‘Il Colore e la Forma’, la mostra a Mezzolara curata da Franco Gatti

25 settembre, 2015

La mostra d’arte, come sempre curata da Franco Gatti, compie 10 anni. Questa ricorrenza ribadisce l’importanza della passione che anima la consueta esposizione allestita nella Sala di Lettura di Mezzolara.
Il Colore e la Forma è il titolo della rassegna, che contempla vari stili e tecniche per fornire numerosi punti di vista sulla creazione artistica. Piero Manai, Giacomo Balla, Giuseppe Capogrossi, Concetto Pozzati e Mario Schifano sono soltanto alcuni dei protagonisti della mostra.

Il dinamismo del colore, nelle sue infinite declinazioni, dona la possibilità di confrontarsi con le rappresentazioni di diversi stati d’animo, analizzati da artisti ascrivibili a numerose correnti culturali.
La varietà delle tecniche riscontrabili nelle opere contribuisce a creare una serie di combinazioni, che offrono al visitatore l’occasione di immergersi nella storia dell’arte.

LA DECIMA ESPOSIZIONE
Questa decima edizione della mostra d’arte mezzolarese richiede però alcune riflessioni. Il fatto che l’esposizione sia diventata una consuetudine è senza dubbio una grande conquista. Nel corso degli si sono succeduti vari argomenti: il futurismo, le espressioni artistiche bolognesi, l’arte in bianco e nero, Domenico Baccarini, l’arte giapponese, la donna nella figurazione ed una indimenticabile rassegna su Pinocchio.
Dipinti, sculture, grafiche e illustrazioni hanno sempre avuto il fondamentale supporto di opere letterarie, libri d’arte, cataloghi ed una lunga serie di preziose testimonianze.
Quest’anno l’esposizione è dedicata al Colore e la Forma, binomio indissolubile e pronto ad accogliere molteplici elaborazioni. Lo spettatore si troverà quindi di fronte ad opere diverse tra loro, ma pronte ad interagire, creando un reticolato concettuale a maglie molto larghe e per questo ben predisposte ad accogliere i pensieri dei visitatori.
Se nel corso del tempo alle esposizioni d’arte a Mezzolara si è potuto accostare il termine “tradizionali” il merito è di Franco Gatti, che negli anni ha difeso l’importanza della cultura, andando alla ricerca di nuove idee. Giungere al decimo episodio di questo appassionante percorso ha un significato speciale, che coincide con la convinzione di aver realizzato un sogno nutrito da tutta la vita.

Leonardo Arrighi

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