto scrivere ad un ipotetico gruppo Whatsapp o simili segnalando a tutti di fare attenzione, ma ho ritenuto che chiamare il 112 fosse naturalmente più utile per le persone minacciate. Sono stato l’unico a farlo. Mi capita, raramente, di prendere il treno per Bologna e, tutte le volte, c’è qualche imbecille con indifferenza di sesso che, per stare più comodo, ritiene che sia giusto mettere i piedi sul seggiolino di fronte. Non ho mai sentito un solo frequentatore abituale del treno lamentarsene. Alle mie rimostranze non ho sentito nessuno prendere le mie parti, anche se io corro meno rischi di loro di sedermi dove altri pensano sia normale pulirsi le suole delle scarpe. Sono però sicuro che un gruppo su whatsapp o altro social ci sia comunque per lamentarsi dello sporco sui treni. E’ ovvio e doveroso che se succedono cose irregolari, specialmente se così gravi come quella del ragazzino, si avvisino i carabinieri. Tutto il resto serve solo, per un’ipocrita partecipazione all’evento. La coscienza civica delle persone, non passa da un’inutile condivisione social che ci monda le coscienze, ma passa per un prendersi i propri rischi e non fare gl indifferenti per poi scatenarsi sulle tastiere. Secondo lei è possibile che nessuno veda i graffitari che insozzano i muri? Bene, della denuncia whatsapp non me ne faccio nulla. Preferirei che gli dicessero qualcosa, possibilmente mentre sono già in collegamento con il 112. Non so se mi sono spiegato. Lei interpreti l’educazione civica in senso social, io sono un vecchio che la interpreta nel vecchio senso, quello che mi insegnarono a scuola oltre mezzo secolo fa.

          • Sig.Aldo tanti di cappello sul suo comportamento , su questto nulla da obiettare , anzi piena condivisione.
            Non sottavaluti però i nuovi strumenti che credo davvero possano dare una mano ( telecamere funzionanti , condivisione istantanea segnalazioni…).
            Sull’attteggiamento passivo di molti ha ragione da vendere.

  3. si alle ronde ai corragiosi e cittadini civili e altruisti forza i vincenti fuori i falliti

  4. Grande Manuel,bella iniziativa ! E gia qualcosa ! Conta col mio appoggio. Purtroppo io sto a Mezzolara e non ho facebook.Comunque vai avanti,non ti lasciare prendere della negatività di certe persone,sono sempre stati.Anche loro sono Budricani ,bisogna addomesticarli con la persuasione .

    Forza!!!

  5. Alla parola “ronde” la maggior parte della gente immagina un gruppo di invasati pronti all’attacco con chissà quali armi nascoste in tasca, in realtà per scoraggiare furti, atti vandalici e simili anche solo avere un gruppo di persone che gira per le vie del paese potrebbe essere sufficiente. A Medicina da quando fanno le ronde i furti sono drasticamente calati…perché non dovrebbe funzionare anche a Budrio?

    • E ce lo siamo già detto qualche … tante volte: con le ronde si va a mettere a rischio, più di quanto già non lo sia, la vita di qualcuno. E mi riferisco tanto ai rondaioli che ai malviventi.
      La Legge punisce con il carcere chi ruba, un rondaiolo esagitato (che non si può sapere prima quanto lo sia) può uccidere (non pariamo poi di “branco”). Per converso, due rondaioli incontrano tre malviventi armati e senza scrupoli e noi ci ritroviamo ad un funerale di coppia…

      A mio avviso la linea migliore è quella che prevede organico di PS in ordine (cosa che non è, vero sig. Pierini?), atteggiamento descritto da Aldo e poi tutti i gruppi che volete (quest’ultimo è grasso che cola) sempre che poi il gruppo non si trasformi in branco e vada all’attacco: chi garantisce ciò? Nessuno può garantire che non succeda.

      Ai sostenitori del “siamo tutti poliziotti anche se solo con whatsup”: se il ragazzino che è riuscito a sottrarsi all’adescamento avesse anche tempestivamente avvisato via “gruppo”, e d’un botto si fosse formata una cintura sulle vie d’uscita dal comune, secondo voi quella “persona” sarebbe ancora viva ed integra? Io ho dei dubbi su me stesso… voi?

      • sulla persona che ha tentato di adescare viva ed integra ? in effetti dei dubbi su come lo affronterei se lo avessi tra le mani li ho….

        • .. appunto… e grazie per la sua onestà.
          Io preferisco tenermelo questo dubbio e lasciare alla PS il suo lavoro che è alquanto delicato e per il quale è indispensabile essere preparati. Questo non toglie che anche le mie dita, come quelle del sig. Aldo e molti molti altri, sono pronte a comporre l’ 112 quando vedo qualcosa che non mi sconquiffera.

Lascia un commento


Il tuo commento sarà pubblicato al più presto una volta sottoposto a moderazione. I campi contrassegnati con * sono obbligatori.